Guardiani, una nuova minaccia si appresta a colpire l’umanità. Siete pronti a tornare a combattere su Destiny 2?
Nel mondo degli sparatutto online, in crisi di idee da anni, la moda dei battle royale sta diventando un “
cancro” dal quale è difficile curarsi. Attenzione però, con questa frase non vogliamo assolutamente condannare un genere. Tutt’altro.
Pubg e
Fortnite hanno dato uno scossone ad un genere ormai saturo e privo di idee, dove le mosche bianche, per esempio
Splatoon e
Overwatch sono titoli ormai rari.
Il problema è la tendenza con la quale il publisher di turno si fionda sulla moda del momento senza guardare in faccia nessuno. Se il mercato dice battle royal, la risposta immediata è quella di correre dove si può battere cassa. Ed è un esempio chiaro di questa “patologia” è la direzione presa dall’ultimo
COD, quel
Black Ops IIII che in piena crisi di identità quest’anno ha deciso di eliminare la componente narrativa single player che ogni anno contraddistingueva la serie
Activision per dare spazio ad una modalità battle royaal.
Questo lungo cappello introduttivo però serve per “agevolare” la recensione di oggi e fare chiarezza sullo stato di
Destiny 2. Una stato per certi versi claudicante, che in questi mesi ha assistito un fuggi fuggi generale proprio a causa di Pubg e Fortnite. Complice soprattutto la natura f2p del titolo
Epic Games che ha fatto praticamente tabula rasa della concorrenza.
Con
La Mente Bellica,
Bungie richiama al dovere i suoi cacciatori per una nuova minaccia che sta per abbattersi su di loro.
Un “mini-DLC” che chiude la prima fase di aggiornamenti prima di scoprire cosa ci aspetterà durante questo E3 2018.
Versione Testata: PlayStation 4 Pro
C’è vita su Marte?
Se sulla carta (
e dopo la nostra prova) questa seconda avventura andava a risolvere molte delle criticità del titolo originale, nella realtà dei fatti non sono mancate critiche e abbandoni da parte del pubblico. Pubblico sul quale cade una parte di colpa per non essere stato in grado di saper capire un genere. Genere che su console, nonostante gli anni passati dal suo debutto, fatica a radicarsi.
E dopo il boom iniziale, che sembrava spianare la strada al successo il fuoco di Destiny 2 sembra quasi essersi spento, alimentato solamente da qualche irriducibile e da chi, proprio in occasione dei DLC torna a vedere che aria tira.
Fin dal suo lancio Destiny 2 è stato il capitolo della discordia
Proprio per trascinare nuovamente tutti i delusi, Bungie, ha adoperato una strategia d’ascolto verso il suo pubblico. Un’apertura totale con la sua community volta a riportare sui binari un treno in corsa verso il deragliamento. E che in parte è servita a “impolpare il gioco” non nuovi contenuti, sia sul fronte del PvE che del PVP.
Ma vediamo nel dettaglio cosa ha da offrire questo nuovo DLC ambientato su Marte.
Con la Mente bellica i Guardiani dovranno investigare su alcuni misteriosi fenomeni che stanno avvenendo sul “
Pianeta Rosso” ripercorrendo alcuni luoghi dell’
Età dell’Oro e scoprendo di più su alcuni luoghi e figure cardine, come
Rasputin, la più potente IA mai creata il cui scopo era quello di proteggere l’umanità. Qua faremo la conoscenza di importanti figure. Come la famosissima cacciatrice
Ana Bray che ci accompagnerà nel corso delle missioni e di
Xol, il “villain” di questa storia e del suo esercito.
Piatto ricco, mi ci ficco
È difficile concentrarsi sul contenuto “narrativo” di questa espansione.
La Mente Bellica si articola in 4 missioni nemmeno troppo lunghe, e per quanto tutto sian ben orchestrato, sarà fin troppo veloce arrivare al finale. Come per il DLC dedicato ad Osiride, alcune delle missioni vengono riprese e riproposte come assalti.
E se da un lato troviamo la possibilità di rigiocare alcune delle nuove ambientazioni di Marte, dall’altra il livello contenutistico si restringe. Come per Osiride anche qua tecnicamente ci troviamo di fronte ad un buon lavoro artistico. Ambientazioni originali, nuove strutture da visitare danno dimostrazione del buon impegno profuso da Bungie nella realizzazione del DLC.
Se la storia è archiviabile nel giro di qualche ora, dove Bungie ha concentrato i propri sforzi è nell’end-game di questo nuovo contenuto a pagamento. Oltre a qualche limatura nel sistema degli assalti, all’inserimento di avventure su Marte e in generale ad un sistema di reward più gratificante, l’introduzione più interessante è senza ombra di dubbio
Il Protocollo d’ Intensificazione.
Dal nome decisamente altisonante, ci troviamo di fronte ad una classica modalità Orda. Superandone i diversi step fino al raggiungimento del boss finale, sarà possibile ottenere equip unici. Anche in questo caso prima di poter arrivare alla vittoria dovremo far crescere il nostro livello superando i vari soft-cap fino ad arrivare ad al livello di luce 400.
Pur non rappresentando una novità assoluta, il protocollo di Intensificazione è una bella introduzione che saprà tenervi impegnati per diverso tempo. Non manca la presenza di qualche reliquia da usare contro i nemici, come la
Valkyrie, un gavellotto energetico in grado di smaterializzare qualsiasi avversario.
Per molti ma non per tutti
Di contro, essendo attivabile direttamente sul pianeta durante la pattuglia,
non ci sarà modo di trovare altri giocatori tramite matchmaking. Dovremo affidarci quindi al caso, con quelli presenti nella zona durante la nostra partita, oltre ai compagni di squadra. Questo scoglio rappresenta un ostacolo per i “lupi solitari” o per chi non dispone di amici al seguito, limitando un po’ le possibilità del gioco.
Si conclude anche il viaggio nelle incursioni con il
Pinnacolo Siderale, una nuova location che va a chiudere il trittico de il
Leviatano. Un buon finale che alza notevolmente il livello di sfida offrendo nuovi stimoli per i gruppi di cacciatori. E che ancora una volta resta ad appannaggio dei gruppi di guardiani, a causa della necessità di comunicazione fra i vari membri.
Qualche piccola novità è arrivata anche per il
Crogiolo, con un sistema di classificazione rivisto sia per le partite normali che classificate (
che offre ricompense in base ai risultati ottenuti) e tutta una serie di bilanciamenti al sistema di gioco online.
Qua troviamo 2 nuove mappe multigiocatore ambientate proprio su Marte, che riprendono alcuni elementi di quelle della storia. Sicuramente uno degli aspetti più richiesti dal lancio è il ritorno delle partite private.
Queste però saranno ad appannaggio dei possessori di questo DLC, i quali potranno accedere alle arene multigiocatore e sceglierne i vari modificatori.
Verdetto
Si
I'm the operator with my pocket calculator
Commento
Pro e Contro
✓ Il Protocollo d' Intensificazione è una bella intruduzione
✓ 2 nuove mappe multiplayer e una nuova Incursione
✓ La storia si fa apprezzare...
x ...ma dura veramente poco.
x Mancano novità sostanziali
#LiveTheRebellion