All’annuncio di
Switch fece scalpore la presenza di molti titoli nati su console della concorrenza, come la collection dei due
Dragon Quest Heroes o
I Am Setsuna, a essere lanciati nei primi mesi della nuova macchina targata Nintendo. È anche il caso di
Disgaea 5: Complete Edition, port di
Alliance of Vengeance uscito due anni fa su
Playstation 4, che fa oggi il suo debutto su Switch in una versione completa, come dice il titolo, di qualsiasi contenuto scaricabile aggiuntivo disponibile sulla console Sony. Abbiamo passato le scorse settimane in compagnia di Killia e della sua banda, e siamo pronti a darvi i nostri giudizi su Disgaea 5: Complete Edition.
Figli della vendetta
Come intuibile dal titolo originale, Alliance of Vengeance, Disgaea 5 punta tutta la sua narrazione sulla vendetta e sulla voglia di rivalsa verso i propri nemici. Da questo concetto parte la storia di Killia, un demone desideroso di regolare i conti con Void Dark, un potente Overlord alla conquista dei vari Netherworld. Insieme a Seraphina, promessa sposa che vuole evitare a tutti i costi le nozze con Void Dark, Red Magnus, un demone tutto muscoli e niente cervello, e Christo, uno stratega misterioso, il giovane Killia decide di costituire un esercito e, insieme a loro, vagherà per i vari mondi alla ricerca di alleati in grado di aiutarlo a sconfiggere il nemico comune. La trama di Disgaea 5 non si prende mai sul serio: situazioni al limite dell’assurdo piene di humor e ironia sono all’ordine del giorno e si può facilmente notare come l’intento di Nippon Ichi Software fosse quello di privilegiare altri aspetti, come i combattimenti e il grind. Disgaea 5: Complete Edition non possiede collegamenti diretti con i titoli precedenti (sebbene siano presenti diversi riferimenti all’universo di gioco), un po’ come accade nella serie Persona, e questo lo rende adatto anche ai novizi della serie o giocatori alla ricerca di titoli chiaramente d’impronta giapponese da consumare in mobilità.
Pinguini alla riscossa
Come citavamo in precedenza in Disgaea 5 la trama è usata come intermezzo tra uno stage e l’altro, focalizzando l’intera esperienza del giocatore sul campo da battaglia. Molte saranno infatti le ore passate a combatter nemici, rigorosamente a turni e con visuale isometrica, e livellare le proprie unità per riuscire a superare gli stage più avanzati. Imparare a utilizzare al massimo le caratteristiche del battle system è fondamentale per poter proseguire e vedere il finale del titolo Nippon Ichi Software. Per completare la nostra vendetta avremo a disposizione un vasto numero di personaggi utilizzabili, tra quelli reclutabili usando la moneta di gioco e quelli catturati, ma in campo ne saranno schierabili solamente 10 alla volta, senza la possibilità di sostituire le unità che periranno durante i vari scontri. Ogni turno potremo spostare i nostri alleati tutte le volte che vorremo, almeno finché non sarà stato impartito un qualsiasi ordine – come un attacco o l’uso di un oggetto – che ne sancirà la fine, almeno per il momento, della sua libertà d’azione. Nippon Ichi Software ha implementato questa funzione per aiutare il giocatore a comporre attacchi combinati, eseguibili semplicemente mettendo le unità vicine e facendo sì che una di queste bersagli il nemico. Infatti per eseguire le varie azioni sarà necessario confermare la nostra intenzione selezionando l’opzione Execute, così facendo chiunque abbia un comando in coda eseguirà gli ordini permettendo poi al giocatore di usare le pedine libere per fare ancora più danni. Oltre alla possibilità di effettuare questo tipo di attacchi l’interazione tra unità viene resa importante anche dal Magichange; questo permette a un mostro di trasformarsi in un arma, utilizzabile dall’unità umanoide vicina, e infliggere grandi danni ai nemici condividendo l’esperienza tra le due unità. Ultima tra le nuove aggiunte è la modalità Revenge; che si attiverà solo per determinati personaggi (
come ad esempio Seraphina, Christo, Red Magnus o altri Overlord) e consente di attivare, al completamento di una barra apposita posta al fianco della miniatura del personaggio, un’abilità speciale, unica per ogni unità che garantisce bonus enormi come la possibilità di infliggere lo status charm a ogni nemico maschio o l’aumento della precisione degli attacchi.
Hub in cui perdersi
Tra una battaglia e l’altra avremo la possibilità di esplorare il Pocket Netherworld, la nave volante che Seraphina ci mette a disposizione per la nostra missione, che funge da hub in questo titolo. Qui Killia può rifornirsi di armi e oggetti da utilizzare in battaglia grazie ai vari negozi, così come accettare quest per sbloccare nuove classi da utilizzare e spendere i propri HL (
la moneta di Disgaea 5) per rinforzare il nostro esercito con nuove reclute. In questo titolo della serie fanno la loro comparsa anche l’Item World – una serie di dungeon casuali necessari per accrescere il potere dei nostri alleati – e l’Assemblea. Quest’ultima è ormai un tratto distintivo della serie di Nippon Ichi Software e permette ai giocatori di sbloccare funzioni di gioco, come il Cheat Shop che permette di modificare la quantità di exp o hl guadagnabili in missione, previo il consenso di alcuni senatori. Per poterci conquistare le loro simpatie dovremo corromperli con oggetti prima della seduta nel Parlamento oppure combatterci, quest’ultima opzione però è consigliabile solamente in pieno post game quando il nostro livello sarà un numero a 3 cifre e potremo confrontarci con i “politici” del Netherworld senza essere sbaragliati.
Grande novità è, invece, il Chara World; una sorta di board game in salsa Disgaea il cui scopo è quello di arrivare alla casella finale per poterci garantire un bonus enorme alle statistiche dei personaggi, aiutandoci nel grind enorme che circonda anche questo capitolo.
In mobilità con Killia
Disgaea 5: Complete Edition arriva nei negozi con tutti i DLC usciti nel corso dei mesi successivi alla sua uscita su Playstation 4. Oltre a una serie di bonus come classi o HL (
circa un milione, facilitando di molto l’early game) sono presenti anche scenari e personaggi presi da capitoli precedenti come Valvatorez, Laharl ed Etna. Nippon Ichi Software ha voluto includere, tra questi, anche personaggi da altre sue serie come
Metallia (
da The Witch and the Hundred Knight) o
Nisa, l’eroina che prende il nome da NIS America distributrice dei suoi titoli in occidente.
Il port su Nintendo Switch è di ottima qualità, anche se persistono alcuni problemi legati al comparto visivo, già criticato durante la recensione della versione Playstation 4. Utilizzando il titolo in modalità portatile, infatti, potrebbero esserci dei problemi nella visualizzazione dei modelli dei personaggi e di gestione della telecamera. Positivo, invece, il consumo di batteria – siamo arrivati a sessioni di circa 4/5 ore prima di dover mettere la console sotto carica – e la qualità, immutata, della colonna sonora nonostante la compressione dovuta alle dimensioni della cartuccia.
Il titolo è disponibile esclusivamente in lingua inglese con la possibilità di usufruire del doppiaggio originale in giapponese.
Verdetto
8.5 / 10
Come posso non usare Metallia che si trasforma in una scopa?
Commento
Pro e Contro
✓ È portatile
✓ Lavoro di port ottimo
✓ Trama leggera e divertente
x Problemi visivi
x Solo in inglese
#LiveTheRebellion