Recensione Secrets of Raetikon

Secrets of Rætikon o, se preferite (e se non volete impazzire a cercare il grafema æ sulla mappa caratteri), Secrets of Raetikon, è il terzo titolo realizzato dallo sviluppatore indie viennese Broken Rules, dopo And Yet it Moves (su PC Steam e WiiWare) e Chasing Aurora (Wii U eShop). Anche solo osservando pochi screen, è impossibile non notare un’enorme somiglianza proprio con il titolo di lancio Wii U, con il quale SoR condivide non solo l’aspetto grafico, ma anche alcuni elementi di base del gameplay. All’epoca Chasing Aurora non ci aveva del tutto convinto, ma SoR promette di essere un titolo molto diverso rispetto al curioso esperimento multiplayer rilasciato sulla console Nintendo. Saranno riusciti gli sviluppatori ad interpretare critiche e consigli ed a creare una nuova esperienza soddisfacente? Scopriamolo insieme.

In volo, di nuovo

Nato da una costola di sviluppo di Chasing Aurora, Secrets of Raetikon è un titolo che adotta gli stessi fondamenti di gameplay ad un esperienza di gioco completamente differente. Mentre il precedente titolo era un gioco principalmente votato al multiplayer, che sperimentava diversi tipi di esperienza di gioco asimmetrica, Secrets of Raetikon è strettamente improntato sul single player. Ci ritroveremo a controllare un volatile dagli sgargianti colori, all’esplorazione di un mondo 2D realizzato con un particolarissimo stile grafico “a triangoli”, quasi ci trovassimo di fronte ad un origami animato. In mezzo a scenari alpini mozzafiato, il nostro compito sarà collezionare una serie di frammenti lucenti, che dovremo poi utilizzare per attivare misteriosi macchinari e reliquie lasciati da una civiltà remota. Non viene offerta alcuna spiegazione della trama al giocatore, che dovrà ragionare in prima persona per capire i retroscena ed i misteri che si nascondono nel titolo Broken Rules, anche grazie ad una serie di lapidi incise utilizzando l’antico alfabeto runico, che potremo progressivamente tradurre man mano che recupereremo le rune nascoste in grotte ed anfratti vari. Il campionario di azioni a nostra disposizione sarà molto limitato: un tasto per sbattere le ali, che ci permetterà di volare in qualsiasi direzione, uno per trasportare oggetti o aggrapparsi ad elementi del fondale, uno per emettere un richiamo, uno per rilasciare i frammenti lucenti collezionati ed uno per lanciarsi in vertiginose picchiate. Proprio grazie al tasto per trasportare oggetti si inserisce nel gameplay del titolo una netta componente puzzle solving, oltre all’esplorazione pura: dovremo infatti ricomporre statue, spostare oggetti, azionare leve, il tutto sfruttando un motore fisico semplice ma efficace. I puzzle sono ben congegnati, e contribuiscono al tono misterioso che permea l’atmosfera del titolo, andando così ad affrontare una delle critiche più dure rivolte al precedente Chasing Aurora, quella della poca sostanzialità del gameplay.

Meraviglie della natura

Non saremo soli nella nostra avventura, ma gli scenari di montagna di Secrets of Raetikon saranno popolati da una fauna intenta a trascorre la propria vita, ignara dei nostri obbiettivi. Da timidi coniglietti a simpatici uccellini, fino ad arrivare ad astute volpi e feroci rapaci, un intero ecosistema, con le sue regole ed i suoi meccanismi “abita” letteralmente il gioco. Molti di questi animali continueranno pacificamente le loro vite, indifferenti alle nostre azioni, mentre altri potranno decidere di attaccarci od ostacolarci nella nostra missione. In ogni caso, potremo decidere o meno di interferire con l’equilibrio naturale, sia in modo positivo (riportando ad esempio dei pulcini al loro nido) che negativo (facendo crollare una pila di rocce su di un povero coniglietto, uccidendolo). A volte si rivelerà incredibilmente soddisfacente anche solo osservare alcune delle scene che si vengono a creare spontaneamente, in cui diversi animali interagiscono tra loro più o meno pacificamente, mentre altre saremo costretti a “combattere” alcuni predatori, magari lanciandoli contro dei rovi, facendogli crollare addosso delle rocce, oppure distraendoli, lanciando prede più piccole nel loro campo visivo. Purtroppo, per quanto allettanti sulla carta, queste fasi sono tra le più frustranti del gioco. Il pennuto in nostro controllo non possiede un attacco diretto, mentre molti dei predatori che si ritroverà ad affrontare sì. Ed in certe situazioni si rivelerà molto difficile trovare oggetti con cui difendersi, e soprattutto trovare la precisione necessaria a colpire i nemici nella foga del combattimento. Fortunatamente la penalità per la morte è ridotta, visto che vengono conservati tutti i progressi nella risoluzione di enigmi e nella raccolta di rune, ma ci si ritroverà purtroppo riportati al punto iniziale della mappa, costringendo ad un fastidioso ed irritante backtracking.

Stile & Sostanza

L’aspetto audiovisivo di Secrets of Raetikon è sicuramente il punto forte di tutta la produzione, con uno stile unico ed accattivante, aiutato da un motore fisico competente. Rispetto al precedente Chasing Aurora, con il quale sono presenti enormi punti di contatto, notiamo una maggiore varietà, che giova senza dubbio all’aspetto complessivo, oltre ad una attenzione non più rivolta verso solo l’aspetto “naturalistico” del gioco (bellissima la riproduzione dei fenomeni atmosferici!), ma anche verso tutta quella serie di costruzioni e monumenti abbandonati che danno un tono misterioso e magico/iniziatico al titolo. Purtroppo, un po’ come in Chasing Aurora, la longevità è il tallone d’Achille del nuovo titolo Broken Rules. Seppur sostanzialmente più corposo del precedente titolo, che nulla offriva al giocatore se non alcune rapide partite multiplayer, l’esperienza singleplayer di Secrets of Raetikon vale solo 2 o 3 ore di gioco. Ancora molto poco, nonostante si tratti di ore nettamente più soddisfacenti e gratificanti. Confidiamo perlomeno nella presenza del workshop di Steam e del level editor per la produzione di ulteriori contenuti da parte dai fan, anche se la loro qualità sarà inevitabilmente diversa rispetto a quella dell’avventura ideata da Broken Rules.

Verdetto
7 / 10
Qua si vola davvero, altro che Chasing Aurora!
Commento
La linea tra un videogioco artistico ed uno pretenzioso è spesso sottilissima, ed ormai Broken Rules sembra averlo capito. Nonostante le innumerevoli similitudini, se Chasing Aurora pendeva più verso la pretenziosità, lo stile senza contenuti, Secrets of Raetikon presenta perlomeno una campagna single player bella ed interessante, e questo lo consegna di peso all'altra categoria. Solo due cose gli tarpano le ali: la durata comunque infima dell'avventura, ed alcune frustrazioni legate al combattimento ed al backtracking. Peccato, perché le premesse per un vero e proprio "indie di culto" stavolta c'erano davvero tutte.
Pro e Contro
Stile grafico unico ed accattivante
Avventura misteriosa e ben realizzata
Mondo di gioco ed ecosistema affascinanti

x Combattimento e backtracking frustranti
x Cortissimo

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