La guerra di Activision contro i cheater è una di quelle guerre che difficilmente potrà vedere una fine, vuoi per l’inesorabile evoluzione dei cheat stessi o per la mole di gente che, al giorno d’oggi, preferisce utilizzarli per vincere facile piuttosto che giocare legalmente.
Proprio in questa guerra vediamo tanti piccoli schieramenti.
C’è chi rimuove il cross-platform tirandosene fuori (maggiormente i console player),
chi ovviamente utilizza i cheat e
chi li combatte. Esiste però quella fazione che aiuta Activision segnalando tutti i cheater che si incotrano in battaglia tramite ticket con clip.
Anche Twitch scende in campo
A quest’ultima fazione, di recente, si è aggiunta
Alex Zedra -attrice che si è prestata per il personaggio giocabile
Mara in CoD Warzone – che, nell’hostare
Sarah “Icy Vixen” Belles (una nota streamer), si è accorta dell’utilizzo di cheat da parte sua e del suo partner
BeardedBanger segnalando il tutto a Twitch tramite il seguente tweet.
Dalla segnalazione poteva uscirne, magari, un
mea culpa da parte dei due cheater? Ovviamente no e, dopo essersi visti
bannati i rispettivi canali Twitch (da cui si è scoperto che le vecchie live venivano eliminate per non essere scoperti) lo streamer
BeardedBanger ha sfidato, dopo averle dato l’appellativo di
puttana, in un 1v1 Alex Zedra (sperando di far cadere le accuse) ma con scarsi risultati in quanto l’attrice ha rifiutato il duello.
Sembra che questa micro guerra sia finita, ma è davvero finita?
War never changes
Da giocatore di Cod Warzone, Modern Warfare ed il nuovo arrivato Cold War di ban massicci contro i cheater ne ho visti abbastanza ma non s’è mai trovata una reale soluzione. Ricordo che si parlava di
creare degli appositi server dove buttare tutti i cheater in modo da fargli capire che non c’è divertimento nel giocare sporco ma non ho mai visto questa soluzione funzionare.
I cheat purtroppo si evolvono eludendo controlli e quant’altro restando, però, nella loro forma più basica ossia l’agevolare (che poi, dico io, a quale scopo?) l’utilizzatore.
Ho visto anche partire ban massicci verso 50 o 60 mila cheater così come ho visto lamentele su effettivi “cheat legali” legati ad un’effettiva skin o loadout
a pagamento, stesse lamentele che poi sono sfumate nel mare del nulla in quanto quel preciso oggetto veniva acquistato in massa così da appiattire il meta. Ciò che mi domando quindi è: Activision vuole
davvero combattere i cheater? È ormai passato un anno da quando è uscito Warzone ed ancora oggi non sono riusciti ad inserire un anti-cheat degno di questo nome.
Ho visto giochi come
Valorant utilizzare anti-cheat legati anche ai
programmi per la gestione delle ventole della GPU andando così a debellare anche tali applicazioni per motivi del tutto randomici (non credo che qualcuno vada a ritoccare un MSI Afterburner per wallhack) o
Genshin Impact dove è impossibile utilizzare, su smartphone, GamePad Bluetooth perché proprio
un dispositivo Bluetooth potrebbe venire utilizzato per agevolare il semplice gameplay.
E, mi duole dirlo, io faccio parte di quella fazione che ha deciso di fregarsene abbandonando il gioco.
#LiveTheRebellion