Recensione Attack of the Friday Monsters! A Tokyo Tale

Quando si parla di Level 5, molto spesso si accosta la software house ai titoli della serie Layton, Inazuma Eleven o al gioco di ruolo recentemente arrivato anche da noi Ni no Kuni. Questi non sono tuttavia altro che i giochi più conosciuti della rinomata casa giapponese: negli ultimi due anni Level 5 ha rilasciato due collezioni di giochi, collaborazioni con alcuni dei più grandi nomi dell’industria giapponese, tra cui anche Suda 51 (Liberation Maiden) e Yasumi Matsuno (Crimson Shroud).
In Occidente i giochi facenti parte di Guild 01, oltre ad aver perso qualche titolo per strada, sono stati rilasciati in singolo solo in digitale sull’eShop di 3DS, stesso destino è toccato alla seconda serie nominata Guild 02 e al titolo che analizzeremo oggi: Attack of the Friday Monsters! A Tokyo Tale.

È l’ora dei mostri

Scritto e diretto da Kaz Ayabe, che ha all’attivo la serie My Summer Holiday – esclusiva Sony mai arrivata in Occidente – Attack of the Friday Monsters! A Tokyo Tale è ambientato nel 1971, in un piccolo paesino vicino a Tokyo. Sohta, il giovane protagonista di quest’avventura, si è appena trasferito e scoprirà presto che Fuji no Hana non è un paese normale: pare infatti che ogni venerdì sera appaiano dei giganteschi mostri, o kaiju e che degli Eroi altrettanto enormi compaiano per salvare la città da una completa distruzione. Insieme ai suoi nuovi amici, Sohta dovrà scoprire il mistero dietro questi mostri: sono reali o è tutta una montatura? Nel frattempo il ragazzo rafforzerà il proprio rapporto con genitori e amici, in un viaggio che segnerà l’inizio della passaggio all’età adulta.
Parlando con i personaggi sparsi per il paese, si darà il via ai capitoli della storia, mentre sulla mappa presente sul touch screen appariranno i punti focali dove recarsi per proseguire nella trama: il tutto risulta rigido e confinato ma dona al gioco un ritmo incalzante senza punti morti. La trama è il punto forte di Attack of the Friday Monsters!, sebbene si possa completare in massimo quattro ore, che riesce ad incollare l’appassionato di avventure grafiche allo schermo di 3DS, come se assistesse ad un cortrometraggio animato; inoltre, dopo aver concluso la trama principale, resteranno tre missioni da portare a termine, tutte senza aiuti, che garantiranno un livello di sfida ludica leggermente più alto della trama principale.

Esplorando Fuji no Hana

Attack of the Friday Monsters! è un’avventura grafica semplice e molto lineare, non offre enigmi (se non uno facilmente risolvibile da chiunque e i tre disponibili dopo il completamento del gioco), e accompagna il giocatore nel proseguimento della storia di Sohta grazie ai già citati indicatori sparsi sul touch screen.
Guidando Sotha attraverso le diverse ambientazioni, potremo parlare con gli altri cittadini e scoprire sempre di più sui misteri del paese, aiutando il bambino a capire cosa c’è dietro all’apparizione dei kaiju. Mentre esploreremo Fuji no Hana, potremo inoltre raccogliere delle gemme di mostro (Monster’s Glim), utili per la seconda parte di gameplay: il gioco di carte.
Tra i bambini è infatti in voga un gioco con protagonisti i mostri apparsi in città, per partecipare, Sohta dovrà raccogliere sette gemme identiche e sbloccare la rispettiva carta ( per un totale di 15 mostri diversi); il gioco di carte è completamente basato sulla morra cinese, ad ogni carta è affibiato un simbolo, un bonus, e un valore d’attacco, e in ogni scontro sarà possibile utilizzare fino a cinque round. Il tutto sarà ovviamente utile per lo svolgimento della trama di Attack of the Friday Monsters!, e i vari scontri spezzeranno senza però disturbare il ritmo della storia.

Sembra un anime!

Attack of the Friday Monsters! è molto simile ai film dello Studio Ghibli, o precisamente all’animazione classica giapponese, sia per le tematiche trattate sia per il character design dei personaggi, curato da Shunsuke Honma. Gli sfondi di Fuji no Hana sono completamente disegnati a mano mentre i personaggi prendono vita con un effetto cel-shading piacevole sebbene arretrato, il tutto contribuendo alla perfezione all’immedesimazione nell’epoca in cui è ambientata la storia.
Il comparto audio è vivacizzato da una voce narrante femminile in giapponese, che ci racconterà tutta la storia, compresi alcuni pensieri di Sohta, proprio come se stessimo vedendo un anime della scorsa generazione, accompagnata da musiche orchestrali che sicuramente allieteranno le poche ore di gioco. Nota finale per le uniche due lingue presenti per i sottotitoli, ovvero inglese e francese, per un ennesimo caso di gioco che arriva sì nel nostro Paese ma non viene localizzato nella lingua che tanto cara fu a Dante.

Attraverso le avventure di Sohta, Ayabe riesce a trasmettere diversi messaggi chiave, come la bellezza di guardare il mondo attraverso gli occhi di un bambino di quarta elementare, oppure il non arrendersi davanti ai fallimenti e alle delusioni che la vita ci propina, perchè prima o poi arriverà il momento della nostra rivalsa.
Viene ovviamente affrontato anche il tema dell’inquinamento, che sta alla base dell’apparizione dei Kaiju nei film degli anni ’70 (chi non ricorda il liquido radioattivo che portò alla nascita di Godzilla?), ma il tutto viene visto sempre tramite gli occhi di Sohta e dei suoi amici, in una critica velata, ma facilmente condivisibile.

Verdetto
8 / 10
GOJIRA
Commento
Con la sua semplicità, Attack of the Friday Monsters! A Tokyo Tale riesce a catturare il giocatore per le cinque ore che servono a completare ogni missione di gioco, immergendolo in una fiaba dal gusto retrò e nostalgico. Imprescindibile per chi ama il genere e per gli appassionati di anime della scorsa generazione, Ayabe conquista con questa piccola esclusiva in collaborazione con Level 5. Ora non ci resta che aspettare una nuova storia narrata dallo sceneggiatore giapponese, e nel frattempo rimuginare sui tanti messaggi trasmessi da Sohta ed i suoi amici.
Pro e Contro
Trama interessante
Colonna sonora accattivante

x Durata ridotta

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