Mai, mai
Scorderai
L’attimo, la terra che tremò
L’aria, s’incendiò
E poi, silenzio
E gli avvoltoi sulle case sopra la città
Senza pietà

 

Dopo 2 capitoli usciti su Nintendo 3DS e disponibili unicamente su eShop, per l’armadillo Dillon è arrivato il momento di una promozione. Un salto di qualità dovuto al buon responso del pubblico che si concretizza in un gioco completo uscito lo scorso 25 Maggio, non solo in formato digitale ma anche retail.

 

Questa nuova avventura del fulmine rosso sarà all’altezza delle aspettative?

 

Sperare è sbagliato, e tentare di aggiustare tutto rende pazzi!
Per chi non conoscesse l’enigmatico armadillo Dillon e le sue avventure possiamo descrivere la serie come un action adventure che mescola elementi di gameplay da tower defense e adrenaliniche corse contro il tempo. E questo nuovo capitolo non è da meno. Messe da parte le atmosfere da spaghetti western, Dillon’s Dead-Heat Breakers sembra pescare a piene mani dal mondo post apocalittico di Mad Max.

 

Alle prese con i soliti alieni rocciosi, Dillon e il suo inseparabile compagno Scott si imbattono in un “Amiimale” in difficoltà: noi. In fuga dal nostro villaggio sotto assedio dai mostri, verremo aiutati dall’inseparabile duo che si prefiggerà il compito di fare piazza pulita dei nemici. Purtroppo il villaggio sarà inaccessibile, bloccato da una cupola indistruttibile. O almeno così sembra. Sarà proprio il geniale Scott, inventore dalle mille qualità, a proporre un piano per distruggere la barriera e mettere in salvo i cittadini.

 

Inizierà così questa nuova avventura, nella quale dovremo collaborare con Dillon per recuperare i materiali necessari per costruire un potente cannone in grado di farci accedere al villaggio. Un viaggio lungo 15 missioni, ognuna delle quali ci permetterà di ottenere le risorse che serviranno a Scott per completare il suo progetto.

aMiici come prima
Questo nuovo capitolo va a rivedere un po’ il gameplay, introducendo la figura dell’Amiimale, ovvero il “protagonista” interpretato dal nostro mii. Ad inizio gioco ci verrà chiesto di scegliere il nostro “alter ego” che sarà trasformato in un animale pacioccoso. Qua il gioco si dividerà in fasi ben distinte.

 

Nei panni dell’Amiimale potremo esplorare la città che ci offrirà riparo, permettendoci di visitarla, accedere ai negozi o alle varie attività. Svolgendo i lavori racimoleremo i soldi necessari per comprare nuovi equipaggiamenti o assoldare i mercenari, l’altra grande novità di questo capitolo di cui parleremo dopo.

Fra i vari compiti che troveremo in città, potremo dedicarci a battaglie virtuali, aiutare ad effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti o lavorare nella drogheria locale come commesso. Tutti minigiochi dalla breve durata che serviranno non solo ai fini economici, ma anche per arricchire un gameplay che fin dalle prime uscite soffre di poca varietà. Man mano che dedicheremo tempo ai lavori, questi sbloccheranno nuovi livelli di difficoltà, permettendoci di intascare maggiori ricavi.

 

Sempre fra le attività, a cadenza regolare saremo chiamati a vestire i panni di Dillon e partecipare nello stadio cittadino a gare di velocità. Anche in questo caso vincendo i tornei, se ne sbloccheranno di nuovi e più difficili.

Un villaggio da salvare
Ma passiamo a parlare del fulcro di questo Dillon’s Dead-Heat Breakers. Non appena scatterà l’allarme dovremo correre in aiuto di qualche villaggio in difficoltà. Ma prima di partire, dall’hotel che fungerà da base, potremo assoldare dei mercenari che ci accompagneranno in missione. Ogni soldato di ventura avrà costi e caratteristiche diverse. In particolare, a seconda del livello, varieranno potenza, tipo di arma usata e raggio d’azione. Comprato l’equipaggiamento e tutti gli oggetti utili potremo partire per il campo di battaglia.

