Alla fine è successo. Dopo vari giorni di falsi allarmi, gaffe sui social networks e speculazioni, un Nintendo Direct è spuntato fuori per rompere il ghiaccio del 2018. E se ci fossero stati dei dubbi, questa presentazione ha dimostrato che l’ammiraglia Switch non teme proprio alcun iceberg.

Le decisioni sagge da parte di Nintendo partono con la scelta del titolo per questo showcase: il Direct è proprio “mini“, sia per durata che per contenuti. Niente Bayonetta, niente Metroid (c’era da aspettarselo, eh, scusate…) e niente Pokémon, come era appunto deducibile da quell’aggettivo. Ma Nintendo si trova in una posizione in cui persino gli annunci “minori” possono essere motivo di festa fra i fans, perché il catalogo di Switch è già bello corposo e sappiamo per certo che si arricchirà durante l’anno. Persino le varie trasposizioni di giochi Wii U hanno senso di esistere, avendo il vantaggio di poter essere giocate in modi nuovi, Joy-Cons alla mano.

 

La calza di Nintendo: tanti dolcetti…

Wii U come with me?”
Partirei proprio da quest’ultima categoria di giochi, in particolare da Donkey Kong Country: Tropical Freeze. Quello creato dai ragazzi di Retro Studios è un vero miracolo, un connubio poligamico fra un sistema di controllo impeccabile, musiche da pelle d’oca, e una veste grafica strabordante di dettagli e stile. Fare piazza pulita di pinguini in riva al mare, ai piedi di mangrovie maestose (sulle calde note di David Wise) è un’esperienza che vi sorprenderà; e l’aggiunta di Funky Kong, palesemente dopato oltre ogni limite in termini di bilanciamento, promette di rimescolare le carte in tavola, e stuzzica l’appetito di qualcuno già sazio con la versione per Wii U. Questo annuncio, fra l’altro, si sposa benissimo con l’inclusione di DK nel team sgangherato di Mario + Rabbids.

Sono contento del nuovo trailer di Kirby Star Allies, previsto per marzo. Anche se le mie perplessità persistono, ho visto che HAL Laboratory ha piazzato qua e là qualche livello dal forte impatto visivo, ed idee che tutto sommato hanno del potenziale, come le stravaganti reazioni chimiche fra le innumerevoli forme che il marshmallow rosa può assumere. Parlando di cose dalle innumerevoli forme, Hyrule Warriors è in arrivo per il bis del bis, con un’edizione definitiva che farà sicuramente contento qualcuno.

…e qualche pezzetto di carbone.

Mario Tennis mi suscita ricordi terribili dei primi anni 2000, quando gli infiniti giochi sportivi di dubbia qualità legati all’idraulico proiettavano ombra su ciò che un tempo era una serie di prestigio. Gamecube aveva ben quattro Party, il golf, il tennis, il baseball e… un’edizione dedicata di Dance Dance Revolution. Fortunatamente ci fu una lenta ma irreversibile revisione del brand a partire da New Super Mario Bros.; ciononostante, ancora oggi sono abbastanza avverso a questi spin-off.

 

Ehi, i miei non sono tutti pregiudizi: Ultra Smash per Wii U è quasi universalmente reputato scarno, banale e asciutto. Questo nuovo “Aces” può forse vantare una maggiore personalità (simpatica l’uniforme da tennis, che voglio poter indossare anche su Odyssey però!) e una modalità storia, la cui effettiva validità è ancora da vedere.

Non sono mancate le sorprese.

Balloon World, la nuova modalità di Super Mario Odyssey, è qualcosa di speciale. Dopo quasi tre mesi dall’uscita del gioco continuo a giocarci con il mio cuginetto, anche se lo abbiamo completato al 100%. Il motivo è semplice: Mario non è mai stato così soddisfacente da controllare e i livelli non sono mai stati così ricchi di luoghi nascosti e di anfratti da esplorare. Credo che una trovata come Balloon World sia un colpo di genio, perché mette insieme i due elementi migliori del gioco (se escludiamo l’immenso carisma che sprizza da tutti i pixel). Non ci sarebbe stato un modo migliore di implementare il multiplayer online all’interno di un gioco come questo; tuttavia non capisco se i palloncini legati alla schiena di Luigi siano un omaggio all’altrettanto verde Tingle o al classico NES Balloon Fight (e quindi, indirettamente, a Mr. Iwata). A completare un pacchetto già allettante sono tre nuovi costumi, tra cui spicca quello da cavaliere… che potrebbe sembrare familiare a qualcuno.

 

 

Già, perché Dark Souls Remastered è ufficialmente in arrivo su Switch. Una notizia la cui reale importanza non è facile da calcolare: da una parte il titolo è stato già giocato da molte persone, dall’altra è anche vero che l’utenza Nintendo potrebbe averlo in gran parte ignorato finora; lo stesso si può dire di Payday 2. From Software che apre il cuore a Switch, seguendo l’esempio di Rockstar e Bethesda, è qualcosa di abbastanza epocale, nel senso che segna la fine di un’epoca, quella in cui Nintendo era sostanzialmente un’isola in mezzo al mare. E pensare che, per farsi avvistare da tutti questi sviluppatori, bisognava solo farsi coraggio e sparare due razzi segnalatori nel cielo: uno azzurro e uno rosso, come Link e Mario, come i Joy-Cons della piccola macchinetta che continuerà a essere teatro di grande intrattenimento per gli anni a venire.

#LiveTheRebellion