Dopo aver salutato
Minecraft:Story Mode con l’ottavo episodio la scorsa settimana, è tempo di tornare nella Gotham immaginata da Telltale con il secondo episodio di
Batman The Telltale Series, intitolato
Children of Arkham. Disponibile dal 20 Settembre tramite Season Pass o singolarmente su PlayStation 4, PlayStation 3, Xbox One, Xbox 360 e PC, come si saranno evolute le vicende di
Bruce Wayne?
Versione Testata: PlayStation 4
Come ormai da tradizione quando si parla di titoli a rilascio episodico, in questa recensione si farà riferimento agli avvenimenti del primo capitolo:
Realm of Shadows. Cercheremo di limitare invece qualsiasi spoiler sulla trama di
Children of Arkham.
Gotham has no Angels
Realm of Shadows si concludeva con la sconvolgente scoperta di quanto Thomas Wayne fosse in realtà corrotto, con un Bruce apparentemente intenzionato a confermarne il contrario. L’inizio di Children of Arkham trasporta il giocatore in un’altra location storica della storia editoriale del pipistrello: il vicolo dietro il teatro in cui Martha e Thomas vengono derubati ed uccisi. Ed è proprio attorno all’omicidio dei Wayne che ruota la prima metà di questo secondo episodio targato Telltale. Una loro riscrittura delle vicende che si affianca alle numerose già portate su schermo e su carta negli anni, e che inizierà a delineare il cavaliere oscuro di questa serie. Ovviamente non mancheranno i personaggi introdotti nello scorso episodio, con un grande spazio sia per Selina che per lo stesso Harvey Dent. Children of Arkham si completa in poco più di un’ora ma è in grado, come del resto Realm of Shadows, di trascinare il giocatore ai titoli di coda senza nessun tempo morto offrendogli anche due scelte che potrebbero mutare completamente il corso della storia narrata da Telltale (
vedremo in futuro coi prossimi episodi se succederà davvero).
You fight pretty good for such a pretty boy
Children of Arkham lascia un’altra volta grande spazio a Bruce Wayne, ma ci sarà un evento particolare, uno dei due bivi narrativi di cui vi abbiamo parlato qui sopra, che permetterà al giocatore se agire come filantropo o come crociato incappucciato, portando diverse conseguenze alla trama che in ogni caso coincideranno nell’atto finale in cui ci verrà data libertà d’azione tramite i quick time event ad “innesco” visti già in Realm of Shadows. Children of Arkham ha meno fasi d’indagine, e si concentra molto di più sull’interazione dei personaggi e sull’azione, ancora una volta non facendo rimpiangere per nulla la scelta di raccontare una storia di Batman tramite avventura episodica.
Il ballo del pinguino
Prima di concentrarci sull’aspetto tecnico è doveroso parlare della figura del Pinguino, ora che Realm of Shadows è disponibile da più di un mese e abbiamo avuto modo di intervistare Telltale stessa sull’argomento alla Gamescom 2016. Questa nuova rappresentazione di Cobblepot ci sta mano a mano convincendo: soprattutto dopo le sue azioni di questo episodio, che lo vedono intraprendere un determinato discorso da futuro villain di Batman. Allo stesso modo stiamo iniziando a notare come nessuno dei personaggi sia ancora definito a tutto tondo, e come Telltale stia coraggiosamente tentando di creare un elseworld del cavaliere mascherato vero e proprio. Torneremo sicuramente su questo argomento anche nelle prossime recensioni, ma il lavoro svolto fino a questo momento è più che dignitoso, quantomeno sotto l’aspetto narrativo.
Sotto l’aspetto tecnico infatti, Children of Arkham zoppica quanto (
se non più) il suo predecessore, andando più volte a risultare fastidioso per i numerosi cali di frame che minano tutta l’esperienza. Fortunatamente il comparto sonoro (
sia doppiaggio che musicale) si attesta ancora su ottimi livelli, regalando non solo musiche d’atmosfera ma veri e propri momenti emozionanti anche dal punto di vista della recitazione.
Verdetto
7.5 / 10
Bros before Hoes
Commento
Pro e Contro
✓ Scelte di trama interessanti
✓ Fasi d'azione coinvolgenti
✓ Musica e doppiaggio riusciti
x Cali di frame persistenti
#LiveTheRebellion