Manca ormai poco all’uscita della nuova espansione di World of Warcraft, Battle for Azeroth (BfA per gli amici), ed è l’occasione più ghiotta per ritornare o per iniziare all’avventura nel mondo targato Blizzard!

In questo articolo cercherò di riassumere gli ultimi fatti avvenuti nell’
espansione Legion, ufficialmente conclusa mercoledì 18 Luglio scorso.
Capita sempre che giocatori di vecchia data si siano presi una pausa e magari ora siano curiosi di riprendere il loro vecchio personaggio, oppure che qualche nuova leva sia invogliata ad approcciarsi per la prima volta al mondo di Azeroth.
Legion ha visto gli eroi di Azeroth affrontare per l’ennesima (e forse ultima) volta la Legione Infuocata, l’esercito infinito di demoni che da secoli minaccia il pianeta. Il leader della legione, il Titano caduto Sargeras, sta per tornare. L’inizio dell’espansione ha visto un redivivo Gul’Dan tornare alla Tomba di Sargeras, riuscendo qeusta volta ad aprirla ed evocare un portale senza precedenti, dal quale ondate e ondate di demoni sono usciti. Il turbolento assalto iniziale verso la Riva Dispersa (dove si erge la Tomba di Sargeras) vede Varian Wrynn e Vol’jin, leader rispettivamente dell’Alleanza e dell’Orda, perire. Il primo affrontando da solo Gul’dan coprendo la fuga dei suoi uomini, il secondo avvelenato da un’arma nemica. Vol’jin prima di spirare davanti ai suoi amici e consiglieri, affida la guida dell’Orda a Sylvanas Windrunner, leader dei Reietti, famosa più per la sua sete di vendetta che per le sue capacità diplomatiche. Nonostante ciò la donna non-morta prende di petto il fardello lasciatole dall’amico appena morto e con decisione guida i suoi uomini verso la guerra.

 

Il comando dell’Alleanza ricade sulle giovani spalle di Anduin Wrynn, figlio di Varian che, a differenza del padre, non è un guerriero ma un pacifista e si vede inadatto al ruolo di re.

 

Aiutato dal profeta Velen e dal re di Gilneas Genn Greymane, troverà fiducia in se stesso e il coraggio di “fare quel che un re deve fare.”. Tra Anduin e Genn nasce una profonda amicizia, rafforzata dal fatto che il giovane ha perso il padre, mentre Genn ha perso il figlio per mano di Sylvanas anni prima.

 

Il Cacciatore di Demoni

Chi di voi ricorda Illidan Stormrage da Warcraft III? Spero in tanti, essendo uno dei perosnaggi più iconici della saga. Illidan era un elfo della notte, con un odio smisurato verso la Legione Infuocata, sempre alla ricerca di nuovo potere per poterla sconfiggere e la consapevolezza che il fine giustifica i mezzi. Grazie al Teschio di Gul’dan si è trasformato in un demone, venendo abbandonato dai suoi cari e considerato un traditore. Lo abbiamo affrontato nel raid Tempio Nero come boss vero la fine dell’espansione The Burning Crusade, dove trova la morte per mano dei giocatori. Ma la sua storia è stata solo messa in pausa, e riprende proprio da Legion.

ILLIDAN aveva per anni addestrato diversi elfi  per farli diventare cacciatori di demoni
Con Legion viene introdotta una nuova classe eroica, il Cacciatore di Demoni, e tramite le missioni iniziali scopriremo qualcosa di più su Illidan. L’ex elfo aveva per anni addestrato diversi elfi  per farli diventare cacciatori di demoni, ed insieme aveva guidato diversi assalti contro i mondi della Legione.
Infatti, all’insaputa di tutti, Illidan stava facendo il doppio gioco con la Legione, sfruttando le risorse dei demoni a suo vantaggio per poterli danneggiare. La storia inizia proprio durante l’assalto al Tempio, con Illidan che manda i suoi cacciatori attraverso un portale per assaltare un mondo-prigione e trovare un potente artefatto chiamato Chiave di Sargeras, unico modo per giungere su Argus, pianeta base della Legione. A fine missione (che funge da tutorial ai giocatori per la nuova classe, come fu per il Cavaliere della Morte in Wrath of the Lich King) i cacciatori torneranno al Tempio Nero scoprendo che Illidan è stato ucciso. Davanti al suo corpo c’è la custode Maiev Shadowsong, carceriera di Illidan e sua vecchia nemesi, la quale cattura immediatamente i cacciatori congelandoli in blocchi di cristallo.

