Lo Sapevi che… è stato ritrovato un Game Boy ancora funzionante dopo essere stato bombardato durante la Guerra del Golfo
In compenso, la moda della tecnologia portatile cominciava a farsi sentire e prodotti come il Walkman (nato nel 1979) andavano a ruba. È proprio in questi anni che un’azienda fondata nel 1889, specializzata nella creazione di giochi di carte, decise di buttarsi a capofitto nell’intrattenimento elettronico. Il nome di quell’azienda è Nintendo. Se con il NES l’azienda si era imposta prepotentemente nel mercato casalingo, iniziando una guerra con SEGA che sappiamo tutti come è andata a finire, è solo qualche anno dopo, alla fine del decennio, che iniziò quella che fu la prima (di tante) rivoluzioni che Nintendo portò nel mondo del gaming. Gunpei Yokoi, creatore di prodotti di intrattenimento come Ultra Hand, Ultra Machine e Love Tester, iniziò, sotto le dipendenze di Nintendo, lo sviluppo delle console portatili. Il primo prodotto che Yokoi portò nel mercato portatile furono i Game and Watch, piccole console che contenevano un singolo gioco e che permettevano ai videogiocatori di giocare ovunque volessero, oltre che fungere, come suggerisce il nome, da orologi e sveglie. Ma Yokoi non si fermò qui e iniziò a lavorare sul progetto dal nome in codice Dot Matrix Game. Così, nel 1989, arrivò, prodotta sempre da Nintendo, una nuova console, la più grande creazione di Yokoi che sconvolgerà il mondo videoludico per sempre: Game Boy.Lo Sapevi che… Tetris deve la sua fortuna anche a Game Boy (e viceversa) dato che il gioco era venduto con la console stessa!
La competizione era ad altissimi livelli e, se Game Boy faceva del minimalismo il suo punto di forza, gli altri puntavano ad offrire feature più avanzate: schermi di qualità superiore, immagini a colori o retroilluminazione per la visione in assenza di luce erano solo alcune delle funzionalità che mancavano nel prodotto Nintendo e che gli altri cercavano di introdurre per accaparrarsi fette di mercato. Tutto inutile. Se da un lato le componenti e le funzionalità migliori potevano far gola ai videogiocatori più incalliti, dall’altro ci si doveva scontrare con una problematica che, per le console portatili, non va assolutamente sottovalutata: la durata della batteria. Eh sì, perché tutti questi colori e queste luci lasciavano alle console “avanzate” un’autonomia di poche ore, 4 o 5, che messe a confronto con le quasi 20 di Game Boy, rendevano l’esperienza di gioco terribile (pensate alla quantità di batterie che si dovevano utilizzare! 4 volte quelle necessarie per Game Boy!)Lo Sapevi che… Game Boy Camera vinse il Guinnes World Record per la più piccola camera digitale al mondo.
Poi non dimentichiamoci il prezzo, spesso di molto superiore rispetto alla console della grande N. E infine, ovviamente, l’aspetto più importante: il parco titoli. Game Boy poteva contare di una grande varietà di giochi. A partire dai grossi nomi come Mario, Zelda, Kirby, Metroid e Tetris, e continuando anche con software di terze parti. I giochi erano veramente tantissimi perché sviluppare per Game Boy era: semplice, economico e a basso rischio. Il colpo di grazia fu poi probabilmente dato con l’arrivo del brand che più di tutti ha trainato (e continua a trainare) le console portatili Nintendo. Sto parlando ovviamente dei Pokèmon, una serie che fece e tutt’ora fa un successo talmente grande da rendere qualsiasi sforzo per soppiantarla inutile (ci hanno provato i digimon, monster rancher e molti altri). Piccola nota di merito va data anche alla moltitudine di Add-on e dispositivi di supporto presenti per la console Nintendo. Solo per citarne qualcuno, Game Boy Camera per fare foto e selfie (prima che questi diventassero mainstream), l’Handy Boy che aggiungeva la luce e migliorava l’audio della console o ancora il Pocket Sonar, un vero e proprio rilevatore acquatico sviluppato da BANDAI che si poteva utilizzare per le battute di pesca, e senza dimenticare l’inseparabile Cavo Link che permetteva di comunicare con altri Game Boy.
Insomma, Game Boy era il re incontrastato del panorama del videogioco portatile.
Lo Sapevi che… la prima versione di Game Boy fu supportata addirittura fino al 2003 (14 anni dopo l’uscita).
Vista la grande popolarità di cui godette Game Boy, Nintendo iniziò a lavorare sulle sue varianti migliorate. Ecco che allora prima uscì Game Boy Pocket, una versione più piccola della console originale, con “colori” (grigi) migliorati, schermo più grande e che necessitava solo di 2 batterie per l’alimentazione invece delle 4 della prima versione. Poi arrivò Game Boy Light, che in realtà aggiungeva alla versione pocket solo la tanto richiesta retroilluminazione. La retroilluminazione però non fu riportata nella versione successiva del Game Boy che portava invece un altro tanto atteso cambiamento… Game Boy Color (23 Ottobre 1998), aggiungeva finalmente i colori allo schermo della console ma non si limitava a questo. Le specifiche della console erano pressoché raddoppiate e i giochi Game Boy, di cui si mantenne la retrocompatibilità, vennero ricolorati (alla bene e meglio a volte). Infine arrivò lo stadio finale, che come la prima versione, ottenne un paio di varianti. Game Boy Advance (21 Marzo 2001) proponeva un design più moderno, i tanti attesi 32 bit, il tutto con retrocompatibilità verso i giochi delle due versioni precedenti. Questa terza versione del Game Boy riportò in auge i vecchi giochi, riproponendo titoli delle vecchie console casalinghe Nintendo in chiave portatile e rispolverando alcune serie storiche, oltre ad una moltitudine di novità e saghe create ad hoc per questa console. Arrivò poi la variante SP – Special Project – (14 Febbraio 2003): verticale, con una forma a conchiglia (ispirata agli smartphone dell’epoca) e retroilluminazione di serie. Questa versione fu anche usata per testare le tecnologie 3D e touch screen, che però non furono mai immesse nel mercato e dovettero aspettare l’arrivo del successore del Game Boy. Infine, il Game Boy Micro (13 Settembre 2005), proponeva una versione più piccola e “fighetta” della console Nintendo, con migliore qualità dello schermo e retroilluminazione ma con un design scomodo per il portatile. Il Game Boy Advance però portò con sé una delle piaghe peggiori per le console Nintendo: la pirateria. Infatti, fu proprio in concorrenza con l’uscita della terza versione del Game Boy che cominciarono ad uscire Emulatori e ROM che permettevano di giocare i giochi Advance su PC.
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