Recensione Atelier Rorona Plus: The Alchemist Of Arland

Sono passati solamente 4 anni da quando la serie JRPG Atelier ha debuttato su PlayStation 3, dopo aver deliziato fan in tutto il mondo a partire dai capitoli nati sulla console 32 bit di casa Sony per poi proseguire su Playstation 2. 4 anni dove la serie è cresciuta ulteriormente e si è evoluta riscuotendo ancora più successo, specialmente in occidente, tanto da spingere Tecmo Koei (dopo l’acquisizione in toto del suo sviluppatore) a riproporre in versione deluxe la prima trilogia tridimensionale su PlayStation Vita e, nel caso specifico di Atelier Rorona, nuovamente su PlayStation 3.

Versione testata: PlayStation 3

Sugar. Spice. And everything nice.

Atelier Rorona Plus: The Alchemist Of Arland segue le vicende della giovane Rorolina Frixell, meglio conosciuta da tutti come Rorona. Giovane, inesperta e molto timida, la novizia apprendista si troverà alle strette dovendo farsi carico di portare avanti la sua bottega seguendo le richieste dell’impero di Arland, pena la chiusura del suo atelier alchemico. Sarà quindi una lotta contro il tempo per Rorona, che si troverà a fare i conti un mondo a lei ancora sconosciuto, armata dei suoi fidi libri contenenti le più svariate pozioni e del suo calderone che userà di volta in volta per realizzare le numerose richieste dell’impero.
In questa versione denominata Plus, le premesse alla base del gioco restano invariate. Rorona avrà a disposizione 3 anni per adempiere ai suoi doveri di alchimista e dimostrare di essere in grado di portare avanti il suo negozio evitandone così la chiusura, e in questo lasso di tempo dovrà cercare di crearsi un nome ed espandere la sua attività raccogliendo il favore della popolazione. Una storia decisamente a misura d’uomo, che si poggia interamente sui drammi della giovane ragazza ritrovatasi suo malgrado a dover contare unicamente sulle sue forze e tirare avanti la baracca. Nonostante una trama che non gode di molto spessore narrativo, il gioco offre numerosi momenti divertenti, dimostrandosi scanzonato e godibile nonostante la leggerezza di tutta l’avventura, a dimostrazione che non sempre è necessario dover puntare su drammi o storie epiche per far appassionare il giocatore. Oltre alla quest principale, l’avventura di Rorona si arricchisce di nuove missioni secondarie, anch’esse a scadenza, e saremo chiamati a rispondere ai bisogni degli abitanti della città, sia realizzando oggetti capaci di soddisfare ogni loro desiderio sia portando a termine ben più complesse missioni di caccia, dove il goal sarà determinato dall’uccisione di alcune specie animali.

Fullmetal Alchemist

Il tempo è una costante di tutto il gioco e va a regolare ogni aspetto, dall’alchimia ai vari spostamenti sulla mappa per raggiungere i dungeon dove praticare lunghe sessioni di crafting. Ogni azione che andremo a compiere ci sottrarrà giorni preziosi alla nostra deadline, che di solito va di tre mesi in tre mesi, e sarà premura del giocatore valutare oculatamente su cosa concentrarsi senza perdere mai di vista l’obiettivo principale, pena il game-over. Per portare a termine le svariate richieste Rorona dovrà spendere gran parte del suo tempo alla ricerca dei materiali necessari per la creazione di oggetti. La parte di crafting rimane sostanzialmente invariata, si entra nei dungeon, si recupera il necessario dagli appositi punti o eliminando nemici e una volta raccolto l’indispensabile si torna al negozio per la parte della creazione. Anche qua il tutto è abbastanza semplice ed immediato da assimilare senza grandi stravolgimenti rispetto alla release originale, basterà avere gli ingredienti necessari ed aver imparato la ricetta e si potrà passare al calderone. Piccola nota l’aggiunta della qualità degli oggetti, che permette di crearne prodotti di maggior prestigio in base alla natura degli ingredienti, che verranno apprezzati maggiormente dai nostri clienti o avranno un’efficacia migliore se impiegati in battaglia.

Magici combattimenti.

