Eh lo so, dopo anni passati su Windows, passare ad una distribuzione Unix è difficile, specialmente per quanto riguarda l’interfaccia grafica. Molte volte, infatti, chi passa da Windows a Unix si troverà spaesato dal cambio di icone e da ciò che si presenterà a schermo, oltre ad apparire inizialmente come ardua l’installazione di per sé del nuovo SO (sistema operativo).

Laddove in Windows vi bastava fare doppio click sul file .exe per installare programmi e giochi, su Linux il discorso si complica. Tra repository e pacchetti è difficile perdersi. Bene, oggi vi voglio venire incontro con una serie di guide su Linux, per rendere la transizione da un sistema operativo all’altro meno problematica.

Piccola nota per chi viene da macOS, vi consiglierò qualche distro simile come UI ma tecnicamente la scelta dovrebbe ricadere su quello che vi serve di più livello professionale.

Distro Linux simili a Windows

La risposta è si e ne troviamo anche un bel po’. Oltre al più famoso, Ubuntu, ne troviamo altri come Chalet OS, Zorin OS e Linux Mint

Dei tre, Zorin OS è quello che potrebbe richiedere un computer un po’ più recente, mentre Linux Mint e Chalet OS sono rivolti a chi ha PC datati ancora utilizzabili.

Un ulteriore motivo per volere installare dei SO basati su Linux è che sono costantemente aggiornati, a differenza delle build precedenti a Windows 10.

Vediamo quindi nel dettaglio i tre citati in precedenza.

Chalet OS

Chalet OS
Non vi ricorda Windows?
Il primo sistema operativo che vi presentiamo è Chalet OS. E sì in pratica è il vostro rifugio se passate da Windows a Linux. Come potete vedere dall’immagine, infatti, troverete un’interfaccia grafica molto simile a quella a cui sarete abituati, e vi adatterete quindi ad essa molto facilmente.

Questa somiglianza è stata voluta direttamente da parte dei programmatori, i quali hanno posto grande attenzione nella realizzazione di un componente visiva quanto più vicina a quella di Windows.

Se comunque vi ritroverete spaesati da certe icone nuove come quelle di “Mio PC” e “Cestino”, potrete sempre sfruttare la funzione Style Changer e darle un aspetto a voi più famigliare (oltre eventualmente anche al nome).

Quindi il consiglio che vi posso dare è di installare subito questo sistema operativo se non volete grossi grattacapi. Inoltre è corredato da un Software Center proprietario, per cui non dovrete utilizzare strani marchingegni per poter installare i vari programmi.

Anzi, Chalet è anche molto leggero come sistema operativo, non richiedendo particolari risorse e risultando essere una scelta più che consigliata per chi volesse passare a Linux per la prima volta.

Inoltre, rispetto al cugino Linux Mint, avrete a disposizione tutte le funzionalità pensate dagli sviluppatori del’OS

Zorin OS

Zorin OS
Volete un esperienza più vicina a Linux, ma tenendovi ancora un po’ in grembo alla filosofia di Windows? Zorin OS è la soluzione. Il sistema operativo, come potete ben vedere dall’immagine sopra, si avvicina molto all’esperienza visiva di Windows, cercando però di distaccarvisi attraverso la palette di colori scelta.

Inoltre, una volta installato il sistema operativo, verrà installati di default tutti i programmi che vi saranno indispensabili: Gimp, LibreOffice, OpenShot video editor.

Se volete sarà anche presente una simpatica funzione chiamata Zorin Look Changer con cui modificare il look base del sistema operativo, utilizzando temi predefiniti come Windows 2000, Windows XP e molti altri.

Linux Mint

Linux Mint è la scelta giusta in caso non abbiate un PC particolarmente potente. Sul sito potrete trovare tre versioni: Cinnamon, Mate ed Xfce.

Di base, comunque, vi richiederà veramente poche risorse (un esempio, la versione Cinnamon richiede solo una CPU dual core e 2 GBdi ram), ed offrirà tantissime funzionalità.

Delle tre, la Xfce è quella pensata per PC ancora meno potenti della norma, e funzionerà quindi sempre bene a patto che abbiate almeno 1 GB di RAM.

Mi sento quindi di consigliarvi caldamente questa versione per qualsiasi uso dobbiate fare. La sua leggerezza e i vari pacchetti pre-installati vi aiuteranno molto nel caso in cui vogliate riutilizzare vecchi PC ormai in disuso.

E per chi preferisce Mac?

Kernel Il kernel o core, non è altro che un software (programma) che serve per gestire i processi del sistema operativo. Uno dei suoi compiti primari è quello di allocare le risorse al sistema

Beh in effetti un utente Mac perché mai dovrebbe passare ad un sistema operativo Linux? Che ci crediate o no, le motivazione che vi possono portare al cambio da SO Apple a quello Linux esistono, e sono molto più sensate di quanto immaginiate.

