Una splendida Jennifer Aniston si ritrova nei panni di una donna di mezza età, schiacciata tra la noncuranza del marito e l’insoddisfazione di una vita piatta

 

In una comoda e spensierata mattinata d’Estate, è difficile che il nostro cervello desideri un impegno più grande di un passatempo leggero, un’esperienza scanzonata, o un lieve stravolgimento emotivo e cognitivo. Nell’enorme massa eterogenea di produzioni cinematografiche (oggi come non mai), ci sono dei film che sembrano creati e concepiti per non essere altro se non una ventata di leggerezza, qualcosa pensato per avere successo al box-office e per non attrarre nessun tipo di pubblico in particolare; oggi, molto spesso, questo tipo di produzioni rientra nel genere della commedia.

E Scambio a Sorpresa (Life of Crime nel titolo originale), con una sempre meravigliosa Jennifer Aniston e un convincente John Hawkes, è proprio uno di quei film che ci si aspetterebbe di trovare al cinema in una calda serata estiva, uno di quei film da vivere con gli amici più che con la propria amata, un film che intrattiene giusto fino all’inizio dei titoli di coda. Un film che potremmo definire “simpatico”, con il giovane Daniel Schechter alla regia… E poco altro.

 

 

Fatto il Ricatto
Scambio a Sorpresa è una commedia pulp ambientata nella Detroit degli Anni Settanta
Scambio a Sorpresa è un adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Elmore Leonard (scritto nel 1978), un autore tanto caro al cinema mondiale quando si tratta di partorire lavori di piacevole leggerezza con trame non troppo complesse. Ambientato in una Detroit di fine anni Settanta, il film di Schechter mette in campo un dramma coniugale che vede il ricco imprenditore Frank Dawson (Tim Robbins), impegnato ad accatastare centinaia di migliaia di dollari in nero da una serie di appartamenti, opposto alla tranquilla e placida moglie Mickey (Jennifer Aniston), incastrata in una vita di litigi e incomprensioni con marito e figlio. Un duo di criminali non-tanto-esperti decide di approfittare della situazione economica del primo, orchestrando un rapimento per chiedere un cospicuo riscatto e fuggire con la cassa; il problema è che non avevano previsto che il buon Frank Dawson tenesse più alla sua amante (Melanie, una Isla Fisher tremendamente provocante ed esperta di pratiche “fiorentine”) che alla moglie stessa.

Una volta rapita, Mickey sviluppa gradualmente una sorta di affezione verso uno dei rapitori, che potrebbe essere accostata a una forma embrionale di Sindrome di Stoccolma. Di fronte alle resistenze di Frank, i rapitori (assistiti da un simpatico e amichevole neonazista, giusto per gradire) si vedono costretti ad intervenire di persona per fare pressioni; e, da quel momento, la trama subirà un effetto domino inarrestabile che porterà all’inaspettato finale.

 

Life Of Crime Scambio a Sorpresa

Lo Sceriffo più Egoista del West
Il duetto Aniston-Hawkes domina l’intera pellicola
Va dato atto ai sceneggiatori per aver tentato di creare dei personaggi interessanti per lo spettatore, e in certi casi ci sono anche discretamente riusciti. Louis (John Hawkes) è sicuramente il personaggio più riuscito del film, con una propria profondità emotiva e psicologica, con dei principi sani e una complessità nello spettro delle emozioni non indifferente. La sua crescita, per quanto quasi inesistente, consiste piuttosto nello scoprirlo poco a poco, scena dopo scena, rivelando le profondità più remote del suo animo e tutte le sue svariate sfaccettature morali. Dall’altro lato, il “collega” rapitore Ordell (Mos Def) risulta molto meno convincente (soprattutto quando decide di rinunciare a un potenziale milione di dollari in virtù di una notte di sesso), e il temibile neonazista Richard (Mark Boone Junior) risulta essere esattamente ciò che ci si aspetterebbe da un personaggio del genere: uno spaventoso ignorante, maniaco sessuale e con evidenti turbe psicologiche, il cui ruolo nella narrazione sarà però rilevante per solidificare il legame tra Louis e Mickey.