Parte dello stravolgimento maggiore, se poi di stravolgimento vogliamo parlare, riguarda la fase dei combattimenti. Vengono introdotti i Punti Magia, utili per eseguire mosse speciali che andranno adesso a consumare l’apposito contatore, mentre prima il sistema si basava sul consumo dei punti salute, rendendo il tutto più immediato e semplificando di molto la vita del giocatore. Durante l’esplorazione dei vari dungeon, Rorona potrà essere scortata da un massimo di due compagni che si uniranno in battaglia dando man forte alla giovane eroina. Il sistema di combattimento si basa su un modello a turni che più classico non si può. Ogni combattente attaccherà quando la timeline del combattimento raggiungerà il suo turno e potremo scegliere se attaccare, usare un’abilità o ricorrere alla difesa. L’unica che può impiegare oggetti durante gli scontri è Rorona, che potrà fare affidamento sugli item che decideremo di portare nel cestino utilizzato per la raccolta. Qua gli oggetti commestibili diventeranno indispensabili per la cura, mentre utensili d’attacco come bombe o barili si riveleranno d’importanza strategica durante la fase offensiva. Otre a tutto questo, riempiendo un’apposita barra presente a schermo sull’icona di Rorona, potremo richiedere il supporto di uno dei due membri del party che verranno in nostro aiuto parando il colpo, annullando di fatto l’attacco nemico, o unirsi al nostro attacco creando una combo da gli esiti decisamente letali. Salendo di livello poi, oltre all’ovvio incremento delle statistiche personali, ogni personaggio imparerà nuove abilità che potranno essere impiegate in battaglia. L’interazione di Rorona con i personaggi e la risoluzione delle varie quest sarà indispensabile per sbloccare nuovi eventi che adesso saranno visualizzabili attraverso l’opzione del viaggio rapido, un menù a tendina attivabile rapidamente che permette di spostarsi da una location all’altra senza ammattire troppo correndo da un posto all’altro. Raggiungendo determinati eventi nuovi protagonisti offriranno il proprio aiuto, rendendosi disponibili per seguirci nelle nostre avventure, previo pagamento di una somma di denaro ogni volta che ci dirigeremo in un dungeon.

Piccole alchemiste crescono.

Atelier Rorona Plus offre numerose ore di gioco, grazie alla storia principale e alla presenza di svariate quest secondarie, che nonostante non brillino di fantasia e si limitino per lo più a realizzare tot oggetti entro un tempo limite, riescono comunque nell’intento di allungare l’esperienza di gioco. Ma sarà soltanto quando arriveremo all’epilogo e decideremo di avviarci verso il “new game plus” che il gioco offrirà al giocatore nuovi scenari, dungeon e personaggi, nella fattispecie Totori e Meruru le protagoniste dei due successivi capitoli che compongono questa trilogia di Arland e che si uniranno a Rorona per nuove avventure. Avendo una doppia natura, home console e portatile, il gioco supporta anche il cross-save, che permette a chi deciderà di comprare entrambe le versioni di iniziare il gioco su Playstation 3 per poi decidere di continuare in mobilità su PlayStation Vita, sincronizzando tramite il cloud il salvataggio e recuperarlo in pochi minuti sull’altra console. Su un prodotto del genere forse sarebbe stato più opportuno, da parte di Tecmo puntare anche sulla formula del cross-buy, magari coinvolgendo la versisone maggiore per PlayStation 3 così da motivare la presenza del cross-save.
Un altro aspetto dove la mano di Gust si nota è il restyling grafico apportato al gioco. La mole maggiore di lavoro è stata svolta sui modelli poligonali di Rorona e dei suoi amici che abbandonano le fattezze infantili e super deformed dell’opera originale in favore di modelli più realistici e vicini agli splendidi artwork che intervallano l’avventura e che vengono utilizzati durante le fasi testuali. Qualche aggiustatina qua e là nelle ambientazioni mente rimangono invariati o quasi i nemici. Resta anche qualche problemino legato al frame rate durante le fasi esplorative, e maggiormente negli spostamenti all’interno della capitale. Fortunatamente l’introduzione del viaggio rapido va a mascherare questo problema che viene aggirato attraverso la navigazione dei menù per sposarsi fra i vari negozi della città. Presente ed immancabile il doppio audio, sia originale che in lingua inglese, che farà la gioia degli appassionati del genere mentre il comparto audio, sebbene sottotono rispetto alle ultime produzioni della serie, riesce comunque a deliziare il giocatore con simpatici motivetti dal retrogusto fantasy e che si sposano a meraviglia con le atmosfere del gioco.

Verdetto
7 / 10
Non fare lo stronzio
Commento
Rigiocare oggi Atelier Rorona Plus rappresenta un'occasione da tenere in considerazione da parte di chi si è avvicinato alla serie solamente con gli ultimi capitoli e vuole approfondire le “origini” con il primo capitolo uscito per PlayStation 3. Se su PS Vita il gioco acquista un senso maggiore, andandosi a scontrare con una realtà dove il parco giochi ha notevoli carenze in fatto di titoli, su PlayStation 3 si trova a cozzare con il capitolo originale, rischiando di apparire di poco interesse a chi ha già avuto a che fare con Rorona, nonostante le diverse novità inserite. Chi invece è nuovo del genere, Atelier Ronora Plus rappresenta un acquisto consigliato con il quale passare insieme diverse ore di sano divertimento.
Pro e Contro
Restyling grafico piacevole...
Possibilità di sfruttare il cross-save...
Numerosi contenuti aggiuntivi

x ...anche se si poteva chiedere di più
x ...difficilmente saremo invogliati a comprare due versioni

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