Gli sviluppatori sembrano d’accordo.

Intervistato da Gamesindustry.biz, l’amministratore delegato e Presidente di PlayStation Jim Ryan dà voce al feedback di sviluppatori e publisher: PlayStation 5, dice, è di tutte le quante la PlayStation su cui lo sviluppo è più semplice.

Una cosa che mi rende molto ottimista per il futuro di sviluppatori e publisher è che riescono a far girare del codice su PlayStation 5 con una semplicità mai vista prima in una console (del brand).

La compagnia, aggiunge, vuole diventare “un’organizzazione di portata globale” – ma, sottolinea, non più dai toni americani. A conferma di questo la recente promozione di Herman Hulst a capo dei PlayStation Worldwide Studios. Sembra, inoltre, che non siano in programma titoli region locked (disponibili in una sola area geografica).

Per quanto riguarda lo sviluppo di titoli tripla A su PlayStation 4 e 5… di certo non abbiamo in programma di produrre qualcosa perché resti entro i confini di un certo Stato europeo. Come accadde, ad esempio, con Invizimals su PSP [che era molto popolare in Spagna]. Direi che è proprio qui che entra in gioco Shuhei Yoshida con la sua nuova missione [di lavorare con gli indie]. Se riusciamo ad essere svelti, flessibili e globali possiamo andare incontro alle richieste di ogni singolo Paese lavorando con gli sviluppatori più piccoli.

Guardando a questa transizione, e con in mente l’ambizione di raggiungere una portata mai vista prima, possiamo essere più introspettivi e apportare i cambiamenti necessari. Alcuni di questi vanno apportati al modo in cui lavoriamo, altri al modo in cui organizziamo.

Ryan aggiunge che per alcuni titoli, come Marvel’s Spiderman o The Last Of Us Part II, non è prevista la disponibilità su PlayStation Now almeno nel futuro più prossimo. Ora che Herman Hulst di Guerrilla Games è a capo degli Worldwide Studios, poi, Shuhei Yoshida potrà concentrarsi sulle iniziative a favore degli sviluppatori indipendenti.

Fonte: Dualshockers

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