Chiedendo a qualsiasi appassionato di manga quali sono le serie di maggior successo degli ultimi anni, tra i titoli che vi elencherà vi sarà, senza dubbio alcuno, Shingeki no Kyojin di
Hajime Isayama (
Attack on Titan, Attacco dei Giganti) forte di una serie animata di successo (con seconda stagione in arrivo l’anno prossimo) e quasi venti volumi della controparte cartacea, l’opera è già stata trasposta in videogioco da Atlus lo scorso anno, con risultati altalenanti in
Humanity in Chains per 3DS. Ci riprovano quest’anno
Omega Force e
Koei Tecmo, con
A.O.T. Wings of Freedom, in uscita il prossimo 26 Agosto per
PlayStation 4 e
Xbox One. Durante il
Nipponbashi 2016 tenutosi in quel di Treviso lo scorso Week -End, oltre ad ammirare le tavole originali del manga, abbiamo potuto provare per circa trenta minuti la versione giapponese del titolo, e possiamo darvi qualche impressione a caldo.
Versione Testata: PlayStation 4
Il poster del gioco in tutto il suo splendore
Oltre i cieli dell’avventura
Durante la nostra prova abbiamo affrontato due missioni della modalità Ordini, e potevamo scegliere se impersonare Eren, Mikasa o Armin: la nostra scelta è stata il protagonista con cui ci siamo gettati da subito nella mischia a far strage di giganti. In entrambe le missioni dovevamo salvare alcuni membri della squadra di ricognizione per poterli aggiungere al party, e sconfiggere un determinato numero di titani per far apparire il boss di fine livello.
Wings of Freedom ripropone lo stesso feeling di libertà nei movimenti già visto in Humanity in Chains, ma accompagnato da ambienti più grandi, animazioni più fluide e ovviamente un comparto tecnico migliore. Con R2 si mira il bersaglio, mentre con quadrato si spicca il volo tramite Manovra Dimensionale, una volta selezionato con l’analogico destro l’arto del titano da abbattere (
o direttamente la nuca) basterà lasciare Quadrato e premere Triangolo al momento giusto. Ogni abbattimento viene valutato con una medaglia (
Bronzo,Argento ed Oro) che alla fine della missione ci garantiranno una valutazione in lettere (
da D a S): come spesso accade, maggiore è la valutazione maggiore sono le ricompense.
Eren (
e gli altri personaggi) potranno contare anche su strumenti di ricarica o di distrazione, assegnati al tasto SU della croce direzionale, mentre con le altre direzioni potremo richiamare i membri della nostra squadra. Uno dei difetti principali di Humanity in Chains era proprio la scarsa intelligenza dei compagni che, molto spesso, si limitavano a guardarci morire. Dalla nostra prova di Wings of Freedom, abbiamo riscontrato una
particolare reattività del party soprattutto in situazioni di pericolo: quando un titano ci afferrava pronto a divorarci, i nostri compagni davano il massimo per salvarci. Questo non fa che aumentare l’immedesimazione con le vicende dei protagonisti, che puntano spesso sul gioco di squadra.
Spaccamascella corazzata
Wings of Freedom sfrutta un motore grafico in Cell-Shading e i modelli dei personaggi (
e dei titani) sembrano convincenti e catapultano il giocatore nelle atmosfere della serie, grazie anche al doppiaggio giapponese originale e alla colonna sonora. L’unico appunto è sui modelli poligonali dei PNG che ci sono sembrati dei semplici re-skin dei personaggi più famosi della serie dando un senso di dejavù ogni qualvolta visitiamo il campo base per accettare nuove missioni o comprare strumenti.
Commento
Pro e Contro
✓ Stile visivo
✓ Doppiaggio originale
✓ Feeling dei controlli
x Effettiva longevità
x Effettiva difficoltà
x Effettiva varietà delle missioni
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