Recensione Bound By Flame

Bound By Flame è un Action RPG sviluppato dalla casa produttrice francese Spiders e pubblicato a Maggio 2014 dal publisher Focus Home Interactive per PS3, PS4, Xbox 360 e PC. Riuscirà a reggere il confronto con titoli della stessa categoria ma con visibilità decisamente maggiore soprattutto in quel periodo come le saghe di The Witcher o Dragon Age?

Versione testata: PC

Due anime in un corpo
Si vestono i panni del mercenario vulcan, della legione delle lame franche
Il titolo vede come protagonista Vulcan, un mercenario appartenente ad una delle migliori legioni nel regno di Vertiel, le Lame Franche. Le Lame Franche verranno assoldati dall’Ordine degli Scribi Rossi per fornirgli protezione durante il compimento di un rituale per salvare Vertiel dalla minaccia dei Signori del Freddo, i quali altro non sono che 7 antichi maghi che tramite il loro esercito personale, l’Armata dei Non-Morti, hanno in programma di conquistare il mondo. Qualcosa però durante il rituale va storto e Vulcan si ritrova ad ospitare un Demone proveniente dal “Cuore del Mondo” dentro di se che gli fornirà poteri legati all’elemento del Fuoco. Durante la storia, saremo accompagnati da vari personaggi secondari scarsamente caratterizzati, a parte qualche eccezione, e sarà inoltre possibile compiere delle scelte più o meno importanti che porteranno a diversi finali nel gioco.

Il tipico RPG
Bound By Flame ha un gameplay per niente atipico per un RPG, si basa infatti su delle semplici quest principali contornate da varie quest secondarie per ogni capitolo del gioco. Le quest secondarie non si differenziano molto tra di loro, non spiccando di certo per l’originalità, complici sessioni ripetitive nelle quali dovremo semplicemente raggiungere un determinato obiettivo facendoci strada tra i vari nemici e, una volta raggiunto, ci ritroveremo a dover affrontare altri nemici o il boss di turno. Ciò che non fa cadere il tutto nella banalità (perlomeno nelle prime ore di gioco) è la presenza del demone all’interno di Vulcan, che ci permette di affrontare i nemici usando di volta in volta incantesimi diversi.

Due diversi combat system principali, più un terzo di contorno
In Bound By Flame il giocatore avrà la scelta tra 2 modalità di combattimento principali ed una terza di contorno: avremo infatti la modalità Guerriero che ci permetterà di affrontare i nemici con la nostra spada che ci offrirà la possibilità di attaccare con fendenti più o meno potenti e la possibilità di contrattaccare o di rompere la guardia avversaria, mentre la modalità Ramingo ci fornirà due pugnali che ci consentiranno di sferrare attacchi più veloci ma meno potenti e la possibilità di schivare i colpi nemici, ci darà inoltre la possibilità di attaccare furtivamente e quindi maggiorare il danno. Avremo infine la modalità Piromante, che corrisponde all’insieme degli incantesimi lanciabili usando una delle precedenti modalità. All’interno del gioco è disponibile un inventario nella quale potremo scegliere quale spada o quali pugnali usare, che armatura indossare o che balestra equipaggiare: ne troveremo infatti diversi durante tutto il gioco e la maggior parte di questi elementi saranno personalizzabili. Infine potremo settare delle scelte rapide per pozioni, balestra, incantesimi o modalità di combattimento.

Come in ogni RPG che si rispetti, non può mancare il sistema di livellamento, il quale ad ogni aumento di livello ci fornirà due punti da spendere in abilità per le diverse modalità e un punto da assegnare alla sezione tratti, della quale fanno parte tutte quelle abilità che agevolano il gameplay come ad esempio il maggiore quantitativo di esperienza ricevuta da ogni nemico oppure la possibilità di sentire dei suoni quando si è vicini ad un tesoro. Nel gioco è inoltre presente un sistema di crafting piuttosto basilare che ci permetterà di creare munizioni o pozioni avendo i materiali a disposizione.

