Con il passare del tempo è inevitabile che i videogiochi cambino e che, di conseguenza, cambino anche i videogiocatori. Con l’avvento della realtà virtuale (con tutti i pro e i contro del caso) è giunto il momento per noi redattori di modificare anche lo stile con il quale scrivere le recensioni per questo determinato tipo di prodotti. Per titoli come Batman: Arkham VR, ad esempio, ci siamo resi conto di come sia impossibile dare un giudizio del tutto oggettivo in quanto elementi positivi come l’immedesimazione o negativi come il motion sickness sono del tutto soggettivi e non possono essere valutati come assoluti. Ecco che, quindi, vi invitiamo a leggere con ancora più attenzione queste nuove recensioni dedicate ai titoli VR e rimaniamo a vostra disposizione per qualsiasi domanda/dubbio/titubanza o perplessità. Buona lettura!
Che i ragazzi di
Rocksteady siano riusciti nell’ardua impresa di presentare sul mercato
la miglior versione di Batman da molti anni a questa parte è ormai un dato di fatto. Nessun altro media, infatti, è riuscito a rendere tanto bene le atmosfere del Cavaliere Oscuro e per trovare qualcosa di altrettanto elevato qualitativamente dobbiamo risalire molto probabilmente alla serie animata degli Anni 90 realizzata in collaborazione con Bruce Timm. Dopo
Arkham Asylum,
Arkham City (
che verranno raccolti in un’edizione da collezione in uscita questa settimana),
Arkham Origins (sviluppato però da Warner Bros. Games Montréal) e
Arkham Knight, il team britannico ha mosso i primi passi nel mercato della realtà virtuale con la loro ultima creazione che prende il nome di
Batman: Arkham VR. Saranno riusciti nell’intento di farci vivere un’esperienza a livello delle loro produzioni precedenti oppure si tratterà di un primo passo falso? Prima di scoprirlo nella nostra nuova recensione, vi ricordiamo che
Batman: Arkham VR è disponibile esclusivamente in formato digitale a 19.90 € in quanto l’edizione fisica, inizialmente prevista anch’essa per il
13 ottobre, sembra non aver raggiunto alcun negozio e persino coloro che l’avevano prenotata hanno visto il proprio ordine spostato a data da destinarsi.
Be the Batman
Batman: Arkham VR si colloca dopo la fine di Batman: Arkham City e prima di Batman: Arkham Knight
La
trama di
Batman: Arkham VR si colloca esattamente dopo la fine di Batman: Arkham City e prima dell’inizio di Batman: Arkham Knight,
mettendoci (letteralmente) nei panni di Bruce Wayne e facendoci indagare sulla misteriosa scomparsa di Robin e di Nightwing. Dopo aver indossato corazza, guanti e maschera del Cavaliere Oscuro, potremo accedere alla Batcaverna dalla quale gestire le nostre operazioni e che, facendo da hub per le varie attività del titolo, ci permetterà anche di
analizzare veicoli e personaggi in scala 1:1 della saga targata Rocksteady. Ad ogni modo la trama imbastita dal team di sviluppo britannico riesce a
catturare l’attenzione del giocatore e ad aggiungere un tassello importante per la comprensione di alcune scelte prese da Batman all’inizio di Arkham Knight, riuscendo anche ad inserire nella storia qualche personaggio che i fan della serie non potranno non apprezzare. Bisogna ammettere, però, che
il punto più debole di tutta la produzione è la sua longevità che, per terminare la storia,
si attesta attorno all’ora/ora e mezza. Una volta terminata la prima run, però, si attiveranno le classiche
sfide dell’enigmista che, per essere trovate e completate, riusciranno ad
aumentare la durata di un paio d’ore, portando
Batman: Arkham VR ad essere completato al 100% in 3/4 ore. Ecco che, quindi, emerge ora il fattore soggettivo che abbiamo indicato nel trafiletto iniziale:
l’esperienza offerta da quest’ultima produzione Rocksteady è qualcosa di semplicemente immersivo e siamo certi che, anche una volta terminata qualsiasi azione nel gioco, vi troverete ad indossare nuovamente il visore per “essere Batman ancora una volta”.
