Erano anni che aspettavo una sorta di seguito a Bravely Second, in grado di continuare le vicende narrate dai due giochi della serie Bravely. Nel 2021 non l’ho ancora avuto, ma in cambio mi sono potuto godere una sorta di sequel spirituale, cioè Bravely Default II, che ricalca la formula del primo titolo della serie. Dopo circa 6 anni dall’ultimo capitolo principale, non si ritorna più a Luxendarc, ma nel nuovissimo continente di Excillant, che è altrettanto suggestivo. Ed è con queste premesse che mi appresto a raccontare la mia esperienza come giocatore di vecchia data, visto che sono molto legato a questa serie.
Il rapporto con il passato
Da sempre la serie Bravely si presenta come una
finestra sul passato, in grado di mischiare quegli elementi dei JRPG tradizionali con la componente moderna. Questo titolo non è un’eccezione, dato che
ricalca grossomodo la formula introdotta dal primo gioco e la arricchisce a modo suo.
Non vi dovete aspettare
niente di innovativo o di mai visto perché non è questo lo scopo dell’opera, è solamente un bellissimo omaggio alle vecchie perle del passato. Detto ciò, il titolo è anche approcciabile dai giocatori novizi o che non hanno chissà quale esperienza nel genere, data la sua immediatezza e genuina semplicità, che personalmente adoro.
In virtù di questo,
lo stile è essenzialmente chibi/stilizzato proprio come gli altri due capitoli della serie, per mantenere una sorta di coerenza. E a dirla tutta ho anche notato dei miglioramenti netti rispetto agli altri capitoli principali, si può dire che sia stato fatto un ottimo lavoro.
Durante le mie ore di gioco ho potuto
rivivere quella sensazione di nostalgia e di piacevole grinding che tanto mi mancava, mentre potevo osservare paesaggi abbastanza suggestivi. Perché sì, adoro spendere ore e ore a livellare in questo gioco, anche per via delle ambientazioni e delle musiche, tutti dettagli molto piacevoli.
Brave, Brave, Brave e ancora Brave!
Se c’è una cosa che Bravely Default II fa dannatamente bene è fare piacere le
Classi e le varie abilità che sbloccherete. Siccome stiamo parlando di un JRPG a turni è naturale livellare e soprattutto
godersi le diverse combinazioni tra classi/equipaggiamento. Non si tratta di niente di troppo complesso onestamente, molte cose sono anche intuitive e ben pensate per giocatori di ogni tipo/livello.
Tuttavia, vedere come il sistema delle classi regga ancora oggi nel 2021 e sia così divertente non può che farmi piacere. Si è deciso di riprendere anche molte delle classi presenti negli altri Bravely modificandole leggermente o in alcuni casi cambiandole in modo un poco più sensibile.
Il sistema di gioco è abbastanza lineare, è un flusso, una sorta di ritmo, che alterna l’azione del
Brave a quella del
Default per fare progredire il combattimento. Bravely Default II “introduce” una sorta di ATB per renderei il gameplay già un poco diverso e per sperimentare su nuove possibili meccaniche. Oltre a questo, è stata introdotta la meccanica del peso, peraltro comune in molti JRPG vecchio stampo e non, quindi niente di sensazionale.
4 Guerrieri della Luce ma tanti affanni
Anche qui la trama gira attorno ai
4 Cristalli rubati e sarà lo scopo del nostro team ritrovarli per riportare ordine a Excillant. Durante il corso dell’avventura ne vedremo di tutti i colori, esplorando pianure, deserti ma anche vette innevate o caverne.
La varietà dei posti si presta bene a raccontare una storia movimentata, che vede i nostri eroi districarsi tra le numerose prove sparse nel continente per recuperare i Cristalli perduti. Anche in questo caso mi aspettavo molti dei
tipici colpi di scena e/o tradimenti vari e così è stato, quindi posso anche ritenermi soddisfatto.
Una cosa di cui invece non sono stato proprio felice è la caratterizzazione del team (
Seth, Gloria, Elvis, Adelle) e degli altri personaggi presenti nel gioco. Si poteva decisamente fare molto di più per fare crescere i personaggi psicologicamente invece di relegarli a un ruolo più statico.
Lasciando stare per un attimo le cose serie, il gioco presenta anche delle
missioni secondarie, magari non adatte a chi preferisce le battaglie alla semplice raccolta di oggetti. Personalmente non ho avvertito troppo questo problema, ma è giusto evidenziare che la mappa vi indicherà cosa fare e dove andare, quindi sarei esagerato a definirle vere e proprie missioni.
Siete comunque liberi di proseguire nella vostra avventura senza farne manco una (circa), non sono così invadenti, anche se vi consiglio caldamente di farne quante più possibile.
Il salto generazionale che serviva
Abbiamo visto
Octopath Traveler, ma prima d’ora mai Bravely su Nintendo Switch, e il risultato è buono, con qualche dovuta riserva. Ogni tanto ho riscontrato
scatti o caricamenti troppo lunghi, senza contare qualche problema con le voci quando si gioca a velocità massima.
Naturalmente si tratta di
problemi minori che non intaccano la vostra esperienza di gioco, ma vale la pena citarli per fare capire come sia stato vissuto il salto generazionale. Per chi ha giocato Bravely Default e Bravely Second molti di questi discorsi saranno dei deja-vu, in quanto entrambi i titoli presentavano dei bug minori anche nella versione italiana.
Sono abbastanza fiducioso per il futuro della serie, ho avuto la conferma che abbiamo ancora la possibilità di vedere altri capitoli. Ho una leggera riserva su una cosa, cioè sul fattore novità, dato che ci sta non innovare troppo o non fare il passo più lungo della gamba, ma
troppi elementi sono ripresi dal primo gioco.
È evidente come si sia cercato di toccarla piano con questo nuovo capitolo, non ci sono troppi elementi di distacco dagli altri 2 e anzi si possono notare diversi riferimenti durante la storia.
Un’esperienza da vivere come vuoi
Secondo me Bravely è il classico gioco che vivi diversamente in base al tuo rapporto col genere, se si prediligi i JRPG di vecchio stampo allora faticherai a non amare questa serie. Bravely Default II riesce ad essere ancora una volta
adatto a chiunque, offrendo diversi livelli di sfida e una libertà d’esplorazione niente male.
È vero che gli indicatori sulla mappa riducono il senso di smarrimento, ma è altrettanto vero che potete andare in diversi posti senza troppi limiti. Aggiungo anche che la varietà di classi del gioco consente di sperimentare combinazioni anche stravaganti e con diversi tipi di armi.
Il verdetto: gioco necessario o ennesimo filler?
Non aspettatevi un gioco rivoluzionario o generazionale, si tratta della solita formula di Bravely con qualche modifica, il feeling è identico. Anche se ero tra le schiere di fan che desiderava il sequel diretto di Second, mi sono ricreduto giocando Bravely Default II.
Si tratta di un esperimento molto bello e che mi ha fatto rivivere la gioia del grinding e dell’ammirare paesaggi suggestivi senza motivo. La narrazione presenta il solito livello di pathos della serie (anzi no, stavolta di meno) e vi farà godere quest’avventura che è avvincente, ma anche rilassante.
Voto e Prezzo
9 / 10
50€ /60€
Commento
Pro e Contro
✓ Divertente come sempre
✓ Ambientazioni e sonoro suggestivi
✓ Le classi sono molto interessanti
x Mi aspettavo di più...
x Localizzazione italiana discutibile
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