Sei sicuro di voler sapere la verità?
Per me è difficile scrivere questa recensione di Everhood. E’ difficile perché non sono abituato a sentirmi così sorpreso e coinvolto. Io amo i videogiochi, sul serio, ma in questo mare magnum di contenuti è difficile trovare quell’isola felice e immortale. Per qualche motivo, però, Everhood è riuscito a colpirmi (e non solo a me), a rapirmi, a incatenarmi nel suo mondo psichedelico e musicale come le creature che lo abitano. Da questo momento, anno domini 2021, in poi, io sono un personaggio di quel mondo e per uscirne, vivo o morto, devo agire in modo drastico, o abbandonarmi per sempre ad una vita solitaria e sospesa nel tempo.
Le scelte più dolorose a volte portano con sé le gioie più grandi, le esperienze più belle.
Anche perché pochi giochi si sono avvicinati così tanto al concetto di morte come passaggio inevitabile e necessario.
Il suono della morte rimbalza nelle orecchie ad un ritmo frenetico. Gnomi colorati dominano i miei sogni prima della dipartita. Fotoni bombardano i miei occhi di quanti di luce circolari. Il corpo si allunga verso il centro dell’universo mentre intorno a me ristagnano i residui del passato appena trascorso. Sfocati, scoloriti, al centro di una griglia che rappresenta la mia storia. La mia strada percorsa, fatta di ostacoli, barriere, ferite. Sullo sfondo si alternano sagome difficili da ricondurre a qualcosa di familiare, talmente tanto è distorto ciò che mi circonda. L’aria è rarefatta, riesco a respirare quel tanto che basta per assistere al mio delirio pre-morte.
Per anni le religioni hanno promesso (ingannato) all’uomo una nuova vita dopo quella terrestre. Per anni ho creduto che tutto questo fosse una bugia (verità) per abbindolare gli stupidi. Lo scoprirò presto. Dall’altra parte ho lasciato senza rimorso (piangendo) quelli che sono stati i miei compagni in vita. Nell’ebrezza del sangue (dovere) ho scelto di rendere mortale ciò che era immortale. Nella guerra contro la staticità (movimento) dell’esistenza ho deciso di chiudere le porte.
La verità è che la morte è inevitabile, da senso alla vita, e anche se in Everhood tutto è una danza, ho deciso di staccare la musica. Una nuova storia ci aspetta. E’ ora di riunirci, di salutarci e di rincontrarci ancora e ancora per rivivere di nuovo tutte le emozioni, belle o brutte, che hanno reso speciale il nostro viaggio.
Ora che sai la verità, fai la scelta giusta.
#LiveTheRebellion