Recensione Elite Dangerous: Horizons

Anno: Imprecisato, Sistema: Indifferente, Porto Spaziale: Giusto

Dopo essermi avvicinato nell’area di competenza spaziale mando una richiesta di attracco: Accettata.
Mettendo al minimo i motori si attiva automaticamente il modulo per l’attracco automatico, crediti ben spesi vista la noia e la ripetitività della procedura manuale, specialmente ripensando a quelle dannate stazioni a forma di tetradecaedo, dove non si capisce mai dove si trovi l’entrata, con tutte quella facce anonime! Ma è un problema del passato, e rilassandomi sulla poltrona di comando del mio Cobra MkIII, un bestione mercantile da 160 tonnellate in grado di dire la sua anche in ambito di combattimento, rimango in silenzio ad ascoltare le melodie classiche “gentilmente” offerte dal radiofaro di guida, mentre, quasi inconsapevole della sua mole, la nave si dirige placida verso il posto assegnatole. In questi momenti di assoluta calma mi ritrovo a vagare con la mente al passato, quando iniziai la professione con in mano una manciata di crediti ed un sidewinder imprestato, di come vagavo tra i sistemi facendo solamente il mercante alla ricerca di un misero guadagno tra compravendite miste a missioni su richiesta, ed arrotondando la giornata passando dati aggiornati di sistemi dove raramente passava qualcuno…
E’ il rumore dell’aggancio riuscito a scuotermi dai miei pensieri sul passato, riportandomi alla console di comando che rapidamente si connette al sistema centrale del porto spaziale, in modo da potermi collegare ai miei contatti per avvisarli del successo della missione.

Space Travel for Dummies
Per viaggiare da un’estremità all’altra della galassa di Elite Dangerous ci vogliono oltre tre mesi di gioco
La galassia di Elite Dangerous è vastissima, si parla di oltre 3 mesi di gioco ininterrotto per raggiungerne una sua estremità partendo da quella opposta. Fortunatamente, per facilitare le interazioni tra giocatori ed impedire ai più di rovinarsi la vita sociale a forza di esplorare sistemi sconosciuti, è stata delimitata una piccola parte di questa galassia come “area di colonizzazione umana”. In questo agglomerato composto da migliaia di sistemi solari gli esseri umani sono riusciti (o stanno provando) ad effettuare una colonizzazione, e quindi a sfruttare lune e pianeti per produrre risorse con cui commerciare con il resto della galassia e poter offrire servizi ai comandanti delle varie navi spaziali.
Questa rapida colonizzazione della galassia è stata resa possibile dal “Frame Shift Drive”, o FSD, un motore (di cui saremo immediatamente equipaggiati) che permette di viaggiare all’interno dei vari sistemi a velocità superluce (tramite il supercruise) oppure tramite la compressione spazio-temporale di effettuare un salto spaziale istantaneo fino al un faro di navigazione del sistema solare più vicino (tramite un hyperjump o hypercruise).

Il FSD riesce a trasformare giorni di viaggi in ore, facendoci raggiungere e superare la velocità della luce
Per farvi un esempio pratico dell’importanza del FSD ipotizzate di star partendo da una stazione spaziale con l’intenzione di andare ad un’altro punto di interesse presente nello stesso solare: aprite il pannello di navigazione, selezionate la destinazione, ed iniziare a manovrare la vostra nave spaziale per allineare il muso dell’astronave verso il vostro obbiettivo. A questo punto il computer di bordo mostrerà sul vetro della vostra cabina un segnalatore con la posizione, il nome, la distanza e il tempo di volo previsto verso la meta, verificando le impostazioni noterete la distanza espressa in “Ls”, che indicano la distanza in secondi impiegati dalla luce per percorrere la distanza, e dato che la velocità della luce è di 300.000 Km/s (o come adorano dire in gioco: 300 Mm/s)  nel caso di una destinazione a soli 27 Ls di distanza, considerabile quindi come “molto vicina” in termini di gioco, stiamo parlando di oltre 218 Milioni di Km, ovvero per dei motori nella media, un tempo di percorrenza pari a circa 342 giorni di gioco effettivi. Tuttavia con la semplice attivazione del nostro prezioso FSD potremmo vedere la nostra velocità impennarsi oltremisura, mentre quelli che prima risultavano essere giorni di viaggio diventano velocemente ore man mano che la nostra velocità si avvicina a quella della luce, per poi diventare minuti è con il raggiungimento ed il superamento della velocità della luce pochissimi secondi.

