Il rapporto tra videogiochi e realtà aumentata ha radici estremamente profonde: ben prima che gli smartphone od addirittura i cellulari muniti di fotocamera arrivassero sul mercato, l’industria videoludica aveva già sperimentato in questo senso. Tra le aziende più attive su questo fronte va annoverata senza dubbio Sony, che negli anni ha rilasciato (con alterne fortune) periferiche e software per le sue diverse console, partendo con EyeToy per Playstation 2 e arrivando alla Go!Cam di Playstation Portable. Uno dei franchise più importanti legati alla periferica per la portatile nipponica è senza dubbio Invizimals, sviluppato dai catalani Novarama e forte di tre capitoli usciti su PSP. Quest’anno per la serie si prospetta un ritorno in grande stile grazie ai due nuovi episodi previsti: Il regno perduto per Playstation 3 e L’alleanza per Playstation Vita, ed è proprio di quest’ultimo che vogliamo parlare oggi in questa anteprima. Armatevi quindi di AR Play Cards e preparatevi all’invasione delle creature di Novarama!
Durante la modalità storia di Invizimals: L’Alleanza il giocatore si troverà a dover dirigere un avamposto allestito per supportare la sua attività di caccia agli Invizimals che si sono recati nel nostro mondo e per accogliere le creature una volta catturate. L’aspetto “gestionale” dell’esperienza è però ridotto all’osso e limitato al dover costruire gli edifici che vengono segnalati per poter proseguire con l’avventura. Diversamente da quanto avverrebbe in un titolo più tradizionale però, anche questa fase abbraccia la realtà aumentata: una volta selezionata la struttura da costruire viene richiesto di inquadrare una carta AR, dopodiché compariranno sulla superficie inquadrata i pezzi che compongono l’edificio. Questi vanno assemblati assieme entro il tempo limite “raccogliendoli” usando il touchpad posteriore e ruotandoli col touchscreen lungo le tre dimensioni per posizionarli correttamente fino a che l’opera finale non sarà compiuta. Dal punto di vista delle sfida queste “imprese” sono calibrate al ribasso e risultano nel complesso facilmente affrontabili (capita molto raramente di non riuscire a costruire un edificio al primo tentativo) ma risultano comunque ben realizzate, includendo anche la possibilità di osservare la costruzione da diverse angolazioni (dando l’idea di tridimensionalità) spostandosi con la console, a patto di mantenere inquadrate la carta AR.
L’aspetto principe della serie Invizimals è sempre stato quello della cattura, e L’Alleanza non si sottrae a questa stradizione: sono previste 150 diverse creature a cui dover dare la caccia sfruttando tutte le possibilità che offre Playstation Vita, dal touchscreen al microfono. Le catture si articolano generalmente in due fasi: la prima di queste richiede di localizzare la “preda”, mentre una volta trovato l’Invizimal l’azione entrerà nel vivo e si passerà alla cattura vera e propria. Nonostante il canovaccio sia grossomodo sempre quello, le azioni da compiere in queste due fasi cambiano in base al tipo di Invizimal che si cerca di catturare, offrendo una buona variabilità a livello di soluzioni di gioco: durante la localizzazione capita di doversi muovere console alla mano per seguire un indicatore a schermo (cosa che in ambienti chiusi risulta un po’ problematica a causa dei muri), oppure di dover inquadrare un colore specifico, di muoversi in silenzio oppure di fare rumore, mentre la seconda fase è caratterizzata da un’interazione più diretta con la bestiola, che a seconda della sua indole può tradursi in un minigioco dove sarà necessario schivarne l’offensiva e contrattaccare, oppure in una sessione più tranquilla dove guidarla attraverso degli ostacoli o cantare assieme a lei. Durante le nostre “prove sul campo” non sono emerse particolari problematiche (a parte l’esigenza di spazio in alcune catture) e la realtà aumentata risulta anche in questo caso ben realizzata, dando la stessa percezione delle tre dimensioni riscontrata nelle fasi di costruzione.
Oltre alle catture l’altro pezzo forte dell’esperienza è quello legato alla possibilità di far combattere i propri Invizimals contro altre creature, controllate dalla CPU in locale oppure da altre persone durante le sessioni multigiocatore. È possibile far affrontare sul campo fino a quattro creature contemporaneamente dividendole in due squadre, ognuna con ovviamente almeno un membro. In battaglia il giocatore controlla l’Invizimal tramite la levetta analogica sinistra, sfruttando il dorsale sinistro per la parata (che si trasforma in schivata se eseguita con il giusto timing), il dorsale destro per passare al controllo dell’eventuale compagno di squadra e i tasti X, Cerchio, Quadrato e Triangolo per eseguire gli attacchi, oltre a poter cambiare il nemico agganciato tramite la freccia sinistra. L’esecuzione di ogni attacco comporterà un costo in termini di stamina, rappresentata da una barra azzurra posta sotto quella della salute che, se consumata del tutto, costringerà la creatura a rimanere ferma finché non avrà ripreso un po’ di fiato. Alla fine di ogni incontro, in caso di vittoria, ogni Invizimal con almeno un punto salute riceverà un certo numero di punti esperienza, utili per far salire di livello i propri animaletti in modo da fargli apprendere nuove mosse o evolvere. Inoltre, ad ogni aumento di livello sarà possibile spendere un punto abilità per potenziare una statistica a scelta dell’Invizimal in modo da adattarlo al meglio al proprio stile di gioco. La realtà aumentata impatta su questo aspetto in modo più marginale, trasferendo l’esperienza che Novarama ha accumulato lavorando a Reality Fighters per proporre, oltre alle arene “normali”, la possibilità di usare il mondo reale come campo di battaglia (stabilendo comunque dei confini a questo ring). In generale comunque quanto proposto dall’aspetto ad incontri del titolo appare convincente, con l’unico neo legato ad un glitch grafico che si verifica durante gli incontri a squadre, dove spostando il controllo da un Invizimal all’altro non vengono “aggiornate” le icone che richiamano gli attacchi dei mostri costringendo il giocatore ad andare a memoria.
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