Il mondo degli sparatutto in prima persona non è mai stato così florido. La lotta che abbiamo assistito a partire dal Maggio 2016 tra
Overwatch e
Battleborn ha dato il via agli hero shooter, FPS con meccaniche simili a quelle presenti nei MOBA che hanno spopolato negli ultimi anni. Lo scontro è stato abbastanza impari fin dall’inizio: il titolo di
Blizzard Entertainment ha annientato il lavoro di
Gearbox Software gettandolo nel dimenticatoio in tempo zero. Combattenti come Tracer, Reaper e D.Va sono entrati nell’èlite dei personaggi preferiti dai videogiocatori di tutto il mondo grazie alla loro perfetta caratterizzazione. Andare contro Overwatch al momento sembra essere un’operazione kamikaze ma
Hi-Rez Studios ha deciso di provarci con
Paladins: Champions of the Realm. Il titolo è in closed beta nelle versioni
Xbox One e
PS4 dal 14 Marzo e punta sulla formula
free-to-play per mettere sotto scacco re Blizzard.
Versione testata: PS4
Imitazione o plagio?
Todd Harris, cofondatore di Hi-Rez Studios, ha recentemente dichiarato durante un’intervista che le accuse di plagio rivolte al gioco sono totalmente infondate in quanto esso nasce come evoluzione fantasy di
Global Agenda, titolo sviluppato dall’azienda nel 2010. Eppure fin dal primo accesso alla beta la somiglianza con Overwatch appare innegabile: il tutorial iniziale è pressoché identico a quello di Blizzard e il personaggio utilizzato (Viktor) è un militare con abilità analoghe a quelle di Soldato-76 (anche se con aspetto simile ai mercenari di
Team Fortress). Il gioco contiene al momento ventidue paladini divisi in quattro categorie (Front Line, Damage, Support e Flank). È innegabile che i personaggi siano caratterizzati molto bene, ma è altrettanto innegabile che alcuni siano palesemente “ispirati” agli eroi di Overwatch: Fernando è simile nelle abilità e nell’aspetto a Reinhardt, Barik a Torbjörn, Androxus a Reaper e così via. Il prendere spunto da un titolo pluripremiato e che è stato in grado di creare una fanbase enorme a livello mondiale è sintomo di intelligenza da parte di uno sviluppatore, ma l’eccessiva somiglianza al metro di paragone porta ad un senso di già visto.
Le modalità presenti in questa versione del gioco sono quattro e anche in questo caso Hi-Rez Studios non ha brillato in originalità. Le partite
Siege richiedono al giocatore di conquistare un’area e successivamente scortare un carico fino a destinazione.
Payload è analoga alla precedente ma oltre a trasportare un carro sino alla meta si dovrà anche bloccare il team nemico. Interessante la modalità
Survival, un deathmatch in cui vince la squadra che riesce a sopravvivere senza il respawn dei personaggi. Infine, per i giocatori inesperti che non vogliono ancora buttarsi nella mischia contro altri utenti reali,
PVE Challenge propone sfide contro paladini gestiti dall’AI del gioco. Come avrete notato sono tutte modalità già presenti in Overwatch. Nonostante sia difficile inventare qualcosa di nuovo all’interno di un hero shooter, aggiungere qualcosa di più attinente al tema cavalleresco dei paladini non sarebbe un peccato. Il gioco è ancora in beta e speriamo che lo spirito medievale evocato dal titolo venga maggiormente sviluppato. Al momento l’unico elemento presente che richiama ai paladini è la corsa a cavallo che trasporta i combattenti dalla safe zone al campo di battaglia, un po’ poco per riuscire a dare coerenza al mondo di gioco.
Quindi Paladins è un plagio? No. Le meccaniche di gioco rendono questa esperienza interessante grazie all’utilizzo di carte che possono essere ottenute all’interno dei forzieri sbloccati in battaglia o acquistandole con la valuta di gioco. All’inizio di ogni partita, il paladino selezionato può scegliere un set di carte personalizzabile con cui affrontare lo scontro. Ogni carta ha un proprio effetto e sarà quindi fondamentale decidere quali utilizzare per migliorare le statistiche e le skill del personaggio. Le carte sono suddivise in base alla loro rarità (comune, non comune, epica e leggendaria) e sarà veramente difficile riuscire a sbloccarle tutte. Inoltre durante le partite si guadagneranno dei crediti che potranno essere utilizzati all’interno della safe zone per comprare alcuni potenziamenti in grado di migliorare momentaneamente le statistiche del nostro paladino. Queste caratteristiche offrono una componente strategica molto interessante che allunga la rigiocabilità del titolo e che porta il gioco ad essere qualcosa di più rispetto ad un semplice sparatutto. Il gameplay è piacevole, veloce e divertente anche se al momento ci sono dei problemi nella calibrazione dei personaggi che rendono frustranti le partite. Da rivedere in vista dell’uscita della versione definitiva anche le animazioni dei paladini (che presentano a volte evidenti glitch) e il comparto sonoro.
Commento
Pro e Contro
✓ Gameplay frenetico e divertente
✓ Centinaia di carte potenziamento da utilizzare
✓ Personaggi ben caratterizzati...
x ...anche se troppo simili a quelli di Overwatch!
x Modalità di gioco già viste
x Problemi alle animazioni dei personaggi
x Sonoro da rivedere
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