Norman Reedus racconta il suo coinvolgimento nel gioco. Quanto fedeli sono i trailer al prodotto effettivo?

 

Gli indizi suggeriscono che Death Stranding sarà un gioco piuttosto inquietante: dal protagonista Sam Bridges che appare nudo vicino ad un cratere, passando per un trailer che mostra Guillermo del Toro in una città devastata dalla guerra, fino ad arrivare a neonati che appaiono nei posti più assurdi come la gola di un uomo – tutto questo, più che strano, ha quasi un che di disturbante.

 

 

Norman Reedus, attore che presta la sua immagine al protagonista, racconta che i toni sono abbastanza tristi in generale, ma anche che nonostante ciò il gioco resta incentrato sul voler promuovere un messaggio positivo. In un’intervista a Metro nel marzo 2018 aveva già parlato di Death Stranding, spiegando un po’ più di preciso le idee alla base del gioco. “Si svolge molto in là nel futuro. Piuttosto di annientare chiunque incroci il proprio cammino, però, il titolo si incentra sull’unire le persone” aveva detto, “È un gioco molto positivo, ma allo stesso tempo anche spaventoso e deprimente.”

 

Reedus aveva anche raccontato di com’è lavorare al fianco di Hideo Kojima, definendolo un genio come aveva già fatto spesso in passato. Ha raccontato anche di come si sono conosciuti: “Non ho mai visto nulla di simile a quello su cui stiamo lavorando. Guillermo del Toro mi ha presentato a [Kojima], che sta lavorando sul gioco. Anche lui è un personaggio del gioco.” Reedus confessa che, resosi conto della reazione di folle estasiate dal lavoro di Kojima, sapeva di dover lavorare per lui. “Ho pensato tipo, ma chi è questo, un dio? Qualsiasi cosa abbia in mente, io devo farla. È un genio.”

 

 

Infine, da il suo parere su quanto i trailer del gioco – almeno quelli precedenti l’E3 2018 – siano fedeli al prodotto finale. “I trailer ti mostrano un solo aspetto, non il gioco nell’insieme completo” disse a Metro. “È una cosa diversissima. È complicato, è così incredibilmente complicato. Ho imparato molto dei videogiochi lavorando su uno di essi.” Racconta anche una rivelazione di Kojima: i fan continueranno a guardare ogni trailer pur di scovare i segreti che nasconde, ed è esattamente ciò che accade ogni volta che viene rilasciato un nuovo sguardo al gioco. “Mi dice sempre che la gente continuerà a guardare i trailer, che si spremeranno le meningi alla ricerca di Easter Egg, ed è quello che succede ogni volta.”

 

 

Come al solito non sappiamo ancora un granché di cosa sia effettivamente Death Stranding, ma è bello constatare che anche qualcuno direttamente coinvolto nel progetto come Norman Reedus ne parli in totale ammirazione. Anche il regista del film su Metal Gear Solid, Jordan Vogt-Roberts, ha giocato Death Stranding, e a suo parere i fan non sono pronti a ciò che il gioco ha in serbo per loro.


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