Prima di iniziare a parlare del gioco in questione, voglio prendere un momento per riflettere su cosa sia un accesso anticipato: una forma di raccoglimento di feedback e fondi da utenti interessati al progetto mediante l’acquisto di una copia del gioco ancora in fase di sviluppo. Ciò permette agli sviluppatori di poter intervenire direttamente in risposta ai pareri della community. Un gioco può uscire dall’accesso anticipato anche dopo tre anni, come è successo a Baldur’s Gate 3, e solo a quel punto debutta la versione finale vera e propria.

Questa futile premessa serve a chiarire che pareri volti ad affossare il gioco per i suoi difetti tecnici sono inutili tanto quanto la premessa stessa.

Tu sei qui per questo, Cerim

Cosa mostra l’accesso anticipato

Il nuovo gioco di Moon Studios, al netto di qualche sbavatura, è davvero incredibile. Isola Sacra è caratterizzata splendidamente, gli sfondi sono dipinti che ritraggono il medioevo dark fantasy in cui è ambienta l’avventura. Le ambientazioni in generale, il fuoco, l’erba e soprattutto l’illuminazione sono un festa per gli occhi. Oltre a questo un plauso va al design dei luoghi legati ai Cerim, popolazione ancestrale di cui fa parte il protagonista.

Immersi nei meravigliosi paesaggi si esplora l’isola solcando lo splendido level design, raffinato e leggibile. In questo primo capitolo, così lo definirei, ci si imbatte in banditi ribelli o putrescenti creature vittime della pestilenza. Piaga che noi Cerim, come per un’istinto primordiale, siamo destinati a combattere, mostruosi abomini attendono la nostra spada. In queste prime 15 ore di gioco è presente un grado di personalizzazione del combattimento stupefacente. Questo dato anche dalla randomizzazione delle ricompense – sì, esatto, un souls-like che non ha “quell’oggetto lì” dentro “quella cassa là”. Scelta che, a meno di modifiche, potrebbe non essere ottimale. Se per l’equipaggiamento comune sembra una trovata funzionale che non fa altro che aumentare l’interesse nel raccogliere oggetti, nel caso degli oggetti esclusivi dei boss, invece, trovo che possa rivelarsi frustrante. Ma non è ancora detto che Moon Studios non faccia un passo indietro adottando un approccio più classico.

I non difetti

Letteratura cavalleresca in salsa Dark Fantasy, la storia si prospetta intrigante seppur classica, le musiche accompagnano perfettamente questo tipo di narrazione con la loro epicità. Qui d’obbligo fare un appunto anche sulla bellezza delle cut scene e sulla loro regia fluida ed espressiva. In questa fase dello sviluppo scene come queste e anche i momenti più concitati dei combattimento, provocano un drastico calo di fps anche sulle schede video più performanti.

Oltre a questo sono presenti altri piccoli difetti di bilanciamento, come la durabilità degli oggetti ad esempio o ancora il farming delle risorse che è piuttosto tedioso. Questi e altri problemi si andranno a limare mano a mano che ci si avvicinerà alla fatidica versione 1.0, che ribadisco essere molto lontana, si parla come minimo di un anno da ora. Personalmente consiglio l’acquisto anche a coloro che vogliono giocare solamente la versione definitiva, proprio in virtù di quello che è un accesso anticipato.

La nuova opera di Moon Studios ha davvero un potenziale impressionante.

Commento
Che siate interessati a provarlo ora o a giocare solamente il gioco completo, è un acquisto obbligato. Il provato promette un gioco più che eccellente, uniche note dolenti come già detto farming e loot dei boss. Stiamo sempre parlando di scelte fatte a un anno dalla pubblicazione, quindi lo spazio di manovra è più che ampio. Penso che di Moon Studios ci si possa fidare, Ori and the Will of the Wisps è un capolavoro che ha segnato l'industria, e anche il suo prequel seppur più spigoloso è un gioco imperdibile.
Pro e Contro
Direzione artistica sublime
Combattimento profondo
Level design complesso e stratificato

x Ostico per gli allergici al crafting

#LiveTheRebellion