Annunciato nel 2013 e uscito nel paese del Sol Levante lo scorso Marzo
Digimon Story: Cyber Sleuth è stato richiesto a lungo dai giocatori occidentali tanto che è stata aperta una petizione da un utente italiano che ha ricevuto oltre 65 mila adesioni.
Bandai Namco Entertainment non è stata lì senza far nulla e ha ascoltato la voce dei videogiocatori annunciando la scorsa estate un port su
Playstation 4 e l’arrivo della versione originale
Playstation Vita anche da noi. Disponibile dal
4 Febbraio Digimon Story: Cyber Sleuth (
da ora solo Cyber Sleuth) riuscirà a riportare in auge un brand ormai considerato morto qua da noi? Scopritelo nella nostra recensione!
Versioni testate: Playstation Vita, Playstation 4.
Mi sveglio e mi trovo hacker
Cyber Sleuth è ambientato in una Tokyo futuristica dove la tecnologia del
Cyberspazio EDEN, che consiste in una sorta di realtà virtuale che permette all’utente di entrare con un proprio avatar nel cyberspazio e visitare il web con il proprio corpo simile, ha preso il sopravvento e racconta della storia di
Takumi/Ami Aiba (il sesso e il nome sono modificabili a scelta dal giocatore) che durante una normale giornata in una chat con degli utenti viene invitato/a da un misterioso utente ad accedere il giorno dopo al Cyberspazio EDEN per ricevere un misterioso regalo. Insieme a lui/lei solo due utenti decidono di fidarsi dello sconosciuto:
Akkiino e
Blue Box. I tre si incontreranno a
Kowloon (Coulomb nella versione originale) e il nostro protagonista farà la conoscenza di
Nokia Shiramine (Akkiino) e
Arata Sanada (Blue Box) e saranno interrotti da un hacker che installerà nell’avatar dei tre alcuni programmi che non saranno disinstallabili tra cui il
Digimon Capture che li renderà in tutto per tutto degli hacker capaci di manipolare esseri digitali chiamati Digimon. Poco dopo cercando un’uscita da quel posto pericoloso il protagonista incontra
Yuugo, leader di un team di hacker chiamato
ZAXON, che gli insegnerà tutto ciò che deve sapere sul Digimon Capture e sui Digimon stessi e gli presenterà il suo primo amico a scelta tra
Palmon, Hagurumon e Terriermom (il moderno: Scegli Squirtle, Bulbasaur o Charmender?) e si verrà introdotti alla base dei combattimenti. Poco dopo Arata, Nokia e Aiba incontreranno una strana creatura che li attaccherà e mentre i primi due riusciranno a salvarsi il protagonista verrà colpito dall’Eater che corromperà il processo di Logout, ritrovandosi nel mondo reale con un corpo digitale. A questo punto verrà salvato da
Kyoko Kuremi, una detective che possiede un’agenzia e si offrirà di scoprire cosa è successo ad Aiba, grazie al suo nuovo potere che gli permette di entrare in qualsiasi oggetto che abbia dei dati digitali come computer, telefoni o addirittura raggi laser chiamato da Kuremi
Connect Jump.
Da qui
il gioco prenderà tre diversi filoni che si riuniranno circa a metà gioco: uno con protagonista Nokia che cercherà di arruolare hacker per il proprio team di ribelli, uno con Arata che investigherà alcuni misteriosi Digital Shift e uno con Yuuko che chiederà a Kyoko di investigare sul suicidio di suo padre, il precedente presidente delle Kamishiro Enterprise e inventore del Cyberspazio EDEN. Queste missioni si svilupperanno tramite un sistema che ricorda molto quello del recente
Xenoblade Chronicles X: i giocatori dovranno consultare la bacheca dell’ufficio di Kyoko Kuremi e accettare le missioni contrassegnate da un indicatore rosso, che segnala quali sono considerate fondamentali per il proseguo della trama, spesso ripetitive a causa della loro struttura sempre uguale: accettata la missione si dovrà scoprire un possibile passaggio digitale con cui utilizzare il Connect Jump, esplorare il dungeon che verrà creato e sconfiggere il digimon responsabile del problema.
