Redazione ILVG

Speciale Road to LEGO Batman- Il film

Uno degli elementi di spicco di The LEGO Movie, film d’animazione del 2014 diretto da Phil Lord e Christopher Miller, è senz’ombra di dubbio il personaggio di Batman. La caratterizzazione di questa versione del supereroe creato da Bob Kane e Bill Finger è riuscita a convincere così tanto pubblico e critica che tra qualche giorno (per l’esattezza il 9 febbraio) arriverà nelle sale LEGO Batman – Il Film, pellicola diretta da Chris McKay che vedrà il ritorno di Will Arnett come doppiatore dell’Uomo Pipistrello. Com’era accaduto per Doctor Strange, noi di I Love Videogames abbiamo deciso di scrivere un piccolo speciale anche dedicato al Cavaliere Oscuro, nella speranza possiate trovarlo un interessante spunto per colmare qualche vostra lacuna relativa a questo personaggio da sempre tanto amato in ogni sua forma. Siete pronti a tornare a Gotham e a varcare le porte dell’Arkham Asylum assieme a noi?! Buona lettura!

Il Pipistrello nei fumetti
Da sempre Batman è considerato come uno dei supereroi più iconici della storia

Creato nel 1939 in seguito al successo editoriale di Superman, il personaggio di Batman era ben diverso da come siamo abituati a vederlo oggi. Si trattava, infatti, di un vigilante a tutti gli effetti, con tanto di pistola e ben lontano dalla politica “anti-omicidi” che il Cavaliere Oscuro ha sviluppato nel corso del tempo. Con il trascorrere degli anni, infatti, Batman è riuscito a conquistare una fetta di pubblico sempre maggiore, diventando a tutti gli effetti uno dei supereroi più amati in assoluto e con una fanbase davvero affezionata. Tra i motivi di questo successo c’è sicuramente il fatto che Bruce Wayne (questo il nome dell’alter ego del Pipistrello) non possiede alcun superpotere, ma riesce a combattere il crimine solamente grazie alle proprie abilità da detective e alle arti marziali. Come per altri personaggi della DC Comics (per chi non lo sapesse si tratta della diretta concorrenza della Marvel), Batman ha avuto cicli vitali con alti e bassi, ma può certamente vantare una serie di storie a dir poco indimenticabili, che non solo hanno fatto la storia del personaggio, ma di tutto il medium del fumetto. Proprio da queste avventure, infatti, consigliamo di cominciare a leggere coloro che non hanno ancora avuto occasione di avvicinarsi alle storie del Cavaliere Oscuro. Tra le principali graphic novel di riferimento troviamo The Killing Joke, dedicata al rapporto con il suo arcinemico Joker, Arkham Asylum, che può vantare una storia dalle tinte horror illustrata dal devastante Dave McKean, Il Ritorno del Cavaliere Oscuro, considerata da molti come la miglior storia mai concepita dedicata all’Uomo Pipistrello, e Il Lungo Halloween, epica saga in 13 numeri dove assisteremo anche alla nascita di Due Facce. La capacità del personaggio creato da Bob Kane e Bill Finger di affascinare, emozionare e allo stesso tempo trattare temi maturi è sicuramente uno dei cavalli di battaglia di Batman, che anche a distanza di decine di anni riesce ad affascinare nuovi lettori e soddisfare, allo stesso tempo, lo zoccolo duro della fanbase. In tempi recenti, infatti, abbiamo potuto seguire le avventure del Cavaliere Oscuro scritte da Scott Snyder e disegnate da Greg Capullo; avventure che, nonostante qualche calo nei finali delle saghe, sono sempre riuscite a soddisfare sia dal punto di vista narrativo che, soprattutto, da quello grafico. Il rilancio delle testate DC Comics avvenuto ad inizio gennaio ha dato il via ad un nuovo ciclo per il difensore di Gotham, scritto questa volta da Tom King (autore di Visione, uno dei più bei fumetti Marvel dello scorso anno n.d.Luca) e disegnato da Mikel Janin. È ancora presto per poter dare una valutazione oggettiva su questa nuova partenza del personaggio, ma in America sembra che la serie abbia già ottenuto consensi e che, nonostante un inizio non proprio esaltante, riesca a guadagnare fascino numero dopo numero. Consigli letterari a parte, ci teniamo ad evidenziare come uno degli aspetti più interessanti legati al personaggio sia da ricercare nei suoi comprimari. Sia gli alleati che i nemici dell’Uomo Pipistrello, infatti, sono spesso estremamente caratterizzati e, soprattutto per quanto riguarda gli antagonisti, risultano essere talvolta più profondi e complessi dello stesso Batman.

