Guido Avitabile

Speciale Ralph Spacca Internet e supera se stesso

Il videogioco non basta più, è ora di spaccare il Web.

Nella storia dei Classici Disney, solo Bianca e Bernie  possono contare anche un sequel nel gruppo, almeno fino al prossimo 1 Gennaio, quando Ralph tornerà nelle sale italiane con Ralph Spacca Internet.
Il seguito del film uscito nel 2012, sarà infatti il 57esimo Classico Disney ed espanderà la distruzione e goffaggine del grosso protagonista. Alla regia torna Rich Moore, affiancato da Phil Johnston (co-sceneggiatore del primo) e il cast di voci torna (sia nella versione italiana che in quella originale) a  prestare le proprie corde vocali ai protagonisti.Grazie a The Walt Disney Company  Italia, abbiamo visto in anteprima il film, uscendo felicemente soddisfatti dalla maturità di alcune scelte.

Scopriamo insieme quali.

Ralph Spacca Internet comincia sugli stessi binari del primo capitolo, per poi discostarsene con un finale verosimilmente dolce amaro.

Nelle sale dal primo Gennaio.
 

Sono passati sei anni dai titoli di coda di Ralph Spaccatutto, sia nella realtà che nella finzione della sala giochi dove vivono Ralph, Vanellope e gli altri videogiochi. Il proprietario ha deciso che, alla fine del 2018, forse è ora di mettere il Wi-fi nel negozio. Nel frattempo, Vanellope è stufa di dover correre sempre sulle stesse piste,  non trovando  nuovi stimoli di nessuna sorta. Ralph invece, è felice della sua vita, monotona e sempre uguale, dopo aver imparato la lezione nel precedente film. Cerca però di dare un nuovo percorso a Vanellope, causando l’irrimediabile rottura di Sugar Rush che viene quindi spento sfrattando tutti i suoi abitanti. Per comprare un pezzo di ricambio, disponibile apparentemente solo su Ebay, i due amici decidono di viaggiare  nell’etere e approdare nel magnifico e dispersivo mondo di Internet.

Così inizia il viaggio di Ralph e Vanellope, tra citazioni a siti famosi e meme.

Questo è il primo punto di forza di Ralph Spacca Internet.  Nel primo film,  le citazioni ai videogiochi reali erano concentrate fortemente nella prima parte, andando via via  perdendosi man mano che  la storia prendeva corpo. Questa volta invece,  tutto il viaggio di Vanellope e Ralph è ricco di citazioni al mondo del web, dalle casalinghe vicine a te, fino a Wikipedia, Youtube e  lo stesso Ebay. Il culmine si ha con l’arrivo di Vanellope a Oh My Disney, dove  Ralph Spacca Internet include in un unico spazio tutt ele principesse Disney (con le doppiatrici originali ove possibile) e il meglio dal mondo Marvel e di Star Wars. Una scena che è una gioia per gli occhi per i fan della casa di Topolino, quasi equiparabile alla battaglia finale di Ready Player One.

Può sembrare un’enorme marchetta, soprattutto perché pur nominando siti come Youtube e Facebook poi gli eventi si svolgono su altri lidi piuttosto simili. Ma fortunatamente, il film torna in carreggiata e non è solamente una sequela di citazioni gettate in faccia allo spettatore. Anzi, se il primo film puntava alla scoperta di se stessi e del nostro posto nel mondo, Ralph Spacca Internet direziona il proprio riflettore sul rapporto d’amicizia tra Vanellope e il nostro nerboruto omaccione. La crescita di un’amicizia, con le conseguenze degli interessi diversi, invidia e riappacificazione con un finale verosimilmente  dolceamaro.  Ed è proprio quello il secondo punto di forza completamente inaspettato di questo Sequel, un finale verosimile, capace di rafforzare quanto visto nel 2012, rimanendo coerente con se stesso.

Come detto in apertura, Ralph Spacca Internet ripesca tutte le voci del capitolo originale e , laddove possibile recupera anche le principesse Disney. L’unico problema dal punto di vista del doppiaggio, si ha in un’unica scena, dove  c’è stata la brillante idea di far doppiare due personaggi a Favij e laSabriGamer, con come unico risultato la rovina completa della gag. Migliore il lavoro di Rovazzi nei panni degli Stormtrooper, anche se non al livello dei protagonisti.

Le principesse rubano la scena, e sono protagoniste del momento migliore del film

Purtroppo, accantonati nello sfondo anche Felix e Tamora, che porteranno avanti la loro relazione ma non saranno  presenti quanto nel primo episodio. Ottime invece le new entry Sìsì e Shank, personaggi femminili tosti e  in linea con il mondo del film. In particolar modo Shank, che in originale ha la voce di Gal Gadot,  porta a schermo le movenze dell’attrice, grazie ad un ottima CGI (un effetto simile alle espressioni di The Rock su Maui in Oceania)

Un seguito nel complesso superiore al primo capitolo, che non si fa mancare ne continuity ne  ulteriori citazioni al mondo videoludico. Brilla però come se fosse a se stante, spingendo sul messaggio d’amicizia e  ironizzando sugli altri classici Disney.

Un ottimo film per la famiglia con cui iniziare il 2019, soprattutto se siete già stati in un Nuovo Universo.
 

#LiveTheRebellion