Durante la generazione della prima PlayStation abbiamo avuto modo di assistere a una vera e propria età dell’oro per quanto riguarda la produzione di JRPG; molti dei quali, ancora oggi, risultano essere dei veri e propri capisaldi del genere. Imprescindibili, per ogni appassionato di giochi di ruolo. Square Soft, poi divenuta Square Enix, con i suoi Final Fantasy VII, VIII e IX è una delle aziende che hanno avuto maggiore successo dalla fine degli anni ’90 ai primi anni 2000. Sono passati ormai 20 anni dall’arrivo degli studenti del Garden di Balamb sugli scaffali dei negozi e, nonostante i vari porting più o meno riusciti degli scorsi anni su praticamente tutte le piattaforme, l’azienda giapponese ha deciso di capitalizzare ulteriormente su uno dei migliori titoli dell’era PSX. E’ giunto così a noi Final Fantasy VIII Remastered.

Con un progetto ambizioso come Final Fantasy VII: Remake alle porte, mamma Square sarà riuscita ad investire le giuste risorse nella realizzazione di un restauro nel vero senso del termine? O si tratterà dell’ennesima, banalissima operazione commerciale?

Versione testata: PC/Steam.

Squadra che vince non si cambia?
A differenza del remake del settimo capitolo Final Fantasy VIII Remastered non apporta grossi cambiamenti. Strutturalmente rimane piuttosto familiare, e risulta essere affascinante proprio come ci si aspetta da una pietra miliare della storia videoludica. La trama è incentrata sulla crescita di Squall, che da personaggio schivo e riservato riesce pian piano a maturare. Egli diviene un leader a tutti gli effetti, intessendo rapporti di fiducia e amicizia costruiti attraverso una serie di difficoltà affrontate tra passato, presente e futuro.

Il sistema Junction, proprio come lo stesso remake, lo si ama o lo si odia.

Un aspetto forse controverso del titolo potrebbe essere il sistema Junction: probabilmente il meno intuitivo tra gli aspetti di crescita del personaggio adottato dalla saga dell’ ex Square Soft, ma che una volta compreso è comunque in grado di riservare delle belle soddisfazioni. Nulla da dire sotto questo punto di vista: se ancora non avete avuto modo di giocare a Final Fantasy VIII, è il momento di farlo.

Guardami negli occhi… Ti piaccio… Ti piaccio… Ti piaccio…
Come già accennato precedentemente Final Fantasy VIII Remastered è più che altro un restauro dei modelli poligonali del gioco originale. Si potrebbe definire ciò come l’aspetto chiave, tanto nel bene quanto nel male, poichè gran parte del marketing di Square Enix si è concentrato su di esso.

Dopo il sempreverde e intenso filmato iniziale, la prima cosa che colpisce l’occhio è il viso di Squall finalmente incrementato di risoluzione. Dopo anni di attesa riusciamo ora a coglierne i lineamenti al pari della fascia intorno alla sua fronte, dove Seifer lo aveva colpito con il suo gunblade.

Un lifting importante.
Tale trattamento di pulizia e rifacimento delle texture dei personaggi +è stato applicato a tutto il team di personaggi giocabili, compresi i comprimari e le evocazioni. Per la gioia dei fan di vecchia data essi brillano ora tutti insieme sotto una nuova luce, aspetto che certamente aumenterà l’appeal del titolo nei confronti dei neofiti della serie. Tuttavia, questa cura nel dettaglio non è stata applicata con la dovuta attenzione a tutti gli aspetti necessari.

Decisamente un bel salto…

Troppo lifting? Se anche voi trovate fastidiosi i nuovi poligoni sui fondali sfocati, provate a ridurre l’antialiasing e la risoluzione, fino a 1280×720. In questo modo attenuerete le differenze ottenendo una versione migliorata del gioco di 20 anni fa.

La ritrovata nitidezza dei personaggi, sebbene risulti gradevole a un primo impatto, risulta essere quasi straniante dopo i primi minuti di gioco. In particolar modo per chi sono abituati da oltre vent’anni alla familiare, seppur obsoleta, grafica di sempre. I fondali, che erano originariamente molto frastagliati e abbozzati, sono stati ora sfocati nel tentativo di migliorarne l’aspetto, arrivando quasi a nascondere le imperfezioni con una sorta di antialiasing.

