Presentato nel 2012 dalla Raspberry Pi Foundation, il Pi è un single board computer che fin da subito è entrato nel cuore di milioni di appassionati per la sua semplicità, il costo e la sua apertura al “modding”, caratteristiche che hanno permesso la creazione di innumerevoli e bizzarri progetti e altrettante community.
Oggi nello specifico parleremo della versione pi 4 model b, ultimo modello e top di gamma (la cui versione base parte ancora da 35 dollari come i precedenti) su cui equipaggiato troviamo un System-on-a-chipARM basato su Cortex a72 a 1.5ghz con ram LPDDR4 (acquistabile con un quantitativo di ram da 1 a 8gb).
Il Pi4 è munito di type c per l’alimentazione (altra sua caratteristica è il basso consumo), 4 porte USB (2x 3.02x 2.0), 2 micro HDMI per output fino al 4k, una porta Gigabit Ethernet, Bluetooth 5.0 e wifi 802.11ac. Non mancano anche i connettori CSI e DSI (per webcam, display e accessori compatibili), la porta GPIO (che apre il mondo al modding e alla domotica) e infine il classico slot MicroSD.
Utilizzi
Ok, belle le caratteristiche e tutto, ma effettivamente cosa ci si può fare col pi? Tutto, o quasi.
Com’è facilmente immaginabile, potreste usarlo come un mini pc con una vasta ed esagerata varietà di distribuzioni Linux e non solo (anche Windows, ma principalmente con le varianti da 4 e 8 gb di ram) ma non aspettatevi troppo in quanto andrebbe bene per un utilizzo prettamente basilare. Anche la navigazione web, che a prima vista sembra estremamente semplice, potrebbe risultare tediosa. Se volete comunque utilizzarlo a questo scopo, vi consiglio di affidarvi a distro dalla ui non troppo complessa.
Quindi il suo utilizzo si limita a questo? Un mini pc dalle prestazione modeste? Ovviamente no. Come ho accennato in precedenza, dalla sua presentazione il progetto ha creato una community che ne ha alimentato il successo ed ampliato le possibilità avvicinando l’utenza ai PI. Utenza che ha iniziato a programmare e a donargli nuovi utilizzi spinta dall’accessibilità e dal fascino che un prodotto come questo può trasmettere.
Alcune piccole aziende hanno anche deciso di investirci, come una startup che ha realizzato intere stanze dedicate alla scansione 3D grazie all’utilizzo di tanti Pi muniti di telecamera.
In alternativa, altri esempi di progetti creabili sono un media streamer attraverso KODI, un cabinato Arcadequanto mi mancano con RetroPie(ed un po’ di abilità nel crafting) o infine un bellissimo R2D2in grado di far friggere Emiglio. In generale, comunque, con le giuste conoscenze le possibilità sono infinite.
Nel caso in cui foste interessati a questo mondo, vi lascio alla sezione Amazon dove trovare il piccolo pi con i suoi accessori (gli accessori prettamente estetici potreste pure crearli attraverso l’utilizzo di una stampante 3d), al sito ufficiale e sopratutto alla community internazionaleed italiana.
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