Giuseppe Macor

Speciale Smash Lore Cap. 2 – Ultimate

Ormai è passato un po’ dall’uscita di Super Smash Bros. Ultimate. Sarò sincero, la cosa che mi incuriosiva di più di questo nuovo lavoro di quel santo di Sakurai era la Lore. Cosa ci avrebbe raccontato questa volta, e come? Sapevo che “The World of Light” o “La Stella della Speranza” (insomma la modalità avventura del titolo) non sarebbe stata come “L’Emissario del Subspazio” di Brawl, ma sapevo che ci sarebbe stato qualcosa di cui parlare. E come sempre, Sakurai tiene fede alle aspettative.

 

It’s dangerous to go alone! Read this.
Per comprendere al meglio questo approfondimento sulla Lore di Smash Ultimate è ovviamente necessario conoscere la Lore dei capitoli precedenti. Simbologie e messaggi inseriti da Papà Sakurai nel corso della serie infatti continueranno a raccontarci come il designer veda l’atto della creazione del videogioco e, di riflesso, l’intero mercato. Credetemi, se non sapete chi rappresenta cosa non ci capireste davvero nulla! Se non la conoscete o se non la ricordate vi vengo in soccorso io con un mio speciale precedente a cui, tra l’altro, sono molto affezionato in quanto mio primo articolo su questo sito!

 

 

Se invece già conoscete la Lore di Smash proseguite pure, ma sto dando per scontato che siate consapevoli del fatto che ci saranno spoilercon la pala” (come diremmo qui a Napoli) riguardanti ovviamente la lore di Smash Ultimate. Insomma io vi ho avvisati.

Dove eravamo rimasti?

Com’è ormai risaputo, Masahiro Sakurai dona il 100% di sè stesso durante il processo di realizzazione delle sue opere. Come ricorderete, lo sviluppo di Smash 4 non fu un periodo molto semplice per il director. Egli infatti spiegò a Kotaku che non riusciva nemmeno ad utilizzare il mouse a causa del dolore al braccio causatogli da una tendinosi calcifica. Sempre nella stessa intervista però continua ad affermare che è impegnato al 100% nella creazione di Smash, dimostrando a tutti quanto per lui sia importante non deludere i fan. Tutto ciò è racchiuso nel codice della battaglia contro Master Core, durante la quale Sakurai si lascia metaforicamente “distruggere” dal videogiocatore. Sono passati ormai 4 anni da quel periodo e da quei problemi, ma come mai Sakurai è tornato ancora una volta a lavorare su Smash? Cos’ha da raccontarci questa volta?

Credetemi, vedere gli Smash Direct vi farà innamorare di quest’uomo!

 

Kiaran, il Signore della Luce

What happened on that Fateful Day?
Probabilmente se siete qui a leggere un approfondimento sulla “Smash Lore” siete già a conoscenza di ciò che succede all’inizio della modalità “La Stella della Speranza“. Bisogna ammettere però che vedere Kiaran (Galeem nella versione inglese), Signore della Luce, comandare centinaia e centinaia di Master Hand è stato impattante. Com’è possibile che qualcuno sia capace di controllare un esercito di Master Hand, da sempre personificazione dello spirito creativo alla base delle battaglie di Smash? Per non parlare poi di come le usa queste “mani” il bastardone illuminato! Kiaran infatti inizia a consumare ogni Master Hand per assorbirne il potere e poi sparare da un buco nero dei raggi di luce capaci di shottare TUTTI i nostri eroi. O meglio, TUTTI tranne uno, Kirby! La paffutella e rosa primigenia creazione di Sakurai riesce a salvarsi cambiando dimensione grazie alla sua Warp Star.

 

Qual’è la sua missione? Salvare tutti i personaggi che sono stati catturati da Kiaran per creare dei loro cloni in cui inserire degli spiriti. Quest’ultimi non sono altro che le “anime” di moltissimi personaggi del mondo videoludico (ne troverete più di mille nel gioco, buon divertimento a trovarli tutti!).

Smash Lore

Ecco a voi Kiaran (o Galeem per i puristi), detto anche “l’angelo con la palla”

Ma chi o cosa potrebbe essere Kiaran?

Riflettiamo: nei capitoli precedenti della saga abbiamo sempre visto Master Hand come la forza creatrice di Sakurai, qui ne vediamo a centinaia di ste mani, ma chi sono? Ve lo dico io ragazzi, tutte le altre Master Hand non sono altro che i colleghi di mr. Sakurai. Esatto, e se Kiaran rappresentasse la stessa Nintendo? Insomma, Master Hand rappresenta un creativo, un designer, e chi è che ha a disposizione un “esercito” di creativi se non un colosso come Nintendo? Un colosso talmente grande da riuscire a succhiare via le forze alle sue “mani” durante il processo creativo, proprio come già successo a Sakurai in passato. Un processo così complesso, con così tante scadenze da rispettare che può risucchiarti l’anima.

