Si avvicina il Black Friday. Credetemi, ho lavorato spesso in negozi d’elettronica e posso assicurarvi che questo periodo è cruciale per molti negozi. La tensione si taglia con il fantomatico grissino, dopotutto per alcune catene il weekend del Black Friday rappresenta circa il 25% del fatturato annuale. Figuriamoci in una situazione come quella odierna, in piena pandemia, con l’economia che annaspa in tutto il mondo. GameStop, però, ha deciso di rimboccarsi le maniche e di lanciare una challenge ai propri dipendenti americani su TikTok: lo store vincitore potrà accaparrarsi un Amazon Echo, una Gift Card da 100$ e, udite udite, ben 10 ore di lavoro extra durante il Black Friday. Le famose vittorie del capitalismo.

Tutto quello che occorre fare è caricare un video dei dipendenti di uno store fimpegnati a ballare sulle note di Red Red Wine. Allego breve video informativo per farsi un’idea più chiara.

Ricchi premi in palio!

GameStop sta elargendo straordinari come premio per una challenge di TikTok. Letteralmente.

È assurdo. GameStop è una realtà allo sbando, e negli USA continuano a chiudere store a centinaia ogni mese nonostante la pandemia abbia messo a rischio la tenuta economica di migliaia di famiglie. In questo scenario da incubo, GameStop ha sfidato i propri dipendenti alla #redwinechallenge offrendo, tra i premi in palio, ore extra per ogni dipendente durante il Black Friday. Che meraviglia, vero? Viviamo in un mondo così atroce che una catena non si fa scrupoli a mettere in palio delle ore di straordinario pagato ai propri dipendenti in un periodo difficile come quello attuale. E sottolineo il “pagato”, perché in questa storia è cruciale.

Il Trend Negativo di Gamestop non lo salva una challenge su TikTok
Il Trend Negativo di GameStop non lo si salva con una challenge su TikTok
Già, perché chiunque abbia lavorato nella grande distribuzione sa che in questi periodi gli straordinari sono all’ordine del giorno. Il problema, però, è che le grandi catene come GameStop possono far lavorare i propri dipendenti un numero massimo di ore. Non perché sia illegale far fare straordinari ai propri sottoposti, ma perché ogni mese l’azienda assegna un budget per la retribuzione. Se si sfora quel tetto, banalmente, non si viene pagati. Sia chiaro, i dipendenti non vengono mandati a casa, gli viene chiesto di stringere i denti e di fare qualche sacrificio per l’azienda. A meno che non si vincano 10 ore di straordinari extra grazie al contest di balletti su TikTok indetto da GameStop.

Balla e (forse) ti paghiamo

Le dieci ore che avrebbe dovuto regalare GameStop allo store vincitore sono letteralmente una piccola concessione sul budget stipendi mensile. Non sono ore extra di lavoro, tutti i dipendenti faranno sicuramente degli straordinari durante il Black Friday, ma solo i ballerini migliori verranno retribuiti. Al momento pare che GameStop abbia fatto un passo indietro sulla sua challenge di TikTok, e ha rifiutato qualsiasi confronto con le testate che hanno chiesto chiarimenti.

I dipendenti della grande distribuzione in questo periodo sono letteralmente sommersi di lavoro, ma i negozi sono senza personale. Questo significa che ogni dipendente lavora per due per portarsi uno stipendio a casa. Abbiamo visto tutti i video della folla che si calpesta nei negozi, negli Stati Uniti. Il Black Friday, lì, è una giornata micidiale. Neanche in Italia si scherza, ma non c’è paragone. In ogni caso è inaccettabile che un’azienda il cui CEO guadagna 700.000$ l’anno metta in palio degli straordinari pagati per i suoi dipendenti. Gli stessi dipendenti che umilia quotidianamente obbligandoli ad applicare garanzie e protezioni non richieste sui giochi in vendita. La stessa azienda che in piena pandemia si dichiarava “negozio di prima necessità” pur di tenere i negozi aperti, senza però mettere in sicurezza i propri dipendenti.

Dance Dance (and do the) Revolution

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