Uno dei problemi di Cyber Sleuth è la mancata presenza di informazioni sulla missione che si sta svolgendo (assente un log degli eventi che ci permetta di fare il punto della situazione) e l’unico aiuto arriverà da
Mirei che si occupa del
Digi-Lab (di cui parleremo più avanti) e ci darà solo un piccolo suggerimento sul nostro obiettivo solo nel caso ci si trovi già in una missione, altrimenti saremo lasciati al nostro destino e dovremo basarci sui ricordi e sui pochi suggerimenti che da Kyoko Kuremi nel suo ufficio per ritrovare i nostri passi. Uno degli aspetti positivi invece è dato dalla longevità del titolo composto da 20 capitoli, che terrà occupati i giocatori per una 50ina di ore, in base allo stile di gioco e arrivando anche oltre al centinaio nel caso si voglia provare ad arrivare al trofeo di Platino (fra raccolte di medaglie e completamento dei Digimon).
Il triangolo no, non l’avevo considerato
Cyber Sleuth è catalogabile tra i titoli JRPG e riprende il gameplay dei precedenti titoli della serie
Digimon World, usciti su Nintendo DS, con tre digimon sul campo di battaglia allo stesso tempo e fino a 6 nelle retrovie. Ogni Digimon in campo, compreso quello avversario, farà la propria mossa in base a una serie di turni prestabiliti dettati dalla velocità dei mostri e indicati a video da una timeline. Durante il nostro turno potremo scegliere l’azione da far compiere al digimon tra l’attacco normale, l’uso di una skill (che consuma SP) o di un oggetto curativo, difenderci per dimezzare i danni subiti , cambiare i membri del party con quelli in riserva, scappare dalla battaglia oppure far scegliere all’IA l’azione da intraprendere con il comando “Auto Mode”. I danni dei vari attacchi saranno influenzati dal tipo e dall’attributo dei vari digimon. I tipi sono quattro: Vaccino, Virus, Data e Neutro e gli attributi si dividono in Acqua, Fuoco, Pianta, Elettricità, Vento, Terra, Luce, Buio e Neutro. Quando attaccheremo il nostro avversario potremo vedere un cerchio che indica se il nostro attacco sarà efficace, superefficace o debole rispetto al tipo e all’attributo dell’avversario aiutandoci nella scelta dell’azione da eseguire. Se entrambi saranno favorevoli a noi il danno sarà triplicato, con uno solo avremo un incremento di “solo” una volta e mezza, mentre se entrambi risulteranno sfavorevoli verrà inflitta solamente la metà del danno. Questo ricorda il famoso sistema a triangolo di
Fire Emblem o della serie
Shin Megami Tensei e costringerà a mantenere una squadra abbastanza uniforme in maniera da non rischiare la sconfitta al primo nemico impegnativo e conseguente gameover.
Per ottenere i Digimon si dovrà riempire una particolare barra che comparirà all’inizio del combattimento che indica la quantità di dati che si conosceranno su esso, più è alto il suo livello più lentamente si riempirà la barra e ci vorranno più incontri per ottenere un Digimon di livello Mega rispetto a un Rookie. Una volta ottenuto il 100% (o ancor meglio il 200%) dei dati si dovrà accedere al Digi-Lab dove un computer ci permetterà di scansionare i dati e ottenere una copia del Digimon scelto (più dati avremo raccolto più il mostro avrà attributi base alti). Il computer del Digi-Lab ci permetterà inoltre di evolvere/de-evolvere i Digimon
(de-evolvere ci permetterà di incrementare l’ABI del nostro amico che servirà per le forme più forti come l’Ultimate o le Mega), gestire la nostra squadra, la banca contenente tutti i nostri amici e la Digi-Farm. Quest’ultima è una struttura che contiene fino a un massimo di dieci digimon che verranno allenati e saliranno di livello in maniera autonoma; si potranno fare attività come l’allenamento intensivo
(sacrificando il CAM cioè la percentuale di amicizia dei nostri mostri digitali), ricercare oggetti particolari oppure cercare casi che ci aiuteranno a far salire i nostri guadagni e il nostro Cyber Sleuth Rank. Nelle Digi-Farm sarà possibile equipaggiare alcuni oggetti che permetteranno una maggiore crescita di alcune caratteristiche oppure che ci faranno scoprire oggetti sempre migliori quando verrà scelta l’opzione. Per questo servirà anche avere Digimon adatti allo scopo e per questo esistono le personalità, ogni mostro potrà averne una e sarà possibile cambiarle grazie a particolari oggetti venduti nel Cyberspazio EDEN e questo influenzerà la crescita e l’aumento dei suoi attributi.