Sul fattore sicurezza è impossibile fare dei paragoni, poiché i due sistemi operativi utilizzano lo stesso paradigma (uno fra tutti i privilegi di sistema da parte utente, e un’architettura similare del kernel).

Potreste però volere questa transizione di SO nel caso in cui abbiate delle macchine Apple datate, poiché, finito il supporto, non verranno più aggiornate dalla casa di Cupertino, rendendole potenzialmente vulnerabili ad attacchi esterni.

Ecco quindi due SO che potrebbero fare al caso vostro nel caso in cui rientriate in questa categoria. Li consiglio anche nel caso in cui vogliate passare dall’interfaccia Windows ad una più simile a quella di MacOS senza comprare un dispositivo Apple.

Elementary OS

Elementary OS
Elementary OS è una distribuzione Linux derivante dal famigerato Ubuntu che si ispira fortemente, come interfaccia grafica, a quella di MacOS.

Purtroppo però, il sistema operativo in questione ha un bel po’ di pecche. In primo luogo, dovete avere un buon PC (sul sito vengono riportati i seguenti requisiti: Processore Intel Core i3 a 64 bit o comparabile dual-core a 64 bit e 4 GB di RAM).

Quindi per chi ha un PC datato è sconsigliato installare questo sistema operativo. Per chi invece ha un Mac non dovrebbero esserci problemi.

Altra brutta notizia è che purtroppo Elementary OS non dispone di molte opzioni di personalizzazioni grafiche, quindi avrete poche opzioni per poter personalizzare il vostro Desktop.

I pro di questo sistema operativo però risiedono nell’installazione di base di tutti i pacchetti per la produttività ed il divertimento. Inoltre, ha un Software Center tutto suo chiamato AppCenter, quindi non avrete problemi di compatibilità quando installerete i vostri programmi.

Deepin OS

Deepin OS
Deepin Os è un’altra distribuzione Linux, la cui interfaccia grafica si rifà molto a quella di MacOS. Anch’esso, però, richiede un computer abbastanza nuovo. Sul sito, gli svillupatori, indicano di avere un PC datato almeno 2010.

Come potete vedere dall’immaggine sopra, gli sviluppatori hanno cercato di dare lo stesso feeling di un Mac. Rispetto a Elementary OS, Deepin OS offre un’ampia varietà nella personalizzazione grafica attraverso il Control Center, potendo installare un sacco di temi offerti dall’OS dallo store proprietario.

Come le altre distribuzioni, inoltre, il sistema operativo offrirà vari programmi pre-installati che potranno tornarvi utili.

32 o 64 bit?

32 bit o 64 bit ? La differenza dei sistemi operativi tra 32 bit e 64 bit serve prevalentemente per poter sfruttare al massimo il processore e la RAM. Infatti se avrete 8 GB di RAM e installerete un sistema operativo a 32 Bit, il sistema operativo utilizzerà solo 4 GB. Quindi attenti quale sistema operativo state installando.

E con questo siamo arrivati alla fine di questa guida. Ora vi domanderete, quale sia il SO da installare. Beh, il mio consiglio, se avete un PC datato, è di utilizzare Linux Mint.

Molti SO, ormai non supportano più i 32 bit, come per esempio Deepin OS ed Elementary OS, e Mint è incredibilmente leggero, quindi se avete un computer vecchio potrà fare al caso vostro.

Grazie a questo sistema operativo, potrete vedere i vostri film preferiti, seguire lezioni a distanza o navigare su internet con la comodità di un sistema moderno e non obsoleto, per quanto vecchio il vostro PC possa essere.

La decisione finale spetta a voi

Per gli altri sistemi operativi, invece il consiglio va sul gusto personale. Per ogni SO è stata messa un’immagine in questa guida per potervi dare un’idea su come apparirà la loro interfaccia grafica e quindi aiutarvi nella scelta.

Nulla comunque vi vieta di scaricare i vari sistemi operativi e provarli grazie alla funzione Live che dispone ogni distribuzione Linux. Infatti, grazie ad essa, potrete provare con le vostre mani il sistema operativo che vi convincerà di più, sondando le sue funzionalità e ciò che avrà da offrire.

Ovvio, dovrete pazientare un po’ quando userete la funzione Live, visto che sfrutterà quasi unicamente la RAM del vostro PC. Ma nulla vi vieta di utilizzare LibreOffice e vedere le differenze con il suo cugino più famoso Microsoft Office.

Intanto, se avrete deciso dopo questa guida di installare uno dei SO che vi abbiamo consigliato, fateci sapere quale avete scelto e come vi state trovando con esso. E con questo benvenuti nel mondo Unix!

#LiveTheRebellion