 

Kiaran è capace di prendere l’anima di un personaggio e toglierla dal suo stesso corpo per inserirla in quanti più corpi possibili. Questo secondo voi non è un palese riferimento alla critica portata avanti da Sakurai nei confronti dei troppi sequel? Insomma, ricordate che Sakurai nel 2003 ha lasciato Hal Laboratory proprio per questo motivo!

Kiaran risulta quindi essere all’apparenza un’entità angelica, che però in realtà non fa altro che sfruttare tutti i personaggi e gli spiriti che trova per i propri interessi. E scusate, ma non è proprio così che si comportano Nintendo e tutte le altre case di sviluppo? Si, tutti buoni, tutti che vogliono portare dei buoni prodotti ai consumatori, e poi? E poi non ci si fa nemmeno un esame di coscienza quando si ammazzano i ricordi dei fan con l’ennesimo titolo di una saga che di quest’ultima ha ormai soltanto il nome. Quanti personaggi vengono spolpati vivi e privati della loro linfa vitale solo per spargere quest’ultima in quanti più giochi possibili?

Si, tutti amiamo Mario, ma il fatto che dalla sua nascita sia apparso in più di 160 titoli non vi fa riflettere un po’?

 

Si lo so, sto un po’ generalizzando, ma è soltanto per rendere al meglio il messaggio che Sakurai vuole trasmettere. Ora però immagino siate curiosi di sapere cosa succede una volta battuto Kiaran, giusto?

 

Teneber, il Signore delle Tenebre

Dopo aver battuto Kiaran l’inquadratura si sposta su una crepa all’interno del cielo. Da questa crepa sbuca Teneber (o Dharkon in originale), il Signore delle Tenebre, accompagnato da un esercito di Crazy Hand. Kiaran scappa dal reame della luce, ormai sotto il controllo di Teneber, che ci apre il passaggio al reame dell’oscurità. Anche in questo caso però bisogna porsi sempre la stessa domanda. Chi o cosa rappresenta Teneber?

Smash Lore

Teneber (o Dharkon per i puristi)

Per avvicinarci alla risposta basta notare un piccolo particolare durante lo scontro tra gli eserciti di Master e Crazy Hand. Queste ultime, comandate da Teneber, non hanno bisogno di dargli il loro potere per attaccare a differenza delle Master Hand di Kiaran. Insomma, è come se ogni Crazy Hand fosse legata a Teneber, ma senza perdere la sua personalità e le sue capacità individuali. Ritorniamo ora un po’ più indietro, ricordate chi è Crazy Hand?

 

Crazy Hand è la forza distruttrice che si oppone alle creazioni di Master Hand. Se quest’ultima crea gli scenari, dà vita ai personaggi ed impone al mondo una serie di regole necessarie per la sua sussistenza, Crazy Hand è colui che cerca di distruggere tutto comportandosi in modi non previsti dal “regolamento” di Master Hand.

 

E se Kiaran e le Master Hand rappresentano Nintendo e i suoi designer, Teneber non può rappresentare altro che i fandom marci e distruttivi che avvelenano il videogioco. Pensateci, tutte le Crazy Hand distruggono ma hanno un comportamento autonomo anche se seguono le volontà di Teneber, collante che li tiene uniti come una fede che ti porta a credere che comportarsi in questo modo possa migliorare qualcosa.

 

Ogni Crazy Hand rappresenta in Smash Ultimate il fan che non si accontenta mai. Quel tipo di fan che piuttosto che apprezzare il mondo fantastico che ci viene proposto dalla “luce della creazione” non fa altro che continuare a chiedere contenuti, personaggi, modifiche, buff, nerf, patch, sequel e chi più ne ha più ne metta. In fondo queste persone non smettono mai di volere cose nuove o cose diverse no? Quindi perchè stupirci del fatto che appena Kiaran è stato sconfitto, Teneber ed il suo esercito di Crazy Hand tentano di impossessarsi anche di un mondo che non gli appartiene?

Sakurai ha messo a rischio la sua stessa salute pur di non deluderci, non merita un fandom di questo tipo.

