Nata durante gli ultimi anni di vita di Nintendo 64, la serie di Super Smash Bros. si è sempre distinta per l’elevatissimo livello qualitativo e per le leggendarie partite multiplayer che ha saputo regalare a milioni di giocatori. Dopo il controverso Brawl, che pur risultando l’episodio più venduto della serie (complice la popolarità di Wii) ha fatto storcere il naso a diversi giocatori veterani di Melee, è ora il turno del quarto episodio del franchise, sviluppato su 3DS e Wii U in due versioni “gemelle”: stesso gameplay system e stessi personaggi, diverse modalità, stage ed, ovviamente, rese grafiche. Mentre la versione Wii U sarà rilasciata più avanti nel corso dell’Autunno, quella 3DS è ormai pronta per devastare i circle pad delle nostre console portatili. Ma sarà riuscito il team di sviluppo, con manodopera fornita da Bandai Namco e guidato dall’inossidabile Masahiro Sakurai, a riprodurre su portatile l’inconfondibile esperienza di Smash, senza tagli ed omissioni? Scopriamo insieme.
Tutti contro tutti!
Dopo aver avviato il gioco, bastano pochissimi secondi di navigazione nei menù per riconoscere lo stile inconfondibile di Sakurai: forme geometriche, tanti colori ed una dose industriale di opzioni e sottomenu. L’impatto iniziale può essere disorientante vista la mole di opzioni e modalità disponibili fin da subito, ma è senza dubbio rassicurante per tutti quei fan che temevano che il coinvolgimento di Bandai Namco snaturasse il DNA di Smash.
frenetico e versatile
Così non è stato e mai come stavolta appare chiaro il livello di controllo che Sakurai esercita sulla sua creatura, un livello che raramente si riscontra nei lavori degli altri principali game director di Nintendo.
Come sempre ci troviamo di fronte ad un picchiaduro da 1 a 4 giocatori, frenetico ed incredibilmente versatile: a seconda delle impostazioni e del modo in cui lo si gioca, Smash può risultare sia un Party Game micidiale che un vero e proprio titolo da torneo ufficiale. I personaggi che potremo utilizzare provengono tutti (salvo un paio di ospiti) dagli universi delle più note serie Nintendo: da Mario a The Legend of Zelda, da Pokémon a Fire Emblem, da Starfox a Kirby, e così via. Ad un roster eccezionale si aggiunge un gameplay altrettanto eccezionale. A differenza di altri picchiaduro, in Smash Bros. non vi è una barra della salute del nostro lottatore, ma un indicatore della percentuale di danno. Maggiori danni riceveremo e più la percentuale salirà (anche oltre il 100%); più la percentuale salirà e più gli attacchi nemici potranno sbalzarci lontano. Scaraventare i personaggi fuori dall’arena sarà quindi la maniera in cui segnare punti in Smash, ed il modo principale per farlo sarà, appunto, usando un attacco smash, eseguito con la tipica mossa “A + scatto“. Il parco mosse a nostra disposizione conterrà ovviamente anche attacchi normali (A ed A nelle varie direzioni), attacchi speciali (B nelle varie direzioni), prese e parate (tasti dorsali) oltre che un nutrito arsenale di oggetti, droppati a random durante gli scontri. Tra questi ricordiamo la Sfera Smash, in grado di garantire al nostro personaggio un’ulteriore mossa, lo smash finale di enorme potenza. Proprio negli oggetti risiede la versatilità del gioco: la loro presenza è attivabile e disattivabile a piacimento, permettendo di godere sia di deliranti partite multiplayer con gli amici, in cui il caso e la devastazione la fanno da padrone, sia di sfide di altissimo livello, in cui nulla è lasciato al caso ed in cui il semplice ma efficace battle system del titolo fa emergere le vere abilità dei giocatori.
