In un’intervista al Tribeca Film Festival 2019 Hideo Kojima ha rilasciato nuove informazioni riguardo Death Strandig.

Il progetto del visionario autore giapponese fu annunciato nel 2016 e da allora, a parte dei trailer abbastanza criptici e informazioni rilasciate col contagocce, è restato per la maggior parte avvolto nel mistero.

Nella chiacchierata che si è tenuta al Tribeca Film Festival assieme a Norman Reedus e Geoff Keighley sono emersi nuovi particolari sul gioco.

E’ stato confermato che Death Stranding sarà un action open world, ma anche che cercherà di proporre qualcosa di nuovo. In particolare, sia nel gameplay che nella narrazione il tema principale sarà l’essere connessi.

Kojima spiega che, proprio come accade con l’essere connessi a internet, nel gioco tutti saranno connessi ma al tempo stesso saranno in solitudine.

L’essere connessi porta anche a disconnettersi in un certo senso. Kojima vuole che il giocatore si interroghi su questo tema, pensando alla propria vita e al contesto in cui si vive (cita per esempio la situazione politica Europea).

Parlando in generale dell’open world, Kojima afferma che è difficile raccontare una storia in questo genere di giochi, perché bisogna bilanciare la libertà concessa al giocatore con la narrazione. Se si vuole proseguire nella storia bisogna mettere da parte questa libertà e andare in un punto prestabilito. Per bilanciare questi due aspetti Kojima vuole dare al giocatore la sensazione di star prendendo una decisione.

L’autore giapponese ci parla anche del suo rapporto con gli attori di Hollywood. Con la Computer Grafica può creare ciò che vuole, ma al tempo stesso sente che il risultato è limitato. Gli attori veri invece aggiungono una profondità maggiore alle scene. Per questo non riuscirebbe a tornare a fare giochi senza utilizzare il Motion Capture.

Infine afferma di voler creare giochi fino alla fine dei suoi giorni e che potremmo vedere qualcosa di nuovo su Death Stranding tra più o meno un mese. Oltre non può rivelare altrimenti Sony la prenderebbe male e lui non vuole “disconnettersi da Sony”, dice scherzando.

Nell’intervista è intervenuto anche Norman Reedus affermando che i giocatori piangeranno mentre giocano. Saranno molto coinvolti emotivamente.

Continuate a seguirci per restare aggiornati su Death Stranding.

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