Recensione Chibi-Robo!Let’s Go, Photo!

Chibi-Robo! è una di quelle proprietà intellettuali di Nintendo che coraggiosamente, pur essendo visivamente dedicata solo ai giapponesi, tenta di attirare anche i giocatori occidentali.

Purtroppo il capitolo d’esordio per Game Cube, targato 2006, fallì nell’impresa, lasciando il robottino prima senza biglietto per l’Europa (nel 2007 su DS) e poi confinandolo in Giappone per gli anni a venire (su Wii nel 2009).
Lo stesso destino da recluso sembrava toccare anche l’ultima avventura di Chibi Robo su 3DS, uscito nel 2013 in terra nipponica, Chibi Robo! Let’s Go Photo! arriva invece un anno dopo sia in Europa che in America, come esclusiva digitale, ad un prezzo iniziale di 12,99 €.
Riuscirà questa volta il piccolo robot a farsi apprezzare anche fuori dalla madre patria?

Dal futuro con la presa
L’esordio su Game Cube di Chibi-Robo era ambientato negli anni sessanta, dove il piccolo eroe si ritrovava suo malgrado ad aiutare il proprio padrone a non divorziare dalla moglie; a quasi dieci anni di distanza, in questo quarto capitolo, Chibi-Robo si trova in un futuro imprecisato, impegnato a recuperare Nostalgingilli per l’apertura di un museo molto particolare.
I Nostalgingilli non sono altro che frammenti del passato, tramite uno speciale teletrasporto, Chibi Robo tornerà indietro nel tempo e arriverà in casa vostra, armato di una fotocamera a realtà aumentata (che altro non è che la fotocamera di 3DS), dovrà far combaciare la forma richiesta con uno degli oggetti che avrete sottomano: siano libri, bottoni, lattine o rotoli di carta igienica.
Avrete a disposizione dieci scatti per ogni forma, dopo ogni foto l’aiutante di Chibi-Robo valuterà quanto combaciano la forma e l’oggetto ritratto.
Se la percentuale supererà il 60%, otterrete un Nostalgingillo e potrete tornare alla base per esporlo nel museo: purtroppo la qualità della fotocamera di 3DS non permette di ottenere buoni risultati in ambienti poco luminosi, rendendo questa parte di gioco divertente le prime volte ma frustrante con le forme più complesse.
Essendo il recupero dei Nostalgingilli la parte preponderante di quest’avventura di Chibi-Robo, il titolo ne esce sconfitto in buona parte, sarebbe bastato renderlo una missione secondaria e creare una storia simile a quella d’esordio: anche perchè il resto del gameplay di Let’s Go Photo!, è praticamente identico a quello visto nel 2006.
Potrete muovere Chibi-Robo per le ridotte aree del museo, ma dovrete stare attenti alla batteria (fortunatamente espandibile), quando il piccoletto sarà quasi scarico, per non rischiare il game over, bisognerà tornare all’Hub Principale, infilare la spina nella presa elettrica e ricaricarsi al 100% (questo è anche il metodo di salvataggio del titolo).

Vita di Chibi
Tra una foto e l’altra, per recuperare i punti cuore necessari ad acquistare nuove forme, Chibi-Robo dovrà rispondere agli incarichi degli altri abitanti della casa: si troverà quindi ad addestrarsi per diventare un eroe spaziale, a misurare le distanze con un pratico metro a nastro e ad improvvisarsi chef nella cucina del museo.
Sia i comprimari che i mini-giochi (a parte il tiro a bersaglio) sono visivamente pensati per un pubblico nipponico: non vi capiterà mai di trovare in un gioco occidentale un minigioco come “Misura le distanze”, dove bisognerà tirare il metro fino ad una determinata lunghezza, con un margine d’errore bassissimo.
Fortunatamente il Tiro al Bersaglio riesce a stimolare anche il giocatore straniero, seppur con una difficoltà indecente: se la prima volta il mini-gioco risulterà fin troppo facile, dal secondo tentativo in poi sarà impossibile se non avrete aumentato la resistenza della batteria di Chibi-Robo.
Se questi incarichi non fossero ancora abbastanza, torna anche l’immancabile aspirapolvere con cui il piccolo protagonista dovrà pulire le stanze del museo, ottenendo i sempre comodi punti cuore.
Infine chiudono il giro le gare online, speciali contest indetti da Nintendo dove il giocatore potrà caricare i suoi Nostalgingilli per vincere esclusivi costumi per Chibi-Robo.
È difficile stimare una durata media per completare Chibi Robo!Let’s Go Photo!, sia per la ripetizione cronologica di determinate azioni da compiere (e dei tutorial) che mineranno la pazienza della maggior parte dei giocatori.

Voci robotiche
Sotto il lato tecnico Let’s Go Photo! non brilla, causa i numerosi cali di frame che diventano davvero insostenibili con il 3D attivo. I modelli dei personaggi principali sono ben fatti, ma su 3DS si è visto di meglio in modellazione 3D. Neanche l’audio aiuta, soprattutto con i “versi” (non riusciamo a chiamarlo doppiaggio) che risultano fastidiosi e davvero irritanti.
La colonna sonora risulta invece gradevole, seppur non indimenticabile, ed accompagna il giocatore nell’esplorazione del museo al fianco del piccolo robottino.

Let’s Go Photo! si rivela un titolo di nicchia, dedicato solo ai nostalgici del capitolo per Game Cube, e che probabilmente non lascerà soddisfatti del tutto neanche loro.

 

Verdetto
6 / 10
Cambiare non fa sempre bene
Commento
Chibi-Robo! Let's Go Photo! è un occasione sprecata, un non troppo riuscito ritorno in occidente del piccolo robottino, che punta fin troppo sulla fotocamera di 3DS, lasciando le altre attività in ombra. Fortunatamente il titolo è offerto ad un prezzo “contenuto” e previo prova di una demo, in modo da non rischiare la spesa se non si è del tutto convinti. Speriamo vivamente che un prossimo capitolo (magari per Wii U) torni ai livelli del titolo Game Cube, dimenticando gli scivoloni di questo episodio portatile.
Pro e Contro
Personaggi ben caratterizzati
Mini-giochi divertenti
Buon utilizzo della fotocamera...

x …Ma ha troppo spazio nell'insieme del gioco
x Incessanti cali di frame
x “Doppiaggio” fastidioso

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