Arc System Works sembra aver preso gusto nello sviluppo dei picchiaduro di un certo spessore e, evidentemente non soddisfatta dal successo di titoli come BlazBlue e Dragon Ball FighterZ, eccola pronta a rilasciare sul mercato la terza, e forse definitiva versione di Under Night In-Birth, dal titolo Under Night In-Birth Exe:Late[st], picchiaduro che abbiamo avuto modo di provare in maniera approfondita e di cui vi parleremo nella nostra recensione.
Versione testata: PS4
Under Night In-Birth Exe:Late[st] altri non è che una nuova versione del picchiaduro creato in origine da French Bread e successivamente giunto su console con Under Night In-Birth e Under Night In-Birth Exe:Late. Le grosse novità rispetto al passato consistono in sei nuovi personaggi giocabili, bilanciamenti al gameplay e una modalità storia di cui vi parleremo a parte in seguito.
La terza incarnazione di Under Night In-Birth è senza dubbio quella più riuscita in termini di gameplay e contenuti
Come tutti i picchiaduro 2D, Under Night In-Birth Exe:Late[st] mette a disposizione un buon roster di personaggi, ognuno con le sue caratteristiche, combo a disposizione e mosse speciali. Quello che distingue il gioco da altri picchiaduro, però, sono alcune meccaniche particolari che possono dare grandi benefici in combattimento e che si basano sulla Grind Grid. Questa barra, posta al centro dello schermo in basso, indica l’andamento della battaglia e presenta un totale di 12 blocchi. Uno dei principali scopi del giocatore sarà quello di riempirla a proprio vantaggio (colore azzurro) allo scopo di entrare nello stato Vorpal, che aumenta i danni inflitti del 10% e permette di utilizzare il Chain Shift. Quest’ultimo viene utilizzato premendo il tasto X durante una combo, e in base al numero di blocchi che abbiamo nella Grind Grid, otterremo un bonus che andrà a riempire la barra ESX, indispensabile per usare le mosse speciali. Quando la barra EXS è almeno a 100 potremo utilizzare il Veil Off, una novità del gioco che permette di utilizzare le EX combo, che di norma consumano 100 punti nella barra EXS, all’infinito finché la barra non si svuota.
Tutto questo si traduce nella possibilità di lanciare una serie di combo a catena che non lasciano scampo all’avversario ma così come noi traiamo beneficio dal sistema, lo stesso può fare l’avversario, merito di un ottima IA che ai livelli di difficoltà più elevati che se può creare problemi anche ai veterani del genere, figuriamoci a chi non è pratico: Late[st] infatti è pensato a chi mastica picchiaduro e taglia fuori nettamente i principianti.
Una delle grosse novità del gioco è senza dubbio la Chronicle Mode, una vera e propria modalità storia che si presenta come una visual novel di notevole durata, circa 12 ore, divisa in più di 20 capitoli. Qui saremo in grado di approfondire alcuni risvolti della trama e approfondire la conoscenza dei personaggi presenti nel gioco e capire i motivi che li portano a combattere. Bisogna dire che una modalità del genere in un picchiaduro può risultare un po’ fuoriposto, ma Arc System Works ci ha abituato a cose del genere in passato, vedi BlazBlue, e la cosa funziona perché va a spezzare la monotonia dei combattimenti, che a lungo andare diventano monotoni.
Non c’è molto da dire sulla realizzazione del gioco, Late[st], infatti, è il classico picchiaduro 2D, con la tipica grafica in stile anime. Le arene sono belle da vedere, ma sono anche davvero poche in termini di varietà e tendono a somigliarsi un po’ tutte. Per quello che riguarda la fluidità il gioco su PS4 gira stabilmente a 30 fps, cosa che non risulta affatto fastidiosa o intacca l’esperienza di gioco, anzi contribuisce a rendere i combattimenti più particolari e in certi casi spettacolari durante l’esecuzione delle mosse speciali. La colonna sonora non è delle più memorabili, ma presenta alcuni brani interessanti e il doppiaggio giapponese è sempre gradito, in particolare nella modalità storia, unita all’ottima traduzione di PQube, sebbene solo in lingua inglese.
[nggallery id=4138]
#LiveTheRebellion