Sakurai at his best
Super Smash Bros. per 3DS propone al giocatore un mix di modalità classiche (con alcune novità) ed altre totalmente nuove. Dal menù principale potremo accedere all’online, di cui parleremo più avanti; alla modalità Mischia, una semplice battaglia rapida, in singolo od in multigiocatore locale, con regole da noi stabilite; ed alla modalità Avventura Smash, vera novità di questo episodio della serie, destinata esclusivamente alla versione 3DS. Si tratta di una modalità destinata al giocatore singolo od al multigiocatore locale. Da uno a quattro giocatori potranno cimentarsi in una sorta di avventura sidescrolling, in cui avranno 5 minuti di tempo per esplorare un labirinto, sconfiggendo vari nemici e ottenendo potenziamenti per le varie caratteristiche del proprio lottatore, come se ci trovassimo in un RPG. Al termine dei cinque minuti i giocatori si ritroveranno in un’unica arena, e dovranno affrontarsi secondo delle regole speciali stabilite in maniera casuale, conservando i vari potenziamenti ottenuti durante la cosiddetta avventura.
il giocatore ha di fronte a se un quantitativo ed una varietà di contenuti single player impensabile per qualsiasi altro picchiaduro
Nella sezione “giochi ed altro” troveremo invece modalità più tradizionali come la modalità Classica, un vero e proprio “Arcade mode” con tanto di boss finale (stavolta arricchita dalla possibilità si selezionare percorsi multipli durante la partita è da un selettore di difficoltà alla Kid Icarus: Uprising); la modalità All-Star, la classica modalità sopravvivenza in cui affrontare tutti i lottatori del gioco con scarsissime possibilità di recuperare energia tra uno scontro e l’altro (anche qua con un nuovo twist, i nostri avversari arriveranno nell’ordine di uscita del gioco originale da cui provengono); infine lo stadio, anch’esso suddiviso in 3 “minigiochi”: la gara di home run, lo scoppia bersagli e la mischia multipla. Smash Bros. è colmo di minigiochi: ce ne è un altro nel menù dedicato ai trofei, un altro collegato alla funzionalità streetpass, un altro nei titoli di coda delle modalità Classica ed All-star. Il gioco è quindi ripieno, ridondante, letteralmente strabordante di cose da fare per il giocatore, quasi al punto da disorientarlo. Eppure Sakurai sembra aver imparato la lezione di Brawl, dove la noiosa e mastodontica modalità storia “Emissario del Subspazio” gravata come un fardello sul giocatore, invece di stuzzicarlo. La sua assenza in questo nuovo Smash alleggerisce molto l’impianto di gioco e, grazie all’enorme mole di modalità e minigiochi presenti in sua vece, il giocatore ha comunque di fronte a se un quantitativo ed una varietà di contenuti single player impensabile per qualsiasi altro picchiaduro.
Per la gloria
Nonostante questa cura certosina riservata al comparto singleplayer, Super Smash Bros. per 3DS resta nel suo nucleo un gioco fortemente votato al multiplayer, tanto quello locale quanto quello online. Mentre off-line sarà possibile organizzare delle Mischie multigiocatore, competere nell’Avventura Smash o nella modalità All-star, in online ritroveremo fondamentalmente due impostazioni di base: “per gioco” e “per la gloria“, votate rispettivamente alle due diverse attitudini con cui si può affrontare Super Smash Bros. per 3DS.
