L’intrattenimento è sempre una priorità, anche se a volte lo dimentichiamo.

Allora, voglio parlarvi con il cuore in mano e fare un discorso con voi sull’intrattenimento e le priorità. Ma prima vi parlerò, a mo di esempio, di Animal Crossing: New Horizons e di come sarà possibile comunque giocarci il 20 Marzo, anche se fuori ci sta il coronavirus. Sappiamo tutti che i punti vendita sono chiusi, e quindi le copie fisiche sono difficili da trovare e acquistare. O meglio, le soluzioni ci sono: potete acquistare il titolo in digitale ( che, sinceramente, non farebbe manco così schifo all’ambiente ), oppure farvelo spedire da siti online retailer come Amazon, Euronics o anche lo stesso Gamestop.

intrattenimento priorità
Greta Thunberg? Addirittura GameFreak ha a cuore il futuro del nostro pianeta. Su, su, svegliamoci.
Certo, tutto il gusto di andare in negozio e toccare la plastichina sopra la confezione, per poi acquistare in moneta sonante, si perde, ma direi che in una situazione di crisi come questa il vintage può allegramente andarsene su un’isola deserta( che comunque, in realtà potete soddisfare la vostra perversione, visto che il gioco è disponibile negli impermercati Auchan e Carrefour ).

Apro una parentesi veloce su Gamestop. Come comunica la stessa Nintendo, per chi ha preordinato il gioco ci sono due possibili strade:

  1. Preordine con consegna a domicilio: tutte le informazioni le trovate sul pagina dedicata del sito.
  2. Preordine con ritiro presso il punto vendita: per motivi logici non è possibile andare a ritirare il gioco all’uscita, quindi o spostate la caparra su un altro titolo e lo comprate in altro modo, o aspettate che i negozi riaprano perché tanto la caparra ha validità annuale. Come al solito, andate sulla pagina dedicata.
Finita la comunicazione di servizio, prendiamo questo spunto e parliamo del perché l’intrattenimento è una priorità.

L'intrattenimento è necessario e funzionale alla vita stessa

La frase in copertina è molto forte, ne sono consapevole, ma è anche molto importante. Sin dalle pitture rupestri l’uomo ha sentito la necessità di esprimersi e vivere storie. Ovviamente ci siamo evoluti e ora non facciamo più pecore su rocce, ma le storie sempre quelle sono. Il punto è sia in guerra, sia in pace, l’uomo ha scritto, parlato e condiviso. E, guardate un po’, i videogiochi, ad oggi, sono i mezzi più potenti e funzionali per esprimere questo bisogno.

La scelta di Nintendo di puntare sulla possibilità di acquistare comunque Animal Crossing: New Horizons, non è a caso. Vi riporto una citazione tratta dal comunicato stampa:

Quanto sarebbe bello, in questo momento di difficile evasione, poter prendere un aereo e trasferirsi su un’isola deserta, dove poter iniziare una nuova vita, fare una passeggiata all’aperto,  coltivare frutta, andare a pesca e tanto altro? Con Animal Crossing: New Horizons, disponibile esclusivamente per Nintendo Switch a partire dal 20 marzo tutto questo è possibile.

Nintendo
Iniziate a capire? È logicamente marketing pure questo, ma capite il punto? Nintendo ci sta dicendo che Animal Crossing: New Horizons è un’ottima scappatoia dalla situazione di costrizione forzata in cui ci troviamo. È agli antipodi, è il nostro desiderio più grande in questo momento. Non possiamo viverlo in prima persona? Beh, possiamo viverlo grazie a questo titolo. Non avrebbe avuto lo stesso effetto se non fossimo stati barricati all’interno delle mura domestiche. Vi prego, vi prego, i complotti no eh! Il coronavirus non è una mossa di Nintendo per vendere Animal Crossing: New Horizons. Per quelli trovate un podcast dedicato qua sotto.

Questa è la dimostrazione di quanto sia importante l’intrattenimento. Di quanto, appunto, l’intrattenimento sia una priorità. Grazie all’arte e allo spettacolo possiamo imparare e vivere anche quando è difficile farlo con i mezzi a cui siamo abituati. Non è una cosa nuova questa eh? Il problema è che serviva un virus per farlo capire a tutti.

La gente che viene fermata perché esce di casa per comprare la PS4 o tutta la discussione su Amazon che non consegnerà più i beni non di prima necessità (che, chiariamoci, è una fake news grande come un municipio colorato: non è che ora Amazon è diventato il retailer ortifrutticolo per eccellenza, è che, ovviamente, sposta alcune consegne in favore di altre necessarie alla sopravvivenza); sono solo la situazione estrema di un bisogno che l’uomo ha per natura.

In conclusione, mi raccomando, non dimenticate ciò che state provando e vivendo in questo momento: sono tutte storie da raccontare in futuro. Ma, soprattutto, quando tutto questo sarà finito, non dimenticate quanto l’intrattenimento è stato importante per voi, quanto è stato una priorità. E supportate i creativi…

Avranno bisogno di voi per ripartire.

#LiveTheRebellion