La naturalezza con la quale si svologno le varie azioni di gioco e la possibilità di vedere il tutto dagli occhi del Cavaliere Oscuro valgono da soli, a nostro parere, il prezzo del titolo; perché vedere le reali dimensioni di una Batmobile o di un Killer Croc sono cose che difficilmente riuscirete a dimenticare.
Il più grande detective del mondo
Batman: Arkham VR è un titolo investigativo che predilige le sezioni esplorative piuttosto che le sequenze d’azione
Da un
punto di vista ludico,
Batman: Arkham VR è un titolo investigativo che predilige le
sezioni esplorative piuttosto che le sequenze d’azione. Una volta spolverati i nostri fidati
Move, ci troveremo ad utilizzarli
come fossero le mani del vigilante di Gotham e, premendo i due grilletti, potremo raccogliere gli oggetti sparsi per le varie aree e usarli per risolvere i molteplici enigmi ambientali. Guardando in basso verso la cintura di Batman, invece, potremo trovare i
tre oggetti principali da utilizzare nel corso della campagna:
i batarang, che potranno essere usati anche in un minigioco in pieno stile “tiro al bersaglio”;
il rampino, utile per attirare a noi alcuni oggetti e per raggiungere i luoghi più distanti e
lo scanner forense, per studiare le zone e scoprire tutti i segreti celati alla vista. Questi tre strumenti risultano
estremamente intuitivi da utilizzare e, dopo pochi minuti,
tutto vi risulterà talmente automatico da rendere l’esperienza ancora più immersiva di quanto possiate sperare. Esperienza che, per quanto affascinante,
non risulta mai davvero impegnativa e che difficilmente saprà mettere in difficoltà il giocatore, favorendo così la fluidità dello storytelling, ma danneggiando coloro che cercano da un titolo di questo genere enigmi complessi da risolvere.
Un plauso particolare, invece, alle sfide dell’Enigmista che, come negli altri capitoli della serie, si dividono nella
ricerca dei vari trofei (questa volta in un formato diverso e cubico), nella
risoluzione di enigmi e nell’
allineamento dei “punti” dei punti interrogativi con il resto del simbolo. Per aumentare ulteriormente la longevità sono stati inseriti nei livelli degli
oggetti da distruggere (18 tra bersagli nascosti, telecamere e interruttori elettrici) che sicuramente faranno la gioia di tutti gli amanti dell’esplorazione e di chi vuole vivere qualche momento in più nei panni dell’Uomo Pipistrello. Evidenziamo, infine, come
non sia presente un trofeo di platino per questo titolo, ma come alcuni
altri obiettivi da raggiungere per conquistare i (pochi) trofei risultino divertenti almeno quanto le succitate sfide dell’Enigmista.
Reale VS Virtuale
Batman: Arkham VR è bello sia da veder che da sentire
Graficamente Batman: Arkham VR si presenta come uno dei titoli migliori per il nuovo visore Sony. Questo grazie ad una
modellazione poligonale dei personaggi più che soddisfacente che, se combinata con la
splendida atmosfera di gioco, permette al giocatore di immedesimarsi alla perfezione all’interno dell’avventura.
Ottimo anche il comparto sonoro che, pur
mancando del doppiaggio italiano caratteristico della serie regolare (non vi preoccupate, ci sono comunque i sottotitoli), riesce a convincere in ogni suo aspetto, con tanto di picchi verso l’alto per quanto riguarda il
sempre più spettacolare lavoro di Mark Hamill nei panni del Joker. Per quanto riguarda il
Motion Sickness dobbiamo ammettere di
non averne risentito per nulla, nonostante alcune sessioni anche particolarmente intense della durata di più di due ore.
Verdetto
8 / 10
Sarai sicuramente un Batman migliore di Clooney!
Commento
Pro e Contro
✓ Atmosfera da capogiro
✓ Ottima regia
✓ Gameplay estremamente intuitivo
✓ Immedesimazione totale
✓ Prezzo conveniente
x Purtroppo finisce presto
x Difficoltà non elevata
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