Realizzare un’avventura grafica è sempre più difficile per una software house, costretta, al giorno d’oggi, a confrontarsi con grandi nomi del calibro di Telltale Games (The Walking Dead, Game of Thrones) e, più di recente, di Dontnod Entertainment (Life is Strange). Fortunatamente i ragazzi di Frogwares possono vantare una buona esperienza nel settore, legata principalmente alla serie videoludica per eccellenza con protagonista Sherlock Holmes, giunta ormai al settimo episodio. Sherlock Holmes: Crimes & Punishments, questo il titolo del nuovo capitolo, cerca di portare una ventata di aria fresca alla saga con l’aggiunta di alcune nuove meccaniche interessanti fuse con le principali caratteristiche dei titoli passati. Basterà questo per conquistarsi uno spazio nei cuori dei, sempre più esigenti, videogiocatori? Vi ricordiamo che il titolo è disponibile per PC, PlayStation 3, PlayStation 4, Xbox 360 e Xbox One, divenendo il primo capitolo della serie disponibile sulle console di attuale generazione. Durante il mese di Aprile, inoltre, è stato possibile scaricarlo in forma del tutto gratuita su PlayStation 3 per tutti gli abbonati al servizio PlayStation Plus.
Versione testata: PlayStation 3
La trama di Sherlock Holmes: Crimes & Punishments è divisa in sei episodi autoconclusivi privi di qualsiasi legame tra di loro. In questa mezza dozzina di casi saremo portati ad indagare su differenti omicidi liberamente ispirati alle opere letterarie di Arthur Conan Doyle. Nonostante la maggior parte delle suddette indagini sia senz’ombra di dubbio avvincente, ci è sembrato che il secondo “capitolo” non sia all’altezza degli altri a causa di una narrazione più caotica e di deduzioni non sempre intuitive. Per quanto riguarda i rimanenti sei episodi non possiamo far altro che riscontrare un’ottima scrittura dei dialoghi, delle soluzioni narrative non banali e la presenza di numerosi indizi capaci di far lavorare la mente del giocatore alla ricerca di un possibile omicida. La longevità del titolo si attesta attorno alle 10-12 ore di gioco alla prima partita, ma bisogna ammettere che il lavoro dei ragazzi di Frogwares non vanta una forte rigiocabilità a causa dell’imponente impianto narrativo basato sulla scoperta del colpevole. Speriamo, infine, che il prossimo titolo di questa serie riesca a mantenere la struttura ad episodi di questo capitolo, introducendo però anche una trama orizzontale di fondo, capace di fungere da filo conduttore per i vari casi e, in questo modo, ad appassionare maggiormente il giocatore.
Il gameplay di Sherlock Holmes: Crimes & Punishments mescola sapientemente elementi già visti in altri titoli (tra i quali spiccano gli interrogatori alla L.A. Noire) con una grande varietà di minigiochi legati alle deduzioni del nostro protagonista. Durante le nostre imprese, infatti, saremo costretti più volte a tornare all’interno del nostro appartamento a Baker Street per utilizzare il tavolo da lavoro e analizzare così i numerosi reperti rinvenuti. Reperti che, infatti, andranno studiati proprio attraverso una serie di mini-games di vario genere che il più delle volte si rivelano divertenti e capaci di tenere incollato il giocatore al pad senza mai veramente rivelarsi ostici, in un sottile equilibrio tra sfida e narrazione che rendono il titolo estremamente godibile. Da sottolineare, inoltre, come sia presente un minigioco particolarmente riuscito legato allo scasso di varie serrature e di come questo sia riuscito a discostarsi dai tanti altri visti in altrettanti videogames. Nel muoverci tra i vari casi, con tanto di possibilità di passare dalla prima alla terza persona a piacimento, potremo inoltre attivare due particolari visuali di Sherlock che ci permetteranno di trovare indizi rintracciabili solo dal celebre investigatore e di ricreare determinate sequenze per scoprire gli avvenimenti che hanno portato alla morte della vittima. Questa meccanica, purtroppo, non riesce a colpire del tutto a causa del fatto che verranno indicati su schermo i momenti nei quali saremo costretti ad attivare l’una o l’altra visione, rendendo il tutto troppo guidato e, talvolta, fastidioso. Da elogiare, invece, è il metodo di deduzione di Sherlock che, ogni qualvolta ci imbatteremo in nuovi indizi, andrà ad aggiornare una mappa mentale degli eventi e ci permetterà di formulare le nostre ipotesi sul caso fino ad arrivare, dopo aver fatto combaciare più prove, a trovare un possibile colpevole. Tra le pecche principali del titolo, invece, c’è da evidenziare l’eccessiva durata dei caricamenti che, presenti ad ogni nostro cambio di area, potranno durare da 15 a 20 secondi, rendendo alcuni momenti particolarmente frustranti.
Da un punto di vista tecnico, Sherlock Holmes: Crimes & Punishments su PlayStation 3 non riesce a stupire soprattutto a causa di innumerevoli cali di frame che penalizzano il gioco in più punti. Persino la più che sufficiente modellazione poligonale dei personaggi e degli ambienti viene danneggiata dai cali di frame sopra citati, rendendo l’avventura a tratti davvero fastidiosa. Buono il comparto sonoro che, grazie ad un ottimo doppiaggio e a musiche appropriate anche se mai troppo presenti, riesce a fare il suo dovere in più di un’occasione.
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