In merito alla vicenda avvenuta negli scorsi giorni nel ferrarese, nella quale due adolescenti sono stati i protagonisti di un omicidio, molte testate giornalistiche, che si occupano di cronaca nera, hanno sottolineato il fatto che a compiere queste azioni siano stati due ragazzi videogiocatori, ponendo un marcato accento su quest’ultima loro caratteristica.
Riguardo questo, l’AESVI (Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani) ha preso la sua posizione, definendo questo tipo di comunicazione “inaccettabile” ed “offensiva.

 

Questo tipo di comunicazione, oltre che inaccettabile per l’industria dei videogiochi, è a nostro avviso offensiva nei confronti dei videogiocatori […] suggerisce una relazione del tutto indimostrata e inesistente fra l’utilizzo di videogiochi in quanto tale e la propensione al crimine. Denota, infine, un ingiustificato accanimento nei confronti del mezzo videoludico.

 

L’AESVI conclude il suo comunicato stampa sottolineando come queste allusioni rischino di penalizzare un’intera industria che mostra un’attenzione crescente sia della qualità dei prodotti, che della promozione dell’uso consapevole degli stessi.

 

Vi invitiamo a leggere sia l’intero comunicato stampa, cliccando qui, sia il nostro articolo sull’argomento, che potete visualizzare cliccando sull’approfondimento qui sotto.

 

 

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Fonte

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