Anni dopo, poco prima dell’assalto alla Riva Dispersa, Khadgar libererà i Cacciatori di Demoni, reclutandoli nelle rispettive fazioni…

 

Il Cacciatore di Demoni è una classe avente solo due specializzazioni: Rovina per il dps e Vendetta per il tank.

 

Veste armature in cuoio e utilizza  pugnali, tirapugni, asce a una mano, spade a una mano e Lame di Guerra, nuova arma introdotta che richiama le famose armi di Illidan.
Entrambe le specializzazioni possiedono poteri legati alla Legione, possono evocare magie vili e trasformarsi momentaneamente in demoni per aumentare la loro potenza.
Peculiarità della classe sono le ali, infatti il Cacciatore di Demoni è l’unica classe che possiede il “doppio salto” e la “planata”. Ciò la rende una classe dall’enorme mobilità.
La classe è disponibile dal lv 100 e necessita che il giocatore abbia un’altra classe dello stesso livello per essere sbloccata.

 

ENCLAVE DI CLASSE

Una volta giunti a Dalaran, ogni giocatore otterrà l’accesso ad un Enclave di Classe.
Ritorna la città volante di Dalaran, guidata da Khadgar, che fungerà di nuovo da zona franca per entrambe le fazioni come fu con Wrath of the Lich king.
La cittadella è stata teletrasportata sulle Isole Disperse per facilitare la campagna dei giocatori.
Una volta giunti a Dalaran, ogni giocatore otterrà l’accesso agli Enclave di Classe, rifugi accessibili solo da chi utilizza determinate classi.
Qui i giocatori incontreranno tutti i loro compagni di gioco che condividono la stessa classe, indipendentemente dalla fazione a cui appartengono.
Al suo interno ci sarà una mappa delle missioni, dalla quale spedire i propri campioni (diversi per ogni Enclave) per ricevere beni di diversa natura (equipaggiamento, valuta, oggetti missione e potere artefatto).
Ci sarà un sistema di potenziamenti per l’Enclave, che darà al giocatore diversi bonus e sarà possibile reclutare truppe per dare man forte ai campioni in missione.
L’Enclave, vero Hub di gioco, avrà una campagna dedicata, con missioni sbloccabili via via con l’aumentare del livello del personaggio (portato ad un massimo di 110) e una cavalcatura speciale come premio finale.
In Battle for Azeroth non saranno più sfruttati, anche se spero sempre riescano a trovarci un utilizzo in futuro. Non vorrei facciano la fine della Guarnigione di Warlords od Draenor, finita nel dimenticatoio dai più.

 