Abbiamo parlato delle evoluzioni, ogni Digimon che possiediamo avrà un costo che andrà dai 4 punti memoria per quelli di classe rookie fino ai 22 delle forme Mega e questo servirà a comporre la nostra squadra che non potrà eccedere il massimo della memoria che abbiamo. Quando inizieremo il gioco avremo il costo settato a 20 e sarà possibile incrementarlo grazie ad alcuni oggetti chiamati Memory UP o Memory UP DX, alcuni di questi ci saranno dati durante la storia visto che nemici sempre più forti richiederanno evoluzioni (e quindi costi maggiori) mentre altri saranno ottenibili esplorando i dungeon o tramite quest secondarie.
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I Port che non ti aspetti
Digimon Story: Cyber Sleuth è arrivato a noi in una versione rimaneggiata rispetto a quella uscita solo su Playstation Vita in Giappone lo scorso anno, gli sviluppatori hanno preso i feedback dei giocatori giapponesi e hanno deciso di aggiungere alcune migliorie come un selettore per la difficoltà
(ad Hard gli scontri sono più ragionati e i nemici possiedono statistiche più alte), un gameplay maggiormente bilanciato, la possibilità di sfruttare il cross-save tra Playstation 4 e Playstation Vita
(a patto di avere gli stessi DLC installati su entrambe le console), il Colosseum Online che permetterà di sfidare altri giocatori in giro per il mondo e il New Game Plus. Quest’ultimo permette ai giocatori di portare in una partita successiva i propri Digimon, le medaglie raccolte, gli oggetti, la memoria ottenuta, il proprio rank e tutti i progressi della Digi-Farm. Saremo invece costretti a rivivere tutti gli eventi principali della trama in quanto è assente la possibilità di “saltare” i filmati relativi alla storia, “problematica” presente anche durante la prima run, che si può verificare in caso di sconfitta durante un boss, che ci obbligherà a rivedere nuovamente tutta la scena.
Su Playstation 4 Cyber Sleuth fa una buona figura grazie all’adattamento effettuato dagli sviluppatori che ha permesso al gioco di raggiunge i 60fps riducendo i caricamenti rispetto alla versione Playstation Vita, dove si toccano i due secondi di attesa per entrare in battaglia (
nulla che spezzi troppo il ritmo di gioco). C’è da dire che nonostante il buon lavoro fatto, il titolo tradisce la sua natura di porting con alcuni elementi che stonano nell’immagine a schermo, come molte texture in bassissima risoluzione e modelli poligonali abbozzati. Il comparto grafico si barcamenta tra una buona direzione artistica (
lo stile scelto si farà amare anche da chi solitamente non ha mai apprezzato troppo i Digimon) ad un level design ispirato ma troppo ripetitivo, in particolar modo tutto quello che riguarda la realizzazione dei dungeon.
Grande menzione per le musiche di Masafumi Takada, autore fra le tante opere anche della ost della serie di Danganronpa (con il quale questo capitolo di Digimon sembra condividere molte delle sonorità) e per il character design di Suzuhito Yasuda (Shin Megami Tensei: Devil Survivor) che oltre a rendere felici i fan per l’ottima qualità dei suoi disegni, contribuisce a creare un’atmosfera stranamente più adulta di quello che ci si potrebbe aspettare.
Cyber Sleuth è disponibile solamente in lingua inglese e con il solo doppiaggio originale giapponese. In alcune sezioni del gioco si nota che il basso budget che è stato speso per la traduzione del titolo data la presenza di frasi sgrammaticate o formattate male, mentre su Playstation Vita si verificano problemi di visualizzazione dei testi con alcune lettere “tagliate” (tipo la j, la g, la p, la q) come se il box a loro dedicato fosse più piccolo del dovuto.
Verdetto
8 / 10
Ma sto giocando a Digimon o Danganronpa?
Commento
Pro e Contro
✓ Trama adulta
✓ Gameplay storico con alcune migliorie
✓ 60fps su Playstation 4
✓ Più di 50 ore di contenuto
x Solo in inglese
x Traduzione discutibile
x Cross-save solo con tutti i DLC installati
x Non si possono saltare i dialoghi
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