Super Smash Bros. per 3DS stupisce per la qualità del suo online, quasi del tutto privo di lag
Se la prima sarà la classica modalità “spensierata”, con oggetti a gogo e delle regole meno seriose per le classifiche online, la seconda avrà delle regole molto più restrittive: verranno conteggiate non solo le vittorie, ma anche le sconfitte, non ci saranno oggetti e gli stage saranno disponibili solo nella loro versione “Destinazione Finale“, ovvero diverranno delle skin di quello che è di fatto lo stage più usato nei tornei ufficiali. Questa netta separazione delle due tipologie di gioco è forse la novità più importante della quarta versione di Smash Bros., e consente finalmente a tutti i tipi di giocatori di fruire del titolo nella maniera che più preferiscono, senza scannarsi in inutili “guerre di religione”. Al contrario di Brawl, il cui online era piagato da un netcode orrido, Super Smash Bros. per 3DS stupisce per la qualità del suo online, quasi del tutto privo di lag. Al momento della recensione abbiamo riscontrato una certa lentezza nel matchmaking, piuttosto comprensibile dato che il titolo è per ora disponibile solo nel territorio giapponese. Appare invece difficile commentare sul bilanciamento dei personaggi, visto che i veri rapporti di forza nel roster appariranno chiari solo qualche mese dopo l’uscita del gioco, quando la community avrà acquisito sufficiente dimestichezza con tutti i lottatori. La sensazione generale è tuttavia quella di un lavoro molto più equilibrato di quello svolto in Brawl, con personaggi prima overpowered che sono stati ridimensionati, e viceversa. In alcuni casi sono state introdotte delle modifiche sostanziali, come i personaggi “doppi” come Zelda/Sheik o Samus/Samus Tuta Zero, ora separati in due personaggi indipendenti. Completano il quadro alcuni ritorni notevoli, oltre che dei “novellini d’eccezione” come l’abitante del villaggio di Animal Crossing, Shulk di Xenoblade, la/il Wii Fit Trainer e tanti altri. Mai il roster di uno Smash Bros. è stato ampio come stavolta, e gli esclusi (come gli Ice Climbers) sono veramente pochi. Segnaliamo inoltre che, per la prima volta, sarà possibile utilizzare nelle modalità che lo consentono non solo i personaggi standard, ma loro versioni da noi modificate, negli attributi di forza, difesa e velocità, oltre che nelle varie mosse speciali (con un occhio sempre puntato sul bilanciamento, ad un bonus in un parametro corrispondono malus negli altri). Oltre che utilizzare i combattenti da noi creati sulla versione 3DS, in futuro saremo anche in grado di trasferirli nella versione Wii U, e ci aspettiamo che queste possibilità di customizzazione vengano poi integrate nel supporto agli Amiibo.
Super Smash Bros. in miniatura?
Parlando del punto di vista audiovisivo del gioco non si può non rimanere impressionati dal grande lavoro svolto dagli
Super Smash Bros. per Nintendo 3DS è un’autentica esperienza Smash
sviluppatori del gioco. Aggirando il più possibile le limitazioni tecniche di 3DS, Sakurai ed i programmatori di Bandai Namco sono effettivamente riusciti a realizzare uno Smash in miniatura. Lo stile grafico scelto è a metà strada tra quello di Brawl ed uno simil-cel shading, dato dall’utilizzo di una spessa bordatura sui contorni dei personaggi, assolutamente azzeccato per via dello spirito e dell’estetica dei personaggi e che riesce a nascondere efficacemente alcune limitazioni tecniche della console. A tratti compare qualche elemento non a livello, come alcuni fondali di qualità inferiore, o come qualche sporadico rallentamento, ma in ogni caso non c’è dubbio: quella di Super Smash Bros. per Nintendo 3DS è un’autentica esperienza Smash, senza se e senza ma. Discorso ancora più immediato quello sul sonoro, dove ci troviamo di fronte l’eccellenza più assoluta: decine e decine dei migliori brani musicali della storia dei videogiochi, nelle loro versioni originali, orchestrare o remixare da grandi compositori. Non si potrebbe proprio chiedere di più.
Verdetto
9 / 10
Un autentica esperienza Smash Bros., interamente tascabile
Commento
Pro e Contro
✓ Il più grande Smash di sempre, almeno fino all'uscita della versione Wii U
✓ Tonnellate di modalità e contenuti
✓ Roster ampissimo, tra novità e grandi ritorni
✓ Gameplay solidissimo e versatile
✓ È Dio in multiplayer
x I controlli richiedono un po' di adattamento
x Alcuni 3DS hanno dimostrato di subire dei danni dal sovrautilizzo del circle pad
x Matchmaking per ora lento
x Sporadici tentennamenti grafici
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