I tre finali

Teneber ha ormai raggiunto il mondo della luce, ma il passaggio da lui creato ci permette di andare a visitare il suo reame, quello delle tenebre. Qui, dopo esserci fatti strada in ben 3 nuove zone, arriveremo a scontrarci con il Signore delle Tenebre stesso. Quest’ultimo, dopo la sua dipartita, lascia dietro di sè un portale che riesce a risucchiare Kiaran nonostante si trovasse ancora nel mondo della luce. Varcato il portale, una cutscene ci mostra le due entità (e relativi eserciti di mani) darsi battaglia tra loro. In questo scontro giocatore e personaggi non hanno un ruolo di spicco, basti notare che le due entità si distraggono per pochi secondi all’arrivo dei nostri eroi per poi riprendere la loro battaglia.

 

Il mondo in cui siamo trasportati è diviso esattamente a metà tra luce e tenebra e realizzeremo dopo un paio di scontri che sconfiggere spiriti della luce farà pian piano “guadagnare terreno” alle tenebre e viceversa. In questo mondo etereo fatto di nuvole e battaglie infami, veniamo messi di fronte a tre possibilità: sconfiggere Teneber per far vincere Kiaran, viceversa o bilanciare luce e tenebre per togliere di mezzo entrambi.

Smash Lore

Lo scenario che accoglie il giocatore dopo aver varcato il portale lasciato da Teneber

 

Il giocatore sconfigge Teneber

 

Nel caso in cui abbiate fatto prevalere la luce sull’oscurità sconfiggendo Teneber, una cutscene vi mostrerà Kiaran immetersi nello scontro. Teneber ormai non ha più scampo e, dopo essersi fatto ridurre ad un colabrodo dai proiettili di luce di Kiaran, si dissolve sparendo per sempre. Immediatamente dopo Kiaran emette una luce tanto forte da inglobare prima i nostri personaggi, poi il mondo ed infine l’intero universo. Insomma, la situazione viene resettata a quella dell’inizio della nostra avventura. Kiaran ha conquistato nuovamente il mondo della luce (forse stavolta anche quello dell’oscurità) rendendo sui schiavi tutti i nostri tanto amati personaggi.

 

Questo finale starebbe quindi a rappresentare un Kiaran (inteso come grande corporation o publisher) che, dopo aver tagliato ogni contatto con la sua fanbase, inizia a trattare come meglio crede tutti i personaggi. Tutto ciò che viene creato appartiene a Kiaran, tutto ciò che crea appartiene a Kiaran, tutto ciò che è fantasia è controllabile.

Smash Lore

Teneber poco prima della sua morte

 

Il giocatore sconfigge Kiaran
Se invece è stato il vostro lato oscuro a prevalere ed avete quindi scelto di far avanzare le tenebre sconfiggendo Kiaran, una cutscene molto simile seguirà lo scontro. In questo caso vedremo Teneber espandere sempre di più la sua oscurità che, con dei proiettili neri e precisi, distrugge ad una ad una ogni Master Hand. Arrivato sino a Kiaran, Teneber fa partire numerose lance oscure che trafiggono ed incatenano per sempre il signore della luce. Tutto si conclude con Mario che, inghiottito dall’oscurità si accascia al suolo. Tutto ciò rende ancora più evidente il legame tra la figura di Teneber e il “fandomismo” (passatemi il termine) esagerato.

 

Avete notato che Kiaran non si interessa di distruggere le Crazy Hand (i singoli fan) ma soltanto Teneber (l’odio che li tiene uniti)? Ciò ha senso, vi pare che una grande corporation si metta tipo a rispondere ad ogni commento negativo sui loro prodotti? Teneber invece prima di tutto si libera il campo facendo piazza pulita di Master Hand (criticando senza sosta ogni decisione degli sviluppatori o non facendosi andar bene nulla solo per il gusto di odiare), poi cattura Kiaran. Quest’ultimo gesto vuole richiamare la voglia dei fan di sentirsi i proprietari di ciò che gli viene donato da chi crea. Il personaggio appartiene al creativo o a chi riesce ad accoglierlo nel suo cuore giocando insieme a lui? 

Smash Lore

Kiaran incatenato da Teneber

 

Stiamo però perdendo di vista un fattore fondamentale. Chi è che soffre più di tutti in questi due finali? Esatto, i personaggi. Essi in queste cutscene non giocano un ruolo fondamentale, a stento vediamo Mario, ma sono proprio loro a vivere il dramma più grande. In entrambi i casi infatti essi muoiono, che sia perdendo il loro spirito (se presi da Kiaran) o le loro forze vitali (se Teneber distrugge le Master Hand che li hanno creati). I nostri personaggi preferiti hanno bisogno di una collaborazione tra queste due grandi forze per vivere pienamente. Se è quindi vero che i videogiochi non possono esistere senza i loro sviluppatori, è altrettanto vero che essi non vivono senza videogiocatori.

