A 3 mesi dall’uscita di
Destiny 2, la nuova creatura di
Bungie si espande con il primo DLC
Espansione 1: La maledizione di Osiride. Accompagnato da critiche infinite sulla gestione dell’end game e sulle scelte di bloccare alcuni contenuti a chi non ha acquistato questo primo pacchetto (
poi risolto tramite l’aggiornamento del 12 Dicembre), scopriamo insieme cosa aspettarsi da La maledizione di Osiride, disponibile sia come contenuto singolo al prezzo di €19,99 o tramite il primo Pass espansioni (
contenente tra l’altro anche l’accesso per l’Espansione 2) al prezzo di €34,99.
Versione Testata: PlayStation 4
Walk like an Egyptian
Scongiurata la minaccia dei Cabal guidati dal terrificante
Ghaul e risvegliato il
Viaggiatore, sembra che per i poveri Guardiani la pace sia ancora un miraggio lontano. Non del tutto sconfitti, nelle profondità di Mercurio
i Vex stanno cercando un modo per conquistare definitivamente l’universo, avvalendosi della
Foresta Infinita, una sorta di “super calcolatore” in grado di simulare tutte le realtà possibili, il cui scopo è quello di trovarne una o più dove i Vex hanno la meglio.
Il DLC è incentrato sulla figura di
Osiride, uno degli stregoni più potenti che siano mai esistiti e mentore di
Ikora Rey, che allertato da questa insolita attività Vex andrà ad indagare proprio su
Mercurio, facendo perdere le sue tracce. Prima di sparire per mano dei Vex, Osiride riuscirà a mettere in salvo
Sagira, il suo Spettro, che una volta ritrovato da Ikora aiuterà i Guardiani nel tentativo di fermare i Vex e ritrovare Osiride.
La minaccia di Osiride si snoda nell’arco di circa 3/4 ore, tempistica proporzionale alla durata della storia principale, all’interno delle quali avremo l’occasione di visitare Mercurio
, il nuovo pianeta proposto in questo DLC, e la Foresta Infinita, la simulazione dei Vex che ci offrirà visioni passate e future, oltre che a ripercorrere sentieri già visti con alcune variazioni come Nessus o il Pyramidion di Io. Un’espansione che unisce quindi vecchio e nuovo, e
trova proprio nelle nuove location alcune delle ambientazioni più evocative della serie. Il Pianeta Rosso è un luogo mistico, surreale,
e la sua spiccata ispirazione “egizia” è un elemento che riesce ad infondere un marcato carattere e un’impronta unica. Meno evocativa invece la Foresta Infinita, che tolti i momenti suggestivi imposti dallo sviluppo della storia, ne esce un’insieme di ambientazioni abbastanza anonime, in stile Vex e poco più.
Come per l’avventura principale, solo una volta portate a compimento le missioni relative alla trama sarà possibile accedere a tutte le attività secondarie, come la semplice esplorazione di Mercurio, le missioni secondarie e le pattuglie. Anche graficamente, tolto il fattore scenico, ci troviamo sugli stessi livelli tecnici visti in Destiny 2, con tutti i pro e i contro del caso, mostrando quanto questo DLC sia una costola del gioco principale.
Pagare moneta, vedere cammello
La maledizione di Osiride introduce anche la Forgia, che permette di sbloccare delle armi uniche completando apposite richieste, e che potranno essere ottenute solo in questa maniera, tramite la risoluzione delle richieste di
Fratello Vence, uno dei discepoli di Osiride.
La Forgia è meccanica che si rivela si impegnativa e time consuming, obbligando i giocatori ad un farming compulsivo alla ricerca dei materiali richiesti, ma al tempo stesso rappresenta una buona alternativa al drop casuale, andando a rimpolpare l’end game con nuove attività,
con buona pace di quell’utenza che vive di lamentele 365 giorni l’anno.
Sempre sul fronte delle armi, l’aggiornamento rilasciato il 12 Dicembre (
che va a correggere anche la potenza di fuoco della Lente di Prometeo, arma esotica venduta da Xur nel fine settimana precedente) porta con sé le
Armi Prodigiose, ottenibili applicando a tutte le Leggendarie delle modifiche, che conferiscono un perk aggiuntivo all’arma stessa,
permettendogli inoltre di generare sfere di Luce con le multiuccisioni.
Troviamo poi tutta una serie di nuovi equipaggiamenti per i nostri guardiani a tema Osiride, c
he serviranno ad aumentare il nostro livello di potenza che subirà un innalzamento del level cap a 350, e sarà possibile raggiungerlo dedicando anima e corpo alla ricerca degli equip più rari e potenti.
Nonostante si tratti di un espansione minore,
la Maledizione di Osiride offre diversi contenuti aggiuntivi, sia per e attività PVP che PVE. Nel primo caso troviamo 3 nuove mappe per il Crogiolo,
2 ambientate su Titano, mentre la terza ci offre un assaggio del passato di Mercurio intravisto durante le fasi della mini campagna dedicata allo stregone. Come le arene presenti nel gioco base anche queste seguono la stessa filosofia, con una costruzione degli ambienti che premia gli scontri frenetici e il team play. Le playlist presenti dedicate ad Osiride permettono di tuffarsi immediatamente in gioco e provare le nuove arene introdotte con questo DLC.
Per quanto riguarda le attività PVE abbiamo la presenza di due nuovi Assalti, ma qua le novità non sono proprio rassicuranti,
in quanto le due istanze sono prese di peso, seppur con qualche lieve modifica, dalle missioni della storia, facendo quindi perdere quel senso di freschezza che ci si aspetterebbe da questa espansione.
In ultima analisi l’attesissima incursione, nuovamente ambientata nel Leviatano (
già teatro del primo raid) sebbene prenda strade completamente diverse da quelle battute durante lo scontro con Calus. Più modesto rispetto al primo, questo nuovo raid si compone di soli 3 step per essere portato a termine, ma non per questo il livello di sfida sarà meno impegnativo, mettendo alla prova i team di Guardiani che decideranno di affrontarlo fino alla fine.
Verdetto
Si
E ANUBI KE FA?
Commento
Pro e Contro
✓ Artisticamente molto ispirato
✓ Le nuove introduzioni aiutano l'endgame
✓ Nuovi contenuti PVP e PVE...
x ...non tutti convincenti
x Assalti riciclati dalla storia
#LiveTheRebellion