Recensione Birthdays The Beginning

Alzi la mano chi da bambino sognava di diventare uno scienziato e di poter creare strane forme di vita! Pubblicato da NIS America e sviluppato da ARC SYSTEM WORKS e TOYBOX Inc, Birthdays the Beginning vi permetterà di realizzare i vostri sogni fanciulleschi, mettendovi nelle mani un mondo tutto da plasmare.

Il nuovo sandbox evolutivo di Yasuhiro Wada, creatore di Harvest Moon, è disponibile su Playstation 4, sia in forma fisica che digitale, al prezzo di 40 euro, e su PC via Steam.

 

Versione testata: Playstation 4

 

Dove tutto ebbe inizio
Il titolo mostra fin da subito la sua natura bizzarra, catapultandoci nella storia di un ragazzo appassionato di scienza e letteratura che si ritrova in un misterioso mondo dove nulla esiste ancora. Proprio così, non ci sono forme di vita sul cubo ma solo il nulla cosmico e un simpatico e strano omino che ha un disperato bisogno del vostro aiuto.

 

Una volta scelto il nome di quello che sarà il vostro fedele assistente per tutta la durata dell’avventura, sarete subito richiamati al dovere. Il vostro compito sarà infatti quello di costruire un nuovo mondo con al suo interno le più disparate forme di vita: dai vegetali agli insediamenti umani.

 

Le prime ore di gioco sono da considerarsi un lungo tutorial, dove ci viene spiegato con dovizia di particolari tutto ciò che servirà per potersi godere al meglio l’avventura.

 

La pazienza è la chiave di volta in questo titolo targato ARC SYSTEM WORKS e TOYBOX Inc, dove è necessario investire molto tempo aspettando semplicemente che qualcosa accada e che quella determinata forma di vita venga alla luce.

 

 

 

Ad ogni azione corrisponde una reazione
 

In Birthdays the Beginning niente è lasciato al caso. Ogni decisione presa avrà un’inevitabile effetto sull’ecosistema. Per poter assistere ad una nuova nascita infatti sarà necessario soddisfare alcuni requisiti dettati dal rispetto di un’importante equilibrio tra temperatura, sviluppo di altre specie e luogo. Molte volte sarete costretti a sacrificare una determinata razza per poter permettere ad un’altra di nascere.

 

Il gioco si articola in due fasi principali: la modalità Micro e quella Macro. Nella prima è possibile curare da vicino la creazione del mondo, scavando profondi fondali oppure impilando cubi di terra per costruire altissime montagne, il tutto grazie alla capacità dell’avatar di svolazzare all’interno della mappa plasmandone il terreno. Nella modalità Macro invece potrete godervi lo scorrere del tempo osservandone gli effetti sul mondo creato.

 

A tenervi sui binari ci penserà il vostro fedele assistente, dandovi di volta in volta una serie di compiti da portare a termine. Questo però non toglierà la possibilità di discostarvi da quanto richiesto, sperimentando nuove combinazioni ambientali e dando vita a creature differenti da quelle previste per l’avanzamento della storia.

 

Ogni nuova forma di vita può essere fotografata e registrata in un apposito album, dove troverete anche informazioni utili circa la crescita e la fertilità dell’organismo in questione. Per poter creare un gran numero di esseri viventi differenti è importantissimo riuscire a capire come gestire il clima del cubo, alzando ed abbassando la temperatura a seconda delle esigenze. Fotografare le nuove creature vi permetterà inoltre di salire di livello.

Importantissimi sono anche i Punti Vita. Questi infatti vengono visualizzati nell’angolo in basso a sinistra e si consumano modellando l’ambiente. Inizialmente saranno bassi, ma salendo di livello man mano aumentano.

Per ripristinare i Punti Vita è necessario prendersi una pausa passando alla modalità Macro e lasciando che il tempo scorra normalmente. Fate attenzione però perchè far scorrere il tempo in maniera rapida (funzione consigliata ai meno pazienti) consumerà Punti Vita anzichè ripristinarli.

 

Se la struttura guidata non fa per voi potete cimentarvi nella “free mode” o nella “challenge mode”. La prima vi permettere di creare in totale autonomia, senza obiettivi e senza guida. La seconda invece propone una serie di sfide da portare a termine in determinate condizioni ambientali.

 

 

Non è tutto oro quel che luccica
 

Il Gameplay scarno e fin troppo macchinoso rende Birthdays the Beginning un titolo più da PC che da Home Console, complice anche il fatto che il mouse si presta sicuramente meglio alla tipologia di spostamenti all’interno del cubo di gioco. Su Playstation 4 infatti è molto difficile riuscire a posizionare correttamente il cursore sul punto desiderato.

Qualche problema è possibile riscontrarlo anche nella gestione della telecamera nella modalità in prima persona, ideata per meglio dedicarsi alla fotografia delle nuove creature presenti sulla mappa.

L’editor che permette di creare i vari elementi dell’ambiente è abbastanza semplice ed intuitivo: muovendovi all’interno del cubo con il vostro avatar potrete abbassare o alzare il terreno, generando rispettivamente specchi d’acqua e zone montuose. Durante le fasi di creazione verranno rilasciati di tanto in tanto vari oggetti volti a facilitare le cose, ad esempio bonus che permettono di creare direttamente una specie senza soddisfarne le condizioni ambientali, bonus per la creazione di fiumi, erbe curative per ripristinare i PV e altro ancora. La grafica in stile cartoon rende questo sandbox molto piacevole visivamente, addolcendo le forme spigolose e cubiche tipiche del genere, ma la colonna sonora ed i suoni di gioco però sono talmente ripetitivi da risultare alla lunga davvero fastidiosi. Sono presenti inoltre diversi errori di traduzione che non pregiudicano però l’esperienza di gioco.

Verdetto
6.5 / 10
È stato bello essere Darwin
Commento
Nonostante qualche errore di traduzione ed un gameplay fin troppo macchinoso nella versione Playstastion 4, Birthdays The Beginning sa stupire regalando, a chiunque decida di intraprendere quest'avventura, tante ore di divertimento ed infinite possibilità di scelta. Le varietà viventi sono davvero tante, ed è sempre emozionante assistere ad una nascita anche quando si tratta di un piccolo batterio o di un alga.
Pro e Contro
Libero spazio alla creatività

x Gameplay troppo macchinoso
x Colonna sonora stancante

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