Quando si parla di beat ‘em up in 2D, Vanillaware è una garanzia.
È l’attesa stessa del nuovo titolo di Vanillaware, il nuovo gioco di Vanillaware?
L’E3 2018 si è concluso da poche ore e di 13 Sentinels: Aegis Rim non se ne è saputo nulla manco quest’anno. Nel frattempo, com’era accaduto l’anno scorso con
Odin Sphere, un altro dei titoli Vanillaware è stato messo a nuovo e pubblicato su PlayStation 4. Dragon’s Crown Pro è disponibile su PlayStation 4 dallo scorso 15 Maggio a 49,99 €.
Tra una grafica restaurata e il cross play con le versioni precedenti,
scopriamo e riscopriamo insieme l’ultima fatica Vanillaware.
Dragon's Crown è artisticamente ancora una delle produzioni 2D più curate di sempre e ancora una dimostrazione di come Vanillaware non tema nessuno in questo campo.
Dragon’s Crown è classe 2013. Raccolse consensi su PlayStation 3 e PlayStation Vita, diventando uno dei titoli di punta della sfortunata console portatile.
Qui non ci chiamavamo ancora
I Love Videogames, ma il redattore incaricato si trovò folgorato dal titolo. Ne rimase talmente colpito da scrivere uno dei nostri soliti sproloqui, maniacalmente dettagliati.
Siccome Dragon’s Crown Pro è in tutto e per tutto lo stesso gioco (
almeno nei contenuti) mi sembra giusto fornirvi il
link alla recensione originale.
Un po’ Dungeons and Dragons, con bivi a scelta nei dungeon e per il resto un Beat ‘em up sidescrolling, in perfetta tradizione Vanillaware. Dragon’s Crown Pro resta bellissimo da vedere ma ancora fin troppo selettivo da giocare. Tutti i giochi del team di Kamitani sono basati sul grinding, ma Dragon’s Crown ne è proprio l’apoteosi. Per arrivare preparati al boss finale, bisognerà
ripetere, ripetere e ancora ripetere i pochi dungeon presenti. Ognuno dei quali avrà due possibili nemici ad attenderci al termine del percorso, cattivi e magnifici come da tradizione del team.
Ripetere i dungeon non servirà solamente a raccogliere equipaggiamento ed esperienza, perché se non riuscirete a sconfiggere il nemico del labirinto entro un determinato lasso di tempo, verrà attivato un evento che vi trarrà in salvo.
Qui la vena simil rogue like di Dragon’s Crown prende il sopravvento. E vi sommerge con un investimento di ore considerevole.
Una trentina, nello specifico, per recuperare per la prima volta la corona del Drago, con un solo personaggio. E se i personaggi sono sei, le ore diventano cento ottanta, sempre che non vi stufiate prima. Nei precedenti lavori del team, il cast dei protagonisti spingeva il giocatore a vedere di più, a ricominciare e portare a termine il titolo sotto un altro punto di vista.
In Dragon’s Crown Pro no.
Vanillaware questa volta ha caratterizzato i suoi eroi solo esteticamente. Sebbene ogni personaggio sia comunque curato in ogni dettaglio grafico e di gameplay, non vi potrete affezionare ai sei protagonisti. Diverso invece il discorso del mondo di gioco, con nomi, leggende e personalità svariate, capaci di conquistare fin da subito.
Perché dal lato grafico c’è davvero poco da recriminare in Dragon’s Crown Pro. Le animazioni, già pulite e fluide nelle precedenti versioni, godono ora di una risoluzione a 1080p regalando dei piccoli quadri in movimento. Resta solo il problema del caos quando a schermo ci sono troppi elementi, ma anche in quel caso il titolo rimane solido e non scatta (
Come invece accadeva su Odin Sphere).
Musiche dall’atmosfera fantasy uniscono le forze con un efficace doppiagigo inglese e, per la prima volta, una traduzione italiana dei testi. Con l’aggiunta dell’idioma italico,
Dragon’s Crown Pro raggiunge anche quei giocatori spaventati dalla lingua straniera, cercando di conquistarli a colpi d’arco e ascia.
Ma il motivo migliore per comprare Dragon’s Crown Pro è il cross play.
Perchè il titolo Vanillaware è compatibile con le sue precedenti versioni, ed è possibile ancora trovare online giocatori ormai a livelli improponibili. Avventurieri che potrebbero darvi una mano a velocizzare le quest di grinding, alzando notevolmente il ritmo. Inoltre, se lo aveste già completato negli anni passati (
magari quando è stato regalato col Plus) potrete riprendere da dove avete lasciato, grazie al cross save.
Purtroppo però, non sono presenti ulteriori extra, che siano classi o nuovi dungeon, l’avventura va esattamente come nella sua prima edizione del 2013. Il che è comprensibile, dato che il team è al lavoro sul nuovo titolo.
Verdetto
8.5 / 10
Una maga entra in una taverna e muore.
Commento
Pro e Contro
✓ Cross Play con le versioni precedenti
✓ Artisticamente superbo
✓ Per la prima volta in italiano
✓ Prezzo contenuto
x Ancora pochi dungeon
x Ripetitivo rispetto ad altri titoli Vanillaware
x Fin troppo caotico in multiplayer
x Nessun extra
#LiveTheRebellion