Secondo voi è possibile fare una recensione di 1917 in piano sequenza?

In questa recensione da videogiocatore del film diretto da Sam Mandes, 1917, vorrei provare a usare le tecniche adoperate nel film per far sembrare il tutto un lunghissimo piano sequenza. Come? Beh, lo capirete leggendo. Nel frattempo cerchiamo di fare un piccolo excursus sul film: la storia parla di due soldati americani, Dean-Charles Chapman e George MacKay, richiamati all’ordine dai generali in comando e inviati in una missione suicida al fronte. Il compito è quello di portare un urgentissimo messaggio prima che le truppe d’assalto americane cadano in una trappola tedesca. Cose che potete tranquillamente apprendere dal trailer…

… Che si conclude con la scritta “1917”, poiché tutto il film si basa su delle storie della Grande Guerra raccontante dal nonno del regista al regista, appunto. Come avrete notato questo è il primo accenno di come voglio provare a strutturare questa recensione: scritte che si concatenano l’una all’altra (con video o immagini, perché no) collegate in modo tale da far sembrare il tutto un unico flusso di coscienza. Il che ci porta alla componente più strabiliante di tutto il film:

l’illusione del piano sequenza…
Che vi assicuro in 1917 sembra reale. Voi non avete idea dell’emozione che ho provato in quella sala semivuota durante questa anteprima. Spero che per voi sia la stessa quando andrete a vedere questo film. Perché lo andrete a vedere, vero? Comunque, 1917 è girato tutto in piano sequenza. O meglio, come potete leggere nel sottotitolo, è tutta un’illusione, poiché sarebbe inumano recitare, riprendere e tutto quanto senza mai fermarsi.

Infatti per far questo hanno usato dei trucchi niente male. Primo fra tutti riprendere solo con cielo nuvoloso ma sereno. Per tutta la durata del film, infatti, non vedrete mai pioggia, o neve, o cielo azzurro, ma una distesa bianca opportunamente perfezionata in post produzione. Davvero un lavoro sopraffino. Secondo poi, la telecamera in determinati punti si stacca dai protagonisti della vicenda e…

Come fece Hitchcock in 'Nodo alla gola'...

Sposta il punto di vista per un momento( passando dietro un oggetto o ruotando semplicemente di 180 gradi ) dando l’illusione che tutto avvenga con continuità. In termini videoludici è come se si fermassero per un istante al checkpoint, per poi proseguire. Bello eh? Solo per questa cosa il film si merita un posto nel mio cuore. Per fortuna, però, Mandes ha avuto il coraggio di osare e la regia, per quanto non estrema, è non esageratamente didascalica, ma comunque in grado di farti vedere dettagli, scorci e piccoli macabri elementi che colorano questo scenario di guerra. Ma non è l’unico punto di forza del film, infatti…

L'eccezionale comparto audio...

È un’altra componente fondamentale. Non solo la colonna sonora è azzeccatissima (ogni momento è magistralmente raccontato anche dalle note in sottofondo), ma i suoni delle esplosioni, o dei colpi, o ancora dei biplani da guerra sono perfetti.

Certo, non stiamo parlando di uno studio dettagliatissimo come quello fatto con il film Dunkirk, ma vi assicuro che…

… Ad ogni colpo vi sembrerà di essere immersi in quella tremenda guerra di trincea che è stata la Prima Guerra Mondiale.

Tirando le redini di questa recensione di 1917, è quindi questo un film da andare a vedere? Sì. Sì. E ancora sì. Secondo me si è meritato i premi vinti come Miglior Regia e Miglior Film Drammatico ai Golden Globe, ed è candidato a 10 Premi Oscar. Quindi, correte in sala e acquistate un biglietto…

Saranno due ore intense che non dimenticherete facilmente.

#LiveTheRebellion