Attacca, para, contrattacca
Una delle maggiori pecche del titolo è la ripetitività
Come già detto, una delle maggiori pecche del titolo è la ripetitività già ravvisabile dopo le prime ore di gioco. Ci ritroveremo infatti, una volta apprese le meccaniche di combattimento, a dover premere sempre gli stessi tasti in ogni combattimento, ripercorrere le stesse strade e parlare con le stesse persone. Memorizzando gli schemi di attacco degli avversari infatti il gioco dovrebbe risultare più semplice, ma ciò non avviene complice l’IA dei nemici che attaccheranno totalmente a caso e quella degli alleati, che spesso e volentieri sapranno rendersi utili solo attirando le attenzioni degli avversari su di loro. Un’altra cosa che rende traumatici i combattimenti sono le animazioni totalmente sbagliate, che rendono difficile capire che tipo di attacco sta per effettuare un nemico e ciò, dato che non tutti gli attacchi possono essere parati o deviati, comporta una difficoltà maggiore nel mantenere i punti vita alti durante i combattimenti, specie quando ci si ritrova dozzine di avversari ad attaccare senza sosta. Ma ciò non vale solo per gli attacchi a corto raggio, infatti gli arcieri riusciranno a lanciare frecce verso di noi anche se saranno girati da tutt’altra parte, rendendo davvero frustrante l’esperienza.

I trailer mentono
Non tragga in inganno il trailer: la qualità visiva del gioco è ben diversa
Una delle cose che più risaltava all’occhio del trailer di lancio era la grafica generale del titolo ma, come ormai di consueto accade in alcuni titoli, la computer grafica utilizzata nei trailer tende ad essere due o tre livelli superiore rispetto a quella effettiva in-game. Infatti, se tutto sommato il titolo non è sicuramente brutto dal punto di vista visivo, non mancano poligoni fastidiosi che ci intralceranno, alcune texture molto dettagliate e ben realizzate (armi, armature, alcuni pavimenti) e altre che sono davvero pessime (rocce, distacco tra i vari tipi di terreni, texture ambientali in generale), e animazioni scattose (come quella della corsa). Un altro problema riscontrato riguarda l’illuminazione, in particolare la luce che emette il personaggio. Ci ritroveremo infatti ad essere una sorta di  “lampadina umana”, che fa ombra a se stessa dato che la luce illuminerà solo da un lato. Infine, il gioco è ottimizzato non troppo bene nella sua versione PC, dove è infatti afflitto da vari cali di framerate senza un valido motivo logico anche alle impostazioni grafiche più basse.

 

Bound By Flame

Ed il comparto sonoro?
Più rosea la situazione sul fronte acustico
Per quanto riguarda il comparto audio del titolo non c’è di che lamentarsi. Bound By Flame gode di effetti sonori di media qualità e di un doppiaggio piuttosto buono. I dialoghi sono interamente doppiati in Inglese e sottotitolati in Italiano e soprattutto sono doppiati in tutto e per tutto, infatti ogni singola frase dei personaggi verrà espressa a voce, anche quelle delle scelte. Il tutto è accompagnato da una colonna sonora niente male composta da Olivier Derivière (che forse avrete già avuto modo di ascoltare in Alone in the Dark o in Remember Me).

Verdetto
6 / 10
La curiosità sarà l'unica cosa che vi porterà a finirlo.
Commento
Il titolo parte da un'idea di base buona, una trama che tutto sommato non è niente male che porta un minimo di diversità nel palco dei titoli RPG. Ciò che distrugge l'esperienza di gioco è il gameplay in se che porta il giocatore ad annoiarsi dopo poco e che in certi punti diventa persino frustrante. Il comparto grafico non è male ma non è neanche bene, lo si può definire nella media, considerando i vari errori nei poligoni o in alcune texture, mentre per quanto riguarda il comparto audio è di buona qualità. Il titolo può quindi essere bello da giocare per le prime ore di gioco, dopo di che l'unica cosa che vi porterà a finirlo sarà la curiosità di vedere il finale.
Pro e Contro
Menù abbastanza ricco
Soundtrack niente male
Buon doppiaggio

x Combattimenti legnosi
x Ripetitivo dopo poco
x IA generale programmata male
x Difetti grafici
x Ottimizzato male

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