ARTEFATTI

ovvero: i nostri nuovi migliori amici
 

Gli artefatti hanno sacrificato la loro potenza e abilità alla fine di Legion, diventando semplici armi.
Altra super novità è stata quella degli Artefatti, potenti e famose armi della lore che vengono date ai giocatori in base alla classe e alla specializzazione. Queste armi possedevano abilità uniche, rami di talenti e svariate skin ottenibili nei modi più variegati. Con il Potere Artefatto, già citato prima, la nostra arma veniva potenziata, sbloccando nuovi tratti di talenti e nuove abilità man mano che diventava più forte, il tutto gestito all’interno del nostro Enclave di classe. Tre di questi artefatti possedevano una propria coscienza e parlano talvolta al giocatore, come ad esempio l’egocentrico Aluneth, per il mago arcano, che dice la sua su alcuni boss, narra di storie su alcune zone del gioco e incita il giocatore a sfruttare al massimo le arti arcane. Talvolta prende il giro il giocatore per l’utilizzo di alcune magie.
Gli artefatti hanno sacrificato la loro potenza e abilità alla fine di Legion, diventando semplici armi. Non continueremo quindi ad usarli su Battle for Azeroth, avendo però ancora disponibili le skins ottenute durante il corso di Legion.
Tra gli artefatti più famosi possiamo ricordare la Ashbringer, la spada che sconfisse il Re dei Lich, le Spade del Principe Caduto, due spade gemelle forgiate dai resti di Frostmourne e il Doomhammer, il martello di Thrall, visto nel film Warcraft: l’inizio.

 

 

LE ISOLE DISPERSE

 finalmente abbiamo potuto visitarle
In Legion non sono mancate le zone nuove. Ogni zona ha il level scaling dei mob, ossia che il livello dei nemici aumenta pari passo con quello del giocatore. Questa funzione, inizialmente esclusiva delle Isole Disperse, si è diffusa in tutto il mondo di gioco, per la gioia di alcuni e l’odio di altri.
Le Isole Disperse sono terre molto importanti per la lore di Warcraft, e finalmente abbiamo potuto visitarle.
All’inizio della sua avventura al giocatore veniva data la libertà di decidere in quale zona partire a fare quest, scegliendo tra 4 disponibili:

 

Una volta completate tutte le quattro zone e raggiunto il livello 110, diviene disponibile una quinta, Suramar, una terra bellissima dove si erge l’omonima città, forse la più grande vista finora nel mondo di gioco, abitata dagli Alti Nobili, elfi che traggono potere dal Pozzo Oscuro. Qui i giocatori hanno passato la maggior parte del tempo di gioco, scatenando la rivolta degli Esuli Oscuri, elfi esiliati dalla città in procinto di deperire per la allontanata dal Pozzo Oscuro. Personalmente la ritengo una delle parti più lunghe ma meglio narrate di questa espansione.
Dopo Suramar i giocatori tornarono alla Riva Dispersa, dove Varian Wrynn trovò la morte. Qui le missioni da seguire sono tutte rivolte ad un unico obiettivo. Aprire la Tomba di Sargeras e chiudere il portale evocato da Gul’Dan.
E dopo? Da invasi siamo diventati invasori, andando su Argus stesso, pianeta corrotto e base della Legione, con 3 nuove zone aggiuntive. Qui avviene lo scontro finale tra le forze di Azeroth e i demoni.
Durante le varie missioni si scoprirà anche la vera storia di Illidan, verremo a conoscenza dei motivi dietro le sue azioni, della sua crociata contro la Legione e di una profezia che lo vede come l’eletto che sconfiggerà i demoni per sempre. Peccato che sia morto. Toccherà ai giocatori ritrovare prima la sua anima e successivamente il suo corpo per riportarlo in vita e compiere il suo destino.

 

QUEST MONDIALI e PvP

Il sistema delle quest giornaliere è stato rivisto, a favore delle nuove quest mondiali
Una volta raggiunto il livello 110 e un certo grado di reputazione con una determinata fazione, verranno sbloccate delle quest inerenti alla fazione stessa. Ogni quest può dare ricompense che variano da oro, equipaggiamento e valute varie, e sono condivise da tutti i server, dando così la possibilità di aggregarsi ad altri gruppi di giocatori per completarle. Ogni quest mondiale, oltre alle normali ricompense, aumentava la reputazione con la rispettiva fazione. Ogni giorno viene segnata una fazione e, se vengono completate 4 quest inerenti ad essa, riceveremo una ricompensa bonus bella ghiotta.
Esistono anche quest mondiali legate al pvp, che ci permetteranno di ottenere punti onore col quale salire di grado. Ad ogni grado raggiunto ottenevamo come premio oro o potere artefatto.
Quando si entra nelle arene o nei battleground, verranno attivati dei talenti fatti apposta per il pvp.
Questo sistema viene in parte mantenuto anche in BfA, anche se il sistema di scelta dei talenti è stato semplificato.