Il contrasto che si viene a creare in questa contrapposizione tra fondali e personaggi fa sembrare i vari SEED incollati in sovrimpressione a schermo, e non parte rispetto allo stesso mondo di gioco.

Da parte degli sviluppatori si potrebbe parlare quasi di pigrizia, o di fretta eccessiva. Principalmente per il suddetto trattamento riservato a personaggi e fondali, visivamente un po’ grossolani, ma anche per via di alcuni personaggi comprimari, rimasti per certi versi bloccati a vent’anni fa. Come se i riflettori fossero stati puntati esclusivamente sui personaggi in qualche modo attivi, con uno scopo. Mentre tutti gli altri risultano essere inseriti così, tanto per riempire lo schermo, presentando d’altra parte una cura particolarmente superficiale.

Infine è possibile riscontrare l’evidente (oltre che ingombrante) presenza delle bande nere ai lati dello schermo in pieno stile 1999, quando il titolo arrivava sui nostri schermi in 4:3 e 50Hz. Peccato che trovandoci nel 2019 questi espedienti comincino a risultare piuttosto datati. Da una remastered è giusto quantomeno aspettarsi una visuale a schermo intero senza bordi.

Un minuto di silenzio per i ragazzi del primo banco…
Nonostante questi difetti, Final Fantasy VIII Remastered non è comunque privo di utili miglioramenti. Come i caratteri a schermo, che ora risultano molto più nitidi rispetto all’ultima versione rilasciata nel 2013: anche su monitor 4K l’esperienza di lettura finisce di conseguenza con l’essere assai migliore. Persino i tempi di caricamento sono decisamente inferiori tra un’area e l’altra, soprattutto rispetto alla versione precedente del gioco, pubblicata sempre su Steam.

Sia i neofiti che gli aficionados della serie avranno a disposizione alcune funzionalità che miglioreranno significativamente l’esperienza di gioco, come la rimozione degli incontri casuali o la velocità di movimento triplicata. Per coloro che invece vogliono tutto e subito sono disponibili alcuni cheat, che permettono di avere le tecniche speciali sbloccate fin da subito con la possibilità di usarle illimitatamente, soldi massimi, ecc. Naturalmente l’invito è quello di godersi l’esperienza senza ricorrere a trucchi sorta. Lo stesso discorso vale per i platinatori seriali, che potrebbero precludersi lo sblocco di alcuni trofei per via dell’utilizzo dei trucchi.

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Riusciremo mai a vedere Final Fantasy VIII in una nuova veste, proprio come il VII?
A dispetto di svariate incertezze tecniche Final Fantasy VIII Remastered rappresenta oggi la migliore soluzione per approcciarsi con lo storico titolo della serie di Square Enix. Meglio ancora se su Switch o PC, avendo la possibilità di giocare a risoluzione ridotta. Vedere finalmente il volto di Squall, Quistis, Rinoa e di tutti gli altri durante le battaglie può valere indubbiamente l’acquisto. Il gioco in sé è senza dubbio in grado di regalare emozioni, con l’ottava Fantasia Finale che risulta essere uno dei migliori titoli di sempre. Una pietra miliare da giocare ancora per molto tempo, nella speranza di ptoer vedere, un giorno, una versione autenticamente e interamente rimasterizzata, oppure un vero remake come per Final Fantasy VII.

Verdetto
6.5 / 10
A quando un remake?
Commento
Un'edizione pigra e sottotono per molti aspetti, capace comunque di presentare un innegabile miglioramento visivo per un titolo che, a distanza di 20 anni, necessitava indubbiamente di un lifting. Purtroppo siamo ben lontani dalle aspettative date dalla parola Remastered. Nonostante le svariate incertezze tecniche Final Fantasy VIII Remastered rimane un titolo su cui investire tempo e denaro.
Pro e Contro
I SEED in HD
Capolavoro intramontabile
Funzionalità comode per veterani

x Restyling incompleto
x Bande nere a 4:3 nel 2019

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