La softeca di
Nintendo 3DS si popola con un nuovo JRPG prodotto e sviluppato da
Marvelous Inc e da ex membri del team
Neverlend, conosciuti ai più per la serie di
Rune Factory e
Lufia, che dopo la bancarotta che ha colpito lo studio, sono stati assorbiti dalla casa di
Senran Kagura.
Lord of Magna: Maiden Heaven arriva a noi, dopo aver debuttato in Giappone lo scorso autunno, nel solo formato digitale, disponibile su
Nintendo eShop al prezzo di
29.99€.
You MAID my day!
Lord of Magna è la sagra dei luoghi comuni e degli stereotipi
Lord of Magna racconta la storia del
Luchs, proprietario di una pensione poco frequentata. Nonostante gli affari vadano a rilento, Luchs ha fatto una promessa a suo padre: prendersi cura della locanda e dei suoi clienti, e farne una missione di vita. Aiutato dall’amico d’infazia,
Bart e dalla timida
Amelia, la vita di tutti i giorni scorre nella totale tranquillità e monotonia. Un giorno però, mentre Luchs è alla ricerca di alcuni cristalli
(usati come valuta nel mondo di Lord of Magna), si imbatte in
Lottie, una misteriosa ragazza sbucata dal nulla, che lo aiuterà a sconfiggere dei nemici che lo avevano improvvisamente circondato. Inizia così l’avventura di Luchs che si ritrova protagonista di un’avvincente storia, nella quale scoprirà di dover recuperare e salvare 7 ragazze e cambiare il destino si un mondo.
Chi sono queste ragazze? E cosa nasconde il nostro passato? Solo giocando scopriremo la verità.
Diciamocelo subito, Lord of Magna è la sagra dei luoghi comuni e degli stereotipi. Ogni protagonista sarà ben delineato e definito caratterialmente, così come le ragazze che Luchs salverà nel corso del gioco rispecchieranno personalità già viste nel mondo dei videogiochi e degli anime,
dalla moe alla ragazza determinata, a quella tormentata dai dubbi e dalle proprie capacità. Il tutto tirato avanti da uno sviluppo narrativo che cerca di essere serioso ma che si concede diversi momenti comici, il più delle volte dovuti a Bart, vera spalla comica del gioco e che rende tutto leggero e godibile, con quella spruzzata di fanservice che non guasta mai.
Una volta portate in salvo, le dolci fanciulle verranno assoldate e messe al lavoro nella locanda come donne di servizio (
le tipiche maid giapponesi). Questo però influirà solamente ai fini narrativi e non andrà ad incidere minimamente sulle meccaniche del gioco. Dove potremo interagire con le nostre compagne d’avventura, oltre che in battaglia,
sarà in alcune missioni secondarie, una sorta di
Social Link simile a quanto avviene nella serie Persona, nelle quali potremo stringere un legame con ognuna delle ragazze, che si tramuterà in vantaggi durante gli scontri e andrà a delineare il finale del gioco, che avrà
una ending dedicata ad ognuno dei membri del party e che richiederà di essere completato più volte per sbloccarli tutti.
Nonostante le premesse sull’originalità dell’opera, Lord of Magna si lascia giocare tranquillamente, e senza troppe pretese riesce anche a divertire
per le 25/30 ore necessarie per arrivare ai titoli di coda.
Are YOU the ONE?
Lord of Magna si propone come un JRPG a turni di stampo strategico
Lord of Magna si propone come
un JRPG a turni di stampo strategico. A noi spetta il comando del party, composto da Luchs e le sue “maid” che potranno essere schierati sul campo per un massimo di 4 membri contemporaneamente.
Ogni personaggio avrà le sue caratteristiche uniche, differenziandosi in tipologia d’attacco, portata dei colpi (
ravvicinati, ad area, a distanza), abilità speciali e magie, che potranno essere utilizzati consumando una barra che si riempirà solamente quando salteremo il nostro turno obbligandoci quindi a ponderare le nostre mosse.
Sulla mappa sarà possibile muoversi in libertà entro i limiti del raggio d’azione. Una volta posizionati,
grazie alla visuale a volo d’uccello che permette di tenere sott’occhio l’area, potremo dare il via alla nostra azione che coinvolgerà uno o più nemici a seconda della portata del colpo. In caso si riesca ad eseguire una combo da più di 10 hit, otterremo un turno extra.
I nemici si dividono in due tipologie: i soldati semplici e i comandanti. I primi, presi singolarmente non saranno una reale minaccia, in quanto il loro potere offensivo difficilmente vi metterà in difficoltà. Più complesso invece il discorso dei comandanti (
più difficili da buttare giù) che organizzeranno sul campo i soldati per attaccarci in gruppo e intaccare le nostre difese. Inoltre, una volta uccisi
rilasceranno punti esperienza, indispensabili per salire di livello, contrariamente ai nemici normali che se eliminati ci forniranno solamente cristalli.