 

SPEDIZIONI E INCURSIONI

Legion presenta in totale 13 spedizioni (da 5 giocatori) e 5 incursioni (da un minimo di 10 ad un massimo di 30 giocatori).
Ogni spedizione è affrontabile in modalità Normale, Eroica e Mitica, e sempre con lo stesso schema: 1 tank, 1 curatore e 3 dps.
E’ stata introdotta la modalità Mitica+. Completando una spedizione mitica, otterremo una chiave riportante il nome di una spedizione casuale e un numero che varia da 2 a…infinito? (il massimo che si è visto è stato 29).
Inserendo questa chiave all’inizio della spedizione a lei dedicata, partirà la modalità Mitica+: in base al livello della chiave i nemici aumentano la potenza, avremo fino a 3 malus passivi e un tempo limite per completarla. Ogni morte che il gruppo subirà farà diminuire il tempo rimanete. Se la spedizione viene completata entro questo tempo, il gruppo otterrà belle ricompense e una chiave di livello superiore per un’altra spedizione.
Questa modalità ritornerà in BfA con alcune modifiche: non sarà possibile cambiare equipaggiamento una volta partita la Mitica+, e i malus aumenteranno da 3 a 4.
I raid di Legion sono stati parecchio interessanti, sia dal punto di vista della storia, sia per l’ambientazione e per le meccaniche dei vari boss. Ritornano le vecchie modalità Normale, Eroico e Mitico, senza dimenticare la famigerata Ricerca delle Incursioni, che ci mette in coda per svariati minuti per poi farci entrare in un gruppo con giocatori random ad affrontare i boss semplificati fino all’osso. La formazione solita per questa modalità è 2 tank, 5 curatori e 18 dps.
Per le altre difficoltà il numero di giocatori non è più fisso ma può variare. In base al numero di giocatori presenti, i nemici all’interno aumentano vita e danni, ma daranno anche qualche loot in più se abbattuti.
Dei raid ne parlerò meglio nella sezione Storia, visto che ognuno di loro ci ha portato sempre più verso la disfatta della Legione.

 

NUOVE RAZZE

Verso la fine di Legion vengono annunciate ben 8 razze nuove, 4 delle quali già sbloccabili, ognuna con tratti razziali unici.
Dalla parte dell’Orda abbiamo i Tauren di Alto Monte e gli Alti Nobili di Suramar, mentre per l’Alleanza abbiamo gli Elfi del Vuoto e i Draenei Luceforgiati dell’Armata della Luce. Queste razze sono ottenibili solo se si è raggiunta la reputazione massima con le fazioni inerenti. Portando un personaggio di questa razza dal lv1 al lv110 senza boost, otterremo un’armatura unica, diversa da razza a razza.
Delle restanti 4 razze mancanti, al momento del lancio di BfA saranno disponibili gli Orchi Mag’har per l’Orda e Nani Ferroscuro per l’Alleanza, mentre gli Umani Kul Tiran e i Troll Zandalari saranno ottenibili durante la campagna principale, non si sa bene in che modo. Toccherà giocare per scoprirlo!

Ah, non c’entra nulla con le razze ma è stata introdotta la possibilità di raddrizzare la schiena agli Orchi e cambiare il colore degli occhi degli Elfi del Sangue da verde a giallo. Tutto ciò potrà essere scelto dal vostro barbiere di fiducia.

 

Nella pagina seguente vedremo invece a livello narrativo cosa Legion ci ha offerto!
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