Pasquale Murano

News+ Judgment: Il lungo braccio della legge

La serie Yakuza è una di quelle saghe che da poco sta abbracciando l‘Occidente. Forte della fan base creatasi in questi anni e grazie anche al rilascio della saga su Gamepass, il gioco sta riscuotendo un ottimo successo qui da noi. L’epopea di Kazuma Kiryu, antieroe sentimentale, si dipana per sei capitoli della saga. Per tutto l’arco narrativo di Kiryu vediamo il suo percorso di redenzione. Ma come ogni saga che si rispetti, esistono anche gli spin-off. Tra questi figura Judgment, titolo sviluppato dal team della serie Yakuza, i Ryū ga Gotoku. Ma in questo titolo vestiremo i panni di Takayuki Yagami, ex avvocato che per una serie di motivi, che scopriremo nel gioco, diverrà un detective privato. Cambiano i musicanti, ma non la musica. Infatti avremmo lo stesso gameplay che la serie ci ha donato, e lo stesso palco dei precedenti titoli.

Kamurocho, che si rifà al quartiere esiste di Kabukicho a Tokyo, farà da sfondo alle vicende di Yagami. Gli sviluppatori hanno profuso un sacco di lavoro per rendere il quartiere vivo. Passeggiare fra le sue strade ci fa immergere anche noi in questo quartiere anche se siamo lontani a miglia di distanza. Da parte di chi scrive aver visto un tale lavoro lo ha fatto innamorare del gioco. E oltretutto ha innescato in me alcune domande. Perché basare una serie di giochi su un’organizzazione criminale?

La Yakuza in Giappone

La Yakuza, nasce nel Giappone durante il XVII secolo. Essa nasce come un organizzazione di banditi che post unificazione del Giappone, in era Togukawa, era dedita a proteggere le città dalle razzie dei predoni. Tutti i membri dell’organizzazione erano ronin (samurai senza padrone), che difendevano la propria città. Questa parte di storia pare che non sia vera, in quanto la vera origine della Yakuza risale a molto tempo dopo. Infatti il termine veniva utilizzato per i bakuto (giocatori d’azzardo), che si trovavano nelle città giapponesi. Inoltre il termine venne esteso anche agli tekiya (venditori ambulanti). I secondi però si occupavano anche di attività illegali. Dall’unione di queste due categorie nacque l’organizzazione criminale che annovera tra le prime attività estorsione nei centri di gioco d’azzardo e il monopolio per il territorio in cui i venditori ambulanti potevano sostare con il loro carrettino.

Come è possibile vedere, la Yakuza fonda le sue radici fin dall’alba dei tempi, andandosi ad inserire nella cultura giapponese. Ai giorni nostri, invece, la Yakuza è a tutti gli effetti un’organizzazione criminale, che gode di vari benefit. Tra questi una sorta di patto di non belligeranza con forze dell’ordine e la politica. Anzi in Giappone esistono veri e propri uffici detenuti dalle varie famiglie. Inoltre le loro attività, siano esse legali oppure no, vengono indicate col termine shinogi. Ovviamente la serie Yakuza non vuole esaltare il crimine, ma ci può dare un punto di vista su questa organizzazione e del perché sia così presente in Oriente. Quindi la risposta sta tutto nel fattore storico, in quanto gli sviluppatori vogliono mostrare un lato nascosto del Giappone. Judgment, d’altro canto, come esperienza può essere visto più come un film poliziesco. E a farci vivere l’esperienza dal lato della legge.

L’urlo di Judgment terrorizza l’occidente

Sicuramente l’approdo del gioco su PS5, nella sua versione remastered per la console casalinga Sony non può che essere ben accetta. Aspettando inoltre gli altri due spin off della serie, ambientati proprio nel XVII. Judgment si spera sia apripista all’importazione sul nostro suolo per i titoli Ishin e Kenzan, oltretutto dopo le parole del direttore della serie, Toshiro Nagoshi. Personalmente la serie di Yakuza e del suo universo è stata una piacevole scoperta. All’inizio diffidavo da questo tipo di prodotto ma alla fine me ne sono innamorato. Fra i vari stili di combattimento e Kamurocho, penso che sia una di quelle saghe da provare.

Ovviamente i prodotti non sono esenti da difetti (coff coff Yakuza 3) ma sono di più i pregi che i difetti. Non ci resta che attendere l’uscita di Judgment per scoprire come se la caverà il detective Yagami nel rintracciare il killer che ha dato via agli avvenimenti del gioco. Intanto potete recuperare l’ultimo titolo della serie Yakuza: Like a Dragon in quanto è una sorta di introduzione alla serie se non volete incominciare dal primo capitolo della serie Yakuza 0.

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