 

Il tentativo di creare personaggi interessanti è, in certi casi, anche discretamente riuscito

 

Di tutt’altra pasta è invece il viscido Marshall Taylor (Will Forte): incastrato anch’egli in un matrimonio insoddisfacente, si innamorerà di Mickey ma risulterà essere un personaggio assolutamente insulso e privo di senso, una comparsa evitabile, un elemento narrativo che contribuisce ad affermare la forza di Mickey ma utile soltanto a riempire quei dieci minuti in più all’interno della pellicola. E, a proposito di Mickey (che, vale la pena ripeterlo, è interpretata da un’interessante Jennifer Aniston), la giovane protagonista non sarà esente da una certa crescita personale, che la porterà infine a prendere in mano la propria vita consapevolmente per darle una svolta significativa. Forse un po’ troppo netta, per i nostri gusti.

 

My God, my Tourniquet
In Scambio a Sorpresa, purtroppo, manca una coerenza d’insieme
E il problema, in Scambio a Sorpresa, è forse che manca una coerenza d’insieme, qualcosa di sorprendente, qualcosa di “diverso”. Per molti versi, il film si configura come una semplice commedia (non tanto esilarante, tra l’altro) che racconta una storia drammatica con una certa leggerezza, riuscita nella compostezza della regia (che non è comunque nulla di diverso rispetto a un qualunque altro stile americano) e nelle ambientazioni, ma con niente di realmente identitario. Sia chiaro, non ci riferiamo a nulla che potesse far realmente gridare al miracolo; era sufficiente qualche ulteriore tratto distintivo, qualcosa di differente dal solito, qualche personaggio più approfondito o anche solo una cura complessiva più organica. Scambio a Sorpresa è un film che sa intrattenere fino alla fine, grazie ai suoi personaggi simpatici e carismatici, grazie al rapporto che si instaura tra Mickey e Louis, grazie ai risvolti curiosi e filocomici della trama; ma è anche un film che dimenticherete senza troppa fatica, che non resterà impresso a lungo nella vostra memoria e che, ne siamo certi, avreste facilmente rimosso anche se lo aveste già visto al cinema. E in parte è anche colpa della complessità intrinseca alla storia, ricca di pretese e così articolata nei suoi concetti che non permette lo sviluppo di tutti i personaggi messi in gioco; una complessità che, tuttavia, rischia di sembrare uno specchietto per le allodole, dal momento che è impossibile ignorare le evidenti mancanze e piccole imperfezioni di cui l’intera pellicola è costellata.

 

Jennifer Aniston Life Of Crime

 

Nel complesso, si può dire che l’aver scelto il genere della commedia pulp sia stata una scelta azzeccata (e le influenze tarantiniane, in ciò, sono evidenti): l’atmosfera è ben resa tanto dalle scelte scenografiche quanto dalla colonna sonora, sempre adeguata a un setting anni Settanta, e non si può negare che gli sforzi alla base ci siano, eccome. Scambio a Sorpresa non è un capolavoro, e questo si sarà ormai capito; ma questo non vuol dire che, se visto sotto la giusta luce, debba essere necessariamente un film da buttare. Collocarlo sulla scala della mediocrità, come una via di mezzo, sembra quindi la scelta più adatta, ed è comunque un film consigliato se si desidera una visione leggera e scanzonata; tanto più che il cast femminile scelto è poco meno che una gioia per gli occhi.

 

Dettagli prodotto
  • Attori: Jennifer Aniston, Isla Fisher, Tim Robbins
  • Formato: Blu-Ray, PAL, Schermo panoramico
  • Audio: Inglese, Italiano
  • Lingua: Inglese, Italiano
  • Sottotitoli: Italiano
  • Regione: Regione B (Maggiori informazioni su Formati Blu-Ray.)
  • Numero di dischi: 1
  • Studio: Koch Media
  • Data versione DVD: 11 mag. 2017

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