Cosa fare nello spazio ?
All’inizio le possibilità non sono molte: il tutto comunque ingrana dopo qualche ora
Le possibilità per un novello comandante non sono molte, tra la misera stiva della nave iniziale, le sue scarse capacità offensive e la mancanza di reputazione come combattente, esploratore o mercante, le missioni da intraprendere sono solitamente quelle da corriere o da minatore, cercando di arrotondare qualche credito vendendo i dati e le analisi delle stelle e dei pianeti scansionati al servizio spaziale universale. Con qualche ora di duro lavoro si verrà facilmente ricompensati dai primi avanzamenti di reputazione nei 3 campi precedentemente citati, e con i propri nuovi fondi si potrà passare ad un’altra nave spaziale con quasi sicuramente una stiva maggiore, difatti all’aumentare di questi due fattori spesso sarà associato un incremento nella qualità delle missioni e del loro compenso. Questo ciclo di miglioramenti non è l’altro che il cuore del gioco, tuttavia, in base ai potenziamenti che decideremo di dare alla nostra navicella ed al nostro rapporto con le tre superpotenze presenti in Elite Dangerous (l’impero, la repubblica e l’alleanza) potremmo ottenere l’accesso a missioni più complicate, ad esempio la liberazione di ostaggi o la riduzione del commercio di un sistema mediante la distruzione sommaria delle navicelle civili presenti.

Nuovi Orizzonti
Elite Dangerous: Horizon introduce la nuova meccanica dei VIP, gruppi di potere che esercitano la loro influenza
Con Horizon, che si può vedere come una specie di “stagione 2” per Elite Dangerous, sono stati introdotti due nuovi importanti aspetti: il primo sono i “gruppi di potere”, una selezione di 10 VIP, ciascuno con la sua sfera di influenza ed il proprio modo di vedere la propria espansione nella galassia, nonchè una serie di benefici dedicati a chiunque riesca a salire i ranghi dimostrandosi un valido sostenitore della causa. Il metodo è relativamente semplice: ogni potenza ha già dei sistemi sotto il proprio controllo che gli forniscono un “capitale di controllo” (o CC) che è la differenza tra i guadagni di un sistema e le sue spese. Ogni settimana avviene un ciclo di controllo dove viene calcolato il CC disponibile e, se il bilancio è in attivo, le risorse vengono spese per portare sotto la propria ala protettrice dei nuovi sistemi. Per aiutare in questa impresa i vari giocatori possono fare 3 cose: preparare un sistema all’espansione, danneggiarne le funzionalità in caso di un potenza rivale per aumentarne la spesa in CC oppure rafforzare il proprio controllo sui propri sistemi, rimuovendo la spesa in CC per il mantenimento di quel sistema.

Il “come eseguire” le azioni dipende dal VIP in controllo
Come effettuare queste azioni? Questo dipende esclusivamente dal VIP in controllo, nel caso di Zachary Hudson, solo la manifestazione di forza da parte della federazione può portare nuovi sistemi sotto il suo controllo, e tutte le azioni ricadono nella sfera del combattimento, mentre invece secondo Aisling Duval, una giovane principessa dell’impero, l’espanzione dovrebbe essere uno sforzo diplomatico di mostrare che lei possa dimostrarsi un miglio governatore rispetto all’attuale gruppo di potere, e tramite la propaganda, trasportata in varie forme dai suoi seguaci, spera di mostra a tutti la loro corruzione.
Il secondo ed incredibilmente vasto cambiamento è rappresentato dalla possibilità di esplorare i pianeti in tutta la loro interezza, con la nuova introduzione di colonie e vere e proprie città ed infine la possibilità di spostarsi sulla sua superfice tramite un SRV (Surface Recon Vehicles), un veicolo a 6 ruote dotato di sensori ed una torretta armata, con cui spostarsi alla ricerca di minerali rari ed a volte persino dei relitti. Questa importante introduzione ha portato con se l’aggiunta di nuove tipologie di missioni legate specialmente all’interazione tra gli SRV ed le colonie.

Verdetto
7.5 / 10
Everyday I'm Smuggling
Commento
Nonostante Elite Dangerous sia un prodotto in continua evoluzione, la sua estensione è già immensa, talmente tanto che vedendo i piccoli difetti di cui il gioco ancora soffre, si preferirebbe un lavoro di pulizia nel dettaglio piuttosto che di nuova estensione nel numero di cose da fare, ricevere la visita di un pirata spaziale che dichiara "non potevo resistere alla vista di quella succulenta stiva piena" quando si sta viaggiando con la stiva vuota, è qualcosa che fà sicuramente storcere il naso, senza dimenticare gli improvvisi aumenti di qualità delle texture quando ci si avvicina troppo velocemente ad un pianeta. Senza dubbio un'aumento delle interazioni tra i giocatori e gli NPC sarebbe sicuramente apprezzabile, ma diamo tempo al tempo, gli sviluppatori si mostrano costantemente al lavoro sul gioco tra e svariate mini-modifiche alle navi e il costante apporto di nuove trame per stimolare i giocatori, e sono quindi convinto che con il passare del tempo questo gioco possa migliorare ancora di un buon margine.
Pro e Contro
Ottima struttura della galassia per simulare quella reale
Giocatori molto appassionati
Probabili miglioramenti in arrivo

x IA ed interazione dei PNG misera
x Mancanza di completo controllo in Supercruise
x Interfaccia di gioco leggermente ostica

#LiveTheRebellion