Recensione Marvel’s Spider-Man – La Rapina, tête-à-tête con Black Cat

Tra chi lo ha amato e chi lo ha trovato sopravvalutato, Marvel’s Spider-Man ha infranto  ogni tipo di record su PlayStation 4.

E sotto questo punto di vista, qui su I Love Videogames  siamo riusciti  a fornirvi due opinioni diverse, ognuna con un peso personale su determinati aspetti del prodotto Insomniac. A più di un mese dall’uscita, torniamo a sfrecciare per Manhattan ne “La Rapina”, primo DLC de “La Città che non dorme mai”. Disponibile nel season pass o singolarmente per poco meno di otto euro, vale la pena mettere mano su quest’espansione?

La Rapina comincia da dove eravamo rimasti nelle post-credit della trama principale. Proprio per questo motivo,  sconsiglio la lettura del pezzo per non incappare in qualche spiacevole spoiler nel caso non abbiate completato la campagna di Marvel’s Spider-Man.

Sono passati sei mesi dallo scontro tra Spider-Man ed il Dottor Octavious, e i cittadini di New York hanno ripreso le loro vite tranquille dopo essere stati curati dal Respiro del Diavolo. O almeno  in apparenza. Il Maggia e le altre famiglie malavitose, soffrono una faida interna, a causa di Hammerhead (Testa di Martello). Il mafioso apparentemente indistruttibile, vuole mettere le mani su delle usb che gli daranno accesso al tesoro delle altre famiglie, e per farlo, ha assunto una vecchia conoscenza di Peter, Black Cat.

Insomniac l’ha fatto di nuovo. Felicia è perfetta. 

Felicia è sicuramente il pezzo forte di questa prima espansione. Sia perché l’altra new entry,  Hammerhead, non si vede se non attraverso un dipinto, sia perché nei momenti a schermo riesce a catturare il giocatore.

Sguardi fugaci, battute graffianti, e il classico gioco d’acchiapparello che contraddistingue il suo rapporto con Peter. L’ennesimo colpaccio quindi nell’estensione di un universo ragnesco che va via via consolidandosi come uno degli elseworld  più riusciti dell’arrampicamuri. La trama de “La Rapina” ci da qualche scorcio anche sul nuovo rapporto tra Peter e Miles, anche se purtroppo non riusciamo a vedere il quindicenne alle prese coi suoi nuovi poteri. Lo sviluppo della storia di Hammerhead però, è rimandato a Novembre, con la seconda parte, lasciando in sospeso diversi aspetti del nuovo racconto.

Ma oltre alla trama di Black Cat, cosa c’è?

Insomniac ha ovviamente espanso la sua New York. Non in senso fisico, ma aggiungendo ulteriori contenuti. Una missione secondaria ci darà accesso a dieci opere d’arte trafugate dall’originale Black Cat, mentre le strade di alcuni quartieri ospiteranno i crimini del Maggia e degli uomini di Hammerhead. Se i quadri nascosti aiutano a sviluppare la trama di Felicia, i crimini diluiscono gli spostamenti tra una zona e l’altra. Fortunatamente la formula varia dal gioco principale, e oltre alle rapine ci troveremo a dover disinnescare delle bombe con il mini-gioco dei circuiti o con uno spider-bot.

Nulla di superlativo, ma il costo del biglietto vale anche unicamente per la trama del dlc.

Il pezzo forte di queste missioni aggiuntive però, sta nelle sfide di Screwball. Facendo un po’ il verso a quelle di Taskmaster, la criminale con una fissa per le visualizzazioni proporrà a Peter cinque nuove sfide a punti. La particolarità questa volta è data dai momenti Photobomb, in cui  bisognerà premere  R1 al momento giusto per fare incetta di Like. Oltre a due sfide classiche sul combattimento, La Rapina ne propone due tipologie inedite,  una con dei generatori elettrici da distruggere  il più velocemente possibile, e una coi gadget limitati. Un ampliamento dell’offerta base d’attività del tessiragnatele nella sua amata metropoli.

 

La Rapina regala anche tre nuovi costumi all’Arrampicamuri. Questa volta però, saranno semplici skin con cui svolazzare o farsi selfie, non aggiungendo nessun nuovo potere specifico all’arsenale di Peter.
Una scelta dubbia, dato l’ottimo lavoro fatto con le suit nel gioco principale. Per poco meno di otto euro però, il pacchetto si dimostra corposo e divertente.