Recensione Far Cry 5 – A spasso su Marte: Fart in Space

Is there life on Mars?

Ad inizio Giugno usciva il primo dei 3 DLC (disponibili anche tramite Season Pass) di Far Cry 5. Un debutto abbastanza sottotono rispetto alla bontà qualitativa del gioco al quale si ispirava, nonostante un’ambientazione e un incipit che potevano sicuramente dare di più.

 

A spasso su Marte ha quindi ha quindi un compito gravoso. Farsi perdonare lo scivolone iniziale e ridare fiducia a chi ha acquistato a scatola chiusa il Season Pass di Far Cry 5.

 

 

Versione Testata: PlayStation 4 Pro

Hurk, abbiamo un problema.
Se con Ore di Tenebra ci trovavamo catapultati negli anni ’60 in piena Guerra del Vietnam, A spasso su Marte ci proietterà nelle profondità del Pianeta Rosso.

 

Anche in questo caso il protagonista non sarà lo stesso dell’avventura principale, ma uno dei tanti volti del ricco cast: Nick Rye. Rispondendo ad una richiesta d’aiuto di Hurk (personaggio presente dai tempi di Far Cry 3), senza una ragione troppo logica si ritroverà catapultato a risolvere una situazione decisamente assurda, proprio su Marte.

La Terra è in pericolo e un esercito di alieni aracnidi stra preparando un’invasione che ha come obiettivo l’annientamento della razza umana. L’unica speranza per l’umanità è quindi nelle mani di Nick e Hurk.  Per scongiurare l’attacco dovranno necessariamente riattivare un’I.A. in grado di debellare questa “schifosa” razza aliena.

 

Come potete immaginare la situazione non sarà delle più semplici. E oltre a fronteggiare gli alieni, bisognerà aiutare Hurk a recuperare il proprio corpo, smembrato in circostanze piuttosto bizzarre.

Saluti da Marte
Rispetto a Ore di Tenebra, il tenore dell’avventura si mantiene su livelli di demenza comica piuttosto alti. Ed è questa leggerezza che traina il DLC dall’inizio alla fine a risultare vincente. Chi ha avuto modo di conoscere Hurk nei precedenti giochi avrà già in mente cosa lo aspetterà.

 

Hurk è un personaggio grezzo, il classico bifolco americano: un po’ tardo, scurrile e pronto ad emanare flatulenze. A patto ovviamente di avere un sedere da cui farlo. Questo suo essere così “innocente” è la chiave vincente di A spasso su Marte, fra battute al vetriolo, parolacce e citazioni di classe, non solo alla filmografia di genere più o meno famosa, ma anche a opere televisive e videoludiche più recenti, come ad esempio Stranger Things.

 

Anche la durata del DLC triplica rispetto all’altro, richiedendo al giocatore 8/9 ore per essere completato al 100%. E vista la buona riuscita delle atmosfere e della narrazione, difficilmente vi affretterete ad arrivare ai titoli di coda, concentrandovi sulle missioni secondarie e gli extra presenti. Da questo punto di vista il nuovo contenuto aggiuntivo offre una buona varietà situazionale, e sebbene non siano molte le attività di contorno, quelle disponibili sapranno intrattenervi a dovere.

Verso l’infinito e oltre
Il cambio di scenario ha imposto anche una variazione sul fronte del gameplay, proprio come in Ore di Tenebra. Eliminati poteri, abilità e quant’altro, qua ci troveremo di fronte ad un’azione arcade nuda e cruda. Nick potrà fare affidamento su un nuovo arsenale di armi ad energia, fra pistole, fucili e spara laser, con la possibilità di fare upgrade tramite un apposita stampante 3D. La raccolta di fondi energetici sarà fondamentale per accedere a tutte le migliorie presenti ed ottenere tutti i gadget tecnologici utili per debellare la minaccia aliena.


Per approfondire:
Far Cry 5
Non solo un gameplay più frenetico, specie nelle fasi avanzate quando avrete accesso all’arsenale completo, ma anche una rivisitazione dell’esplorazione. Nick potrà usare un jetpak per accedere alle varie torri presenti sul pianeta rosso, o librarsi in aria e superare ostacoli. Questa verticalizzazione del level design ha spinto l’acceleratore su dinamiche platform più accentuate. Nulla di sconvolgente, sia chiaro, ma ben integrate e stimolanti, specie sul lato esplorativo.

 

Oltre ad attivare le varie torri, che serviranno da fast travel, offrendoci anche una panoramica completa della mappa marziana, potremo dedicarci all’uccisione delle letali Regine aracnidi, versione pompata dei nemici regolari. Inoltre sarà doveroso ritrovare tutte le parti del corpo di Hurk, così da permettergli di abbandonare il tenero scheletro robotico, BroCop, che ospita la sua coscienza. Al pari del mercenari di Far Cry 5, la versione robotica di Hurk potrà darci una mano in battaglia, fornendoci fuoco di supporto nei momenti critici. Fra gli extra ritornano le spettacolari peripezie dello stunt Clutch Nixon, che vi vedranno sfrecciare con l’immancabile tuta alare.

Il pianeta rosso è veramente rosso
Anche graficamente questo DLC si comporta in maniera egregia. Scongiurato il pericolo di riciclo di assets, l’ambientazione marziana è proprio un bel vedere. Pur peccando di poca varietà, proponendo alla fine una sola e unica location, gli scorci sono piuttosto interessanti fra crateri, zone desertiche e catene montuose. Alcune aree bloccheranno addirittura l’uso del jetpack, obbligandoci a rimanere con i piedi ben saldi a terra.

 

A rendere il tutto ancora più suggestivo ci pensano il sistema di illuminazione e quello volumetrico. Il primo, grazie agli ottimi giochi di luce creerà atmosfere decisamente suggestive, mentre il secondo darà “vita”all’ambiente circostante con le nubi di sabbia alzate dai venti. Meno convincenti i nemici. I granchi alieni risultano un po’ tutti uguali e non così “temibili” come il gioco li dipinge. Da questo punto di vista forse avremmo voluto sicuramente qualcosa di più, specialmente con le regine, che denotano una scarsa varietà.

 

Un plauso all’ottimo doppiaggio, nonché all’adattamento, che risulta sempre di alta qualità.

 

Verdetto
Si
Su Marte l'aria è irrespirabile. Se solo Hurk smettesse di scorreggiare!
Commento
Con A spasso su Marte, il Season Pass di Far Cry 5 ha il suo riscatto. Tutto funziona come dovrebbe e le battute arrivano sempre nel momento giusto, fresche e divertenti. È vero è un tipo di umorismo volgare che ad alcuni potrebbe non andare giù, ma ogni tanto è bene lasciarsi andare e tirare fuori il nostro lato più becero. Hurk è un matador ed è grazie a lui se questo nuovo DLC va per il verso giusto facendoci dimenticare la precedente uscita. Siamo ancora forse troppo lontani da Blood Dragon, forse uno dei migliori DLC della serie (e non solo), ma la direzione è sicuramente quella giusta. Speriamo solamente che con il prossimo DLC a tema zombesco disponibile ad Agosto, Ubisoft riesca a mantenersi su questo livello qualitativo.
Pro e Contro
Storia divertente
Hurk protagonista assoluto
Tecnicamente riesce a fare meglio del gioco base

x Il tipo di battute potrebbe non piacere a tutti
x Poca varietà fra ambienti e extra

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