Negli scontri il controllo passerà dall’Amiimale a Dillon, che potrà muoversi liberamente in tutta l’area. Anche l’Amiimale si unirà alla battaglia, senza però averne il controllo diretto. Potrà essere invece richiamato tramite un’icona in caso di bisogno, o posizionato a difesa di una base semplicemente toccando la mappa di gioco sul touch screen. Qua, sparsi per tutta la mappa troveranno spazio basi e torrette, nelle quali piazzare i nostri mercenari in modo che ci aiutino durante gli scontri, offrendoci fuoco di copertura.

L’aspetto strategico di Dillon, è un elemento che va tenuto sempre ben a mente.

Le basi potranno essere fortificate raccogliendo minerali, da renderle più resistenti sotto i colpi nemici.  Tutto questo potrà essere fatto durante la preparazione, così come l’esplorazione della zona permetterà di recuperare materiali ed oggetti (tra cui dei collezionabili) da rivendere in città. Una volta che i mostri si avvicineranno inizierà lo scontro. Dillon potrà correre in ogni direzione e utilizzare i suoi attacchi per raggiungere e fermare gli alieni rocciosi.

Con la carica, Dillon inizierà a roteare su se stesso (alla Sonic per capirsi) per poi effettuare uno slancio sul nemico. A seconda del tipo di carica effettuata riceveremo un’accelerazione maggiore. Se durante gli spostamenti ci farà raggiungere velocità maggiori, in combattimento questo attacco caricato ci permette di colpire i nemici e consumare le loro difese, ottenendo così dei materiali prima di ucciderli.

 

Dillon potrà anche attaccare utilizzando i suoi artigli. Da semplici combo, proseguendo nel gioco si sbloccheranno nuove mosse che ci serviranno per uccidere i nemici più potenti. Dillon avrà anche accesso ai Chip Lotta, geniali invenzioni di Scott, che consentono di accumulare energia per poi liberarla in potenti attacchi ad area, o incrementare la nostra velocità in corsa.

Il miglior attacco è la difesa
Le battaglie quindi assumono un connotato da tower defense. Dovremo stare attenti a preservare le nostre basi, rifornendole di energia (tramite il nostro attacco caricato) ed evitando che i mostri rocciosi mangino i Mangiolini, tenere creature e fonte primaria di sostentamento dei vari villaggi. La partita finirà infatti proprio nel caso che tutte le nostre difese cadano e l’ultimo dei Mangiolini venga portato via. Sconfiggendo invece le orde nemiche, una volta messi con le spalle al muro, i mostri sfoggeranno le ultime risorse trasformandosi in veicoli a due ruote.

 

Inizierà così un inseguimento per l’area di gioco chiamato “Carica Letale” durante il quale dovremo cercare di fare fuori gli ultimi nemici rimasti entro il tempo limite. In caso di successo la missione terminerà con la nostra vittoria, mentre se il timer scadrà, questi si trasformeranno in Rocce Supreme scagliandosi sulle basi e prolungando ulteriormente la battaglia, fino a quando non saranno sconfitti del tutto.

Purtroppo però questo schema che alterna prepartita e battaglia si ripete indistintamente dalla prima all'ultima missione senza offrire nessun tipo di variante o variabile.

 

Ogni tanto viene buttato nel calderone qualche nuovo nemico, o condizioni avverse di terreno, come la sabbia che rallenta i nostri movimenti, ma nulla di realmente efficace che riesca a motivare i giocatori. La ripetitività del gameplay era una criticità dei precedenti capitoli sulla quale si poteva passare sopra considerando la natura digitale del titolo, ma che assume connotati diversi non appena il gioco viene promosso e venduto a prezzo pieno.

I soldi non sono tutto
Oltre a non proporre nulla di nuovo nel corso delle 15 missioni anche il livello di sfida subisce impennate inaspettate. Se non vi concentrerete nell’accumulo di soldi e risorse per la battaglia, il rischio di perdere l’interesse nel gioco è alto.  In questo caso è utile la funzione di replay delle missioni, che non solo ci permettono di rimpinguare le nostre finanze ma anche di migliorare i punteggi fatti durante la prima run, ottenendo come ricompense delle stelle che sbloccheranno nel menù iniziale degli extra, come ad esempio la galleria dei video. O anche le “Miniere”, missioni dal tasso di sfida più elevato, ma al contempo più remunerative di quelle legate alla storia.

