Ed eccoci alla recensione di Stack Up! (or dive tryining), gioco indie sviluppato da un favoloso team italiano
“Devo salire quanto più in fretta possibile, l’acqua mi sta arrivando alle gambe. Devo solo piazzare questo mobile sopra di me. Ecco ci so… Sono caduto e non posso risalire. Non so nuotare e l’acqua sta entrando nei miei polmoni, non riesco a respirare, sto morendo. Inizio a vedere ner…”
“Una voce fuori campo“: Stop, stop. Pasquale no, non puoi recensire un gioco divertente e scanzonato in un modo melodrammatico. Seriamente, stiamo parlando di un gioco senza pensieri e fatto da un team di italiani (team poi, sono tre persone). E mi vuoi fare la recensione di Stack Up! con questo prologo? No rifacciamo, sei caduto sull’introduzione e stai annegando nei tuoi sbagli… daccapo.
Stack Up! (or dive Tryning) è un gioco sviluppato dallo studio indie italiano PixelConflict. La software house è nata durante i mesi di pandemia da Covid-19 ed è la loro prima opera. Ci sono due modalità, quella single player e quella multiplayer. La prima non ha una trama, dovrete solo salire quanto più in alto possibile per non affogare. La seconda invece vi metterà in un arena all’interno di una delle quattro gabbie che dividono l’area.
In questa modalità, lo scopo è quello di salire più in alto degli altri tre avversari… “Una voce fuori campo“: FERMATI PER L’AMORE DI DIO!. Pasquà, stai facendo una recensione 1.0, sta cosa non va bene. Qua, cose di questo tipo, non le vogliamo. Possibile che non riesci a scrivere una recensione fatta bene? Soprattutto per il fatto che il gioco Merita una recensione fatta bene. E uno dei pochi giochi italiani fatti come si deve e che deve essere divulgato. Su non ti puoi perdere in un bicchiere d’acqua. Dai ricominciamo
Tentativo numero tre di risalita
Ok, ok come si dice? Non c’è due senza tre. Allora inizierò a descrivere la mia esperienza con questo gioco. In una parola: divertente. Perché nella loro semplicità, i tre ragazzi di Udine hanno capito come far evolvere la semplicità in divertimento. Le regole in breve: sarete un operaio che grazie agli oggetti che cadono dal soffitto deve cercare di salvarsi dall’annegamento, dato che la stanza piano piano si riempirà d’acqua. Niente di più e niente di meno. Ma come ci hanno insegnato giochi come Fall Guys o Among Us, la semplicità vince su tutto.
Perché non basta avere il graficone o la potenza senza un’idea. Ma ne basta una semplice, fatta bene, e sviluppata nei migliori dei modi. Anzi, giocando a Stack Up! Non ho nemmeno fatto caso che il gioco fosse sviluppato in Unity. Essendo un prodotto appena uscito al momento non ci sono molte modalità e nella componente multiplayer avrei voluto che che ci fosse un‘arena aperta e non chiusa dalle gabbie.
Perché parte del divertimento sarebbe stato tallonare gli avversari. Ad esempio con la divisione non è possibile rubare i mobili dell’avversario e dargli fastidio. Esistono, comunque, modi per poter rompere le uova nel paniere all’avversario: attraverso i potenziamenti che potrete raccogliere. Uno dei migliori è quello del latte, che fermerà l’avanzata dell’acqua per pochi secondi. Grazie ad esso potrete guadagnare tempo, ma anche salvare o condannare l’avversario.
Le partite scorrono veloci e sono come le ciliegie: una tira l’altra. E non stancano alla lunga, data anche l’imprevedibilità delle sessioni. Che siate con amici o da soli, Stack Up! vi sorprenderà partita dopo partita anche grazie ai vari easter eggs a tema musicale che gli autori hanno disseminato lungo la mappa di gioco.
Forse vedo la cima
Insomma Stack Up! (or dive tryining) è uno di quei giochi che deve essere comprato. Soprattutto in questo periodo di magra, dove prodotti non ne escono. Dato anche il prezzo irrisorio su Steam (al momento della stesura il gioco ha uno sconto del 15%) è un must. Anche perché si presta bene ad essere giocato in compagnia, per farsi due risate insieme e passare ore di spensieratezza.
Inoltre il team è interamente italiano e vedere una realtà del genere è sempre bello. Anche perché, eliminando la nazionalità degli sviluppatori, prodotti indie del genere vanno supportati. Quindi bando alle ciance e correte a comprare Stack Up! (or dive tryining) e giocatelo insieme ad amici, non ve ne pentirete!
“Una voce fuori campo“: Ok ottima, ci siamo. Ma purtroppo dopo questa recensione sei liquidato. Non per niente sia chiaro, ma non puoi sbagliare l’impostazione della recensione due volte, cioè dai.
Ci dispiace tanto ma vai tranquillo, tanto ti rimpiazzeremo con qualcuno, sai com’è. Là fuori il mare è pieno di pesci.
Voto e Prezzo
8 / 10
6€ /6€
Commento
Stack Up! (dive or tryining) è uno di quei giochi che si fa amare subito. Complice un gameplay semplice e intuitivo e una componente multiplayer che vi farà passare ore a voler vedere affogare il vostro (ne)amico. Ci sono alcuni errori di forma, ma il risultato è al di sopra di tutte le aspettative
x Poche modalità x Alcuni bug x Animazioni mancanti
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