In attesa del D-Day del reboot della serie Bakugan Battle Brawlers, fissato per l’11 maggio su Cartoon Network, ecco 10 serie simili con cui probabilmente siete cresciuti da (ri)scoprire.
L’animazione
d’oltreoceano non è nuova a prestiti e collaborazioni con il mondo degli anime giapponesi: basti pensare alla
genesi della serie Voltron, costruita negli Stati Uniti “assemblando”
due diverse serie sui mecha prese dalla Terra del Sol Levante. L’originale Bakugan
Battle Brawlers era un prodotto creato da una joint venture
nippo-canadese tra TMS Entertainment e
Nelvana Animation. Per il reboot, Bakugan
Battle Planet (di debutto alle nostre latitudini il prossimo 11 maggio
su Carton Network) si è giocato a rialzo chiamando in causa anche il collettivo
Man of Action Entertainment, che
forse avete già incrociato sui vostri schermi grazie a Ben 10.
Ad ogni modo, in attesa del nostro speciale/anteprima su
questo nuovo inizio della serie – in arrivo veramente a breve – abbiamo
rispolverato l’album dei ricordi per setacciarlo alla ricerca di 5 serie simili a Bakugan con cui probabilmente
siete cresciuti.
Pronti?
Potevamo non iniziare da qui, dove per molti di voi tutto è iniziato? La serie Pokémon nasce come videogioco – non è un caso isolato, vale la stessa cosa per almeno altri due casi in questa stessa lista – ma arriva davvero a spopolare come serie animata, diventando uno dei simboli dei tardi anni ’90-primi 2000 e di conseguenza una grossa fetta della nostra infanzia. Serve davvero spiegarvi di cosa stiamo parlando, o che tipo di collegamento ci abbiamo visto? Esseri umani che catturano, allenano e fanno combattere tra di loro creature dotate di poteri. L’obiettivo non sarà la difesa del mondo e la natura delle creature non sarà aliena, ma l’idea di fondo è molto simile.
Beyblade
Altra serie che ha segnato la vostra infanzia e proto-adolescenza. Vi eravate dimenticati del tempo (e dei soldi!) spesi giocando con questa versione hi-tech delle vecchie trottole di legno con cui baloccavano i nostri genitori? Per molti, Beyblade è stato il punto di ingresso nel mondo dei kit di modellismo, visto che gli originali di fatto erano venduti in un formato che poi richiedeva un (velocissimo ed estremamente semplice) assemblaggio. In questo caso le creature dotate di super-poteri, i Bit Power, sono in buona sostanza spiriti che vengono inseriti nelle summenzionate trottole ed evocate in battaglia.
Let’s & Go – Sulle ali di un turbo
Niente strani mostri, ma in compenso il modellismo qui diventava estremo e competitivo. La serie che ha sdoganato in Italia le Mini 4WD, arrivata con colpevole ritardo rispetto alla messa in onda giapponese (quasi cinque anni di delay, tra una e l’altra). Probabilmente un successo non paragonabile agli altri prodotti di animazione presenti in questa lista, ma siamo ragazzi semplici: sentiamo la voce di Paolo Torrisi e non possiamo fare a meno di infilarcelo di straforo…
Monster Rancher
Usciamo dal mondo Mediaset per entrare di prepotenza nell’orbita di Rai 2 e tirare fuori una vera chicca da antologia, Monster Rancher: come per i Pokémon, la matrice originale è quella di una serie di videogiochi (omonima), sorta di Tamagotchi dove però le creature generate erano molteplici e venivano “estratte” da CD-ROM inseriti nella propria PlayStation – si, più anni ’90 di così non si poteva davvero essere. La serie animata de facto era qualcosa di molto simile alle creaturine di Game Freak, quantomeno sulla carta; in realtà, la differenza a livello stilistico è marcata e palese fin da subito, dato il tono più serioso e i temi trattati nelle settantatré puntate prodotte. Passati tragici, morte dei personaggi (anche a schermo) e insomma, qualcosa di veramente profondo (e a tratti anche destabilizzante) per un bambino convinto di essere stato parcheggiato davanti ad un clone di Ash Ketchum. Inevitabile, ci è rimasta nel cuore.
Medarot
Chiudiamo con un’altra serie trasmessa in origine su Rai 2 e tratta da una serie di videogiochi che di fatto non ha mai sbancato, al di fuori del giappone. Anno 2122, i Medarot sono in pratica nelle case di tutti. Ed è inevitabile che si diffonda la pratica di far combattere tra di loro queste macchine sofisticatissime, formate da uno scheletro, dei moduli e dal Medal, un chip che è in buona sostanza l’equivalente della loro anima.
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