Maid in Heaven
il sistema di combattimento è abbastanza semplice ed intuitivo
Nel complesso
il sistema di combattimento è abbastanza semplice ed intuitivo, e sebbene sguazzi nel mare degli strategici, le competenze tattiche richieste saranno sempre ben poche. Il livello di sfida è generalmente settato su livelli medi, e se giocato normalmente, completando le missioni secondarie quando ce n’è data occasione, è quasi impossibile imbattersi in ostacoli insormontabili. Solo nelle ultime fasi di gioco, in particolare negli ultimi 2 capitoli dove avremo a che fare con il boss finale del gioco
saremo messi a dura prova e chiamati ad impegnarci un po’ di più. In caso di problemi, basterà abbassare il livello di difficoltà, ma in linea generale basterà giocare d’astuzia e in difesa per evitare problemi e avere la meglio, evitando così il farming compulsivo che spesso questi titoli richiedono. Il nostro party non propone equipaggiamenti di alcun tipo. Gli unici upgrade che è possibile fare è tramite gli oggetti ottenuti in battaglia e impiegati nel sistema di crafting per creare nuovi item che potremo assegnare ai nostri personaggi e che renderanno disponibili nuove mosse speciali, o abilità passive, come maggior esperienza ricevuta o un aumento dei cristalli ottenuti a fine battaglia.
Una cosa di cui si sente la mancanza (ed oggetto di discussione giusto un paio di mesi fa per
Code Name: S.T.E.A.M.) è la possibilità di velocizzare le battaglie durante il turno dei nemici, cosa che avrebbe snellito notevolmente gli scontri, evitando i lungi tempi morti fra un turno e l’altro.
Il crafting non propone nessun sistema complesso, basterà essere in possesso dei due oggetti necessari per avviare il processo di creazione. Disponibile anche uno shop, nel quale comprare alcuni consumabili o ampliare il parco mosse dei lottatori. Lord of Magna dispone anche di funzionalità
StreetPass, che ci permetteranno di ottenere nuovi materiali tramite i giocatori incontrati.
Mai(d) ‘na gioia!
nonostante i bassi valori di produzione, offre un aspetto estetico piacevole
Graficamente il titolo, nonostante i bassi valori di produzione, offre un aspetto estetico piacevole. Buone le illustrazioni dei personaggi così come lo sono i loro modelli tridimensionali,
caratterizzati da un design super deformed, tenero e, spesso, piuttosto comico. Più discutibili invece alcune animazioni, che per lo stile scelto danno più l’impressione di trovarsi di fronte ad un prodotto animato in stop motion che non a sequenze fluide, come se saltasse qualche frame fra un’azione e l’altra.
Le ambientazioni traggono vantaggio dalla
combinazione di grafiche tridimensionali e bidimensionali, con elementi disegnati a mano e texture dipinte per dare al gioco un aspetto pastelloso e cartoonesco.
Qualche volta, soprattutto durante gli scontri più affollati, il frame rate cede alla mole degli elementi su schermo, e sebbene non influisca in alcun modo sulle dinamiche del gioco, il tutto tenderà a scattare in più di un’occasione. Essendo un titolo fortemente story driven, manca un mondo da esplorare, e gli scorci visibili nelle cut-scene del gioco saranno alcune porzioni delle mappe dove ci troveremo a combattere. Ogni forma esplorativa viene affidata ad un menù testuale, che ci permetterà di viaggiare nei vari dungeon ed iniziare subito lo scontro, senza avere la libertà di visitare l’area.
Anche per quanto riguarda il sonoro, le musiche proposte sapranno accompagnarci piacevolmente fra una battaglia e l’altra.
C’è una leggera ripetitività per alcune tracce, come ad esempio il tema principale, ma in generale il comparto audio è ben composto e si adatta allo stile di gioco. Presente unicamente la lingua inglese, sia nei testi che nel poco parlato presente, che il più delle volte si limita ad abbozzare qualche parola. Anche qua,
l’assenza dell’italiano non è assolutamente un ostacolo, e Lord of Magna si lascia giocare anche da chi ha problemi a comprendere al meglio ogni singola parola, grazie a dialoghi piuttosto semplici e un inglese usato abbastanza basilare.
[nggallery id=”917″]
Verdetto
7.5 / 10
Ma quindi alla fine te le devi fare tutte e 7?
Commento
Pro e Contro
✓ Resa grafica efficace
✓ Storia piacevole...
✓ Sistema di combattimento originale
x ...sebbene prevedibile e scontata
x La bassa difficoltà uccide la sfida
x Troppi tempi morti durante gli scontri
#LiveTheRebellion