 

L’unica soluzione che ci permette di salvarli tutti è unirci personalmente a loro in quanto videogiocatori, decidendo di non schierarci anche se ciò ci porta verso la battaglia più feroce di tutte. L’unico modo per non dargli morte certa è far collaborare tra loro un videogiocatore (potenziale Crazy Hand pedina dell’esercito di Teneber) ed un creativo (lo stesso Sakurai, membro dell’esercito di Kiaran in quanto Master Hand) usando come tramite i personaggi stessi, per questo motivo il “good ending” è ottenibile solo se sconfiggiamo insieme Kiaran e Teneber.

La resa dei conti.

 

Il Good Ending
Una volta sconfitti tutti (non tutti così per dire, proprio tutti tutti) gli spiriti dell’ultima sezione del gioco, potremo scontrarci contro Kiaran e Teneber insieme. Qui accade qualcosa di inaspettato, una Master Hand e una Crazy Hand si ribellano contro i loro “padroni” per unirsi al giocatore e aiutarlo. Le due manone prenderanno praticamente a pugni la mappa, creando l’ennesimo portale che però questa volta risucchierà tutta la luce e le tenebre presenti nel mondo.

 

Dopo aver fatto ciò vedremo Master Hand buttarsi in questo portale, ed è in questo momento che si realizza uno dei sogni più grandi di un fan di Smash, comandare Master Hand. Si ragazzi, succede davvero ed è una gran figata! Una volta concluso lo scontro tra Master Hand e 50 cloni (sia di tenebra che di luce) dei nostri eroi, luce e tenebra verranno da noi conquistati e la mappa si ridurrà ad un colore a dir poco crepuscolare. Teneber e Kiaran si avvicinano e a noi giocatori è permesso sfidarli contemporaneamente.

 

Dopo una boss fight divisa in 3 sezioni (tra cui una boss rush di tutti i boss del gioco) butteremo definitivamente a terra le due entità. Tutte le Master e Crazy Hand iniziano a dissolversi, mentre Kiaran e Teneber esplodono per poi rilasciare un’onda d’urto così potente da liberare per sempre ogni spirito. Migliaia di spiriti si librano in cielo, uno sciame di piccole sfere colorate e fluorescenti danzano tra le nuvole per festeggiare la ritrovata libertà

 

Sakurai raggiunge così il suo obiettivo, portare giocatore e designer a distruggere le loro catene in maniera tale da sconfiggere la parte peggiore di loro e liberare tutti i personaggi. Il videogiocatore uccide metaforicamente il fan troppo esigente; Sakurai per l’ennesima volta si oppone a ciò che dicono i piani alti e parla di ciò che vuole e come vuole; i personaggi da noi comandati mettono definitivamente fine alle vite dei loro cloni maligni.

Gli spiriti danzanti che festeggiano la loro libertà

 

Cosa possiamo imparare da questa “Stella della Speranza“?

I personaggi vanno vissuti ed apprezzati per quello che sono, compagni di viaggio che ci permettono di vivere avventure a noi impossibili. Essi sono fonti di gioia e motori per la nostra immaginazione. Sakurai cerca di farli vivere nel modo più puro possibile, ma per fare ciò è necessaria la collaborazione del videogiocatore. Per quanto un creativo possa mettere anima e corpo nelle sue creazioni sarà sempre il videogiocatore a deciderne come usufruirne. E credetemi, Sakurai vuole solo farci capire come apprezzare al meglio le sue creazioni e i suoi lavori.

 

Non so se il prossimo progetto di Sakurai sarà un nuovo Smash e sinceramente la cosa un po’ mi preoccupa. Dentro di me vivo questa dicotomia che mi fa male: da un lato vorrei avere prima o poi un nuovo Smash ma non sono sicuro della riuscita del progetto se a lavorarci su non sarà Sakurai, anche se egli ha più volte (come spiegato nell’articolo allegato all’inizio) espresso il desiderio di voler variare i suoi progetti. Dall’altro lato sono curioso di vedere cosa può tirar fuori con una nuova IP o recuperandone qualcuna ormai dimenticata. So solo che il lavoro di questo Game Designer mi fa sentire un videogiocatore allo stato puro, e qualunque sia il suo prossimo progetto io sarò felice di provarlo.

Grazie di tutto Masahiro.

 


Fonte

#LiveTheRebellion