Il Pipistrello al cinema
Una delle abilità più utili di Batman deve essere quella di risultare un personaggio perfetto per il cinema

Tralasciando il film del 1966 tratto dalla serie tv con Adam West (che tratteremo nel prossimo paragrafo) e qualche esperimento nel 1943 e nel 1949, Batman ha avuto numerose incarnazioni cinematografiche di rilievo. I primi due film ad essere davvero importanti per la mitologia cinematografica del personaggio sono quelli del 1989 (Batman) e del 1992 (Batman – Il Ritorno) diretti da Tim Burton con Michael Keaton nei panni del Cavaliere Oscuro. Il celebre regista americano riuscì nell’impresa di rappresentare alla perfezione l’anima gotica del personaggio, caratterizzandolo in modo complesso e, esattamente come nei fumetti, mettendolo a confronto con antagonisti profondi e dall’innegabile fascino. Dopo queste due pellicole, il testimone della regia è passato nelle mani di Joel Schumacher e, vista la direzione presa dal nuovo regista, Keaton preferì allontanarsi dalla produzione. Nel 1995, con Val Kilmer come nuovo Bruce Wayne, venne alla luce Batman Forever e, nonostante i toni molto più vicini alla serie animata di Bruce Timm e ben lontani dalle atmosfere cupe di Tim Burton, era già evidente che più di qualcosa non fosse andato nella giusta direzione durante la produzione. Questo apparve ancora più evidente quando, nel 1997, Schumacher realizzò Batman&Robin, questa volta con George Clooney nei panni di Batman. La pellicola è considerata da tutti come la peggior trasposizione cinematografica dedicata all’Uomo Pipistrello, ma noi siamo convinti che, con il passare del tempo, il film abbia guadagnato un fascino trash non indifferente (la scena con la Bat-Carta di Credito rimane, nel bene o nel male, un momento indimenticabile). Visto lo scarso successo di pubblico e di critica, il franchise rimase sospeso sino al 2005 quando, con Batman Begins, Christopher Nolan prese in mano la serie e realizzò una trilogia che, soprattutto con il suo secondo capitolo, riuscì a riavvicinare molti spettatori al personaggio. Chi vi scrive trova che Batman Begins rimanga la miglior trasposizione del personaggio realizzata da Nolan, ma questo solamente perché Il Cavaliere Oscuro ha come “difetto” quello di allontanarsi dal personaggio dei fumetti per avvicinarsi al genere di film diretti dal regista inglese. Ecco che, quindi, risulta quasi del tutto assente la componente detective tanto presente nei fumetti e persino il Joker (interpretato da un magistrale Heath Ledger) risulta essere ben lontano dalla controparte cartacea. Molto più vicina ad essa, invece, è la versione di Batman interpretata da Ben Affleck e comparsa su schermo la prima volta lo scorso anno con Batman V Superman. Con un costume e un carattere simile a quello del Batman de Il Ritorno del Cavaliere Oscuro (fumetto già citato nel paragrafo precedente), il Bruce Wayne di quello che sarà l’universo cinematografico dei supereroi della DC Comics è riuscito a convincere quasi tutti, risultando uno degli elementi di spicco di una pellicola che, sin da subito, ha ricevuto forti critiche. Ultimo, ma non per importanza, è il Batman presente all’interno di LEGO Movie. Forte di un sacco di Bat-tute fantastiche e di una caratterizzazione nuova, ma che allo stesso tempo riesce a fare da parodia al personaggio nelle sue varie versioni, il Batman doppiato da Will Arnett è sicuramente una delle versioni migliori del Cavaliere Oscuro. Il suo successo è evidente anche dal fatto che, come saprete visto che state leggendo questo speciale, il 9 febbraio uscirà nelle sale LEGO Batman – Il Film e noi non vediamo l’ora di entrare al cinema per gustarci questa nuova avventura dell’Uomo Pipistrello.

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