Tra l’altro, per arrivare al boss finale e ai titoli di coda saranno necessarie all’incirca una ventina di ore. Durata non breve che viene percepita quasi come infinita, trovandosi a ripetere alla nausea le stesse azioni dall’inizio alla fine.

Insomma cambia in parte la formula di gioco ma restano i soliti problemi. E nonostante il passaggio verso l’età adulta, Dillon non riesce a scollarsi di dosso gli errori di gioventù.

 

Le cose vanno decisamente meglio quando si parla del gameplay. La combo touch screen e pennino vista nei precedenti episodi viene del tutto eliminata, affidandosi a controlli più classici tramite l’uso dei pulsanti. Controllare Dillon e il nostro Amiimale risulta adesso molto più pratico ed immediato. Sebbene durante le fasi di Dillon sia impossibile controllare la telecamera (tranne il reset che la pone alle sue spalle) in generale la gestione dell’armadillo è abbastanza semplice, nonostante in alcuni momenti si senta il bisogno di riposizionare la camera virtuale.

L’apocalisse dopo il Far West
Come abbiamo detto, questo nuovo capitolo si ispira molto alla filmografia di Mad Max. La storia si limita a darci un’infarinatura degli eventi, con pochi sviluppi di trama. Il che lo rende perfetto, suo malgrado, anche a chi non conosce la serie. Dal costume di Dillon, alla carovana di nemici che conclude le missioni, sembrano prese di peso dalle pellicole di George Miller.

 

Le atmosfere post apocalittiche, gli scorci polverosi dei villaggi o quello che ne resta e i bislacchi mercenari vestiti di pelle, chiudono il cerco di un mondo che avrebbe sicuramente molto di più da dire. Anche la realizzazione tecnica è buona, così come il design dei personaggi principali, che con il loro stile “furry” strappano di tanto in tanto una risata. Meno convincenti invece gli Amiimali che basandosi sui mii, presenti sulla console e non, tendono ad assomigliarsi un po’ tutti con risultati meno entusiasmanti rispetto a quelli della storia.

Buone le musiche, con alcuni temi che ben si sposano bene con le atmosfere dipinte nel gioco, anche se, tuttavia non riescono a lasciare il segno, come del resto tutto il gioco. Dillon’s Dead-Heat Breakers è disponibile in lingua italiana, con testi ben tradotti e un adattamento dei nomi abbastanza libertino rispetto ad alcuni termini, specie sui nomi dei protagonisti, originali.

Verdetto
7.5 / 10
Può correre più veloce un riccio o un armadillo?
Commento
Dillon torna a correre su Nintendo 3DS con un titolo più "maturo" che riprende tutte tutti gli elementi che hanno portato al successo l'amato "fulmine rosso". Purtroppo però in questo capitolo dell'età adulta, ritroviamo gli stessi problemi riscontrati precedenti episodi. Su tutte la ripetitività del gameplay, che dopo la prima manciata di ore sembra non offrire nulla di nuovo. Anzi, succede proprio il contrario, con il rischio di annoiare presto e segare le gambe alla voglia di portare a termine il gioco. Nel complesso però ci troviamo fra le mani un titolo godibile che migliora nettamente le basi del gioco, dal gameplay ad alcune meccaniche legate alla difesa delle basi. Se avete amato le precedenti avventure di Dillon, anche questo Dillon's Dead-Heat Breakers saprà intrattenervi per diverse ore, rivelandosi perfetto anche come capitolo con il quale iniziare la serie. Speriamo di rivedere presto il simpatico armadillo di casa Nintendo. Magari su Switch, e perché no, con una nuova storia che si concentri maggiormente sul suo personaggio e che abbandoni, almeno, in parte questa formula che inizia a puzzare di stantio.
Pro e Contro
Gameplay rifinito rispetto al passato
Le nuove meccaniche sono apprezzabili
Buon mix fra avventura e tower defense...

x ...fin troppo uguale al passato
x Sulla storia si poteva fare di più
x Telecamera a tratti fastidiosa

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