Quando cala la notte su una lunga sessione di gioco che dura da diverse ore, un vero giocatore sa di dover affrontare un’ardua scelta che accompagna i nottambuli fin da quando sono stati inventati Internet e le serie TV: abbassare il volume, o imbracciare i giusti strumenti del mestiere per non rischiare di compromettere l’immersione. Ed è innegabile: noi giocatori siamo spesso creature della notte, corpi dai ritmi metabolici opinabili che preferiscono una lunga partita nel silenzio della notte a una breve sessione nel caos del giorno.
Dopo aver vissuto un numero considerevole di quei terribili momenti di panico (
a patto di non vivere isolati come eremiti, s’intende), in molti avranno capito che
la scelta migliore passa per un buon paio di cuffie, in grado di isolare all’interno di una bolla ideale e di garantire, al tempo stesso, un’esperienza audio completa a 360°. Per i veri amanti della notte di fronte a uno schermo, poi, la scelta del giusto accessorio da porre sui nostri padiglioni auricolari si rivela a dir poco fondamentale, a prescindere dal tipo di attività che si decida di fare; certo, si può sempre decidere di spendere una fortuna su un paio di cuffie con telaio in carbonio e con un laser nascosto nel microfono a bocca, ma dove andare quando le proprie finanze sono decisamente più ridotte o – più semplicemente – non si sente il bisogno di spendere così tanto su un semplice accessorio per le proprie sessioni notturne?
Per gentile concessione di
Creative,
I Love Videogames ha potuto metter mano sul modello
Flex Ultralight della nota azienda, avendo modo di testare l’accessorio in ambiti e situazioni di volta in volta diversi per un periodo di tempo prolungato. Le cuffie
Flex sono giunte sul mercato lo scorso 2 settembre, e hanno già potuto dar prova della loro affidabilità e delle loro caratteristiche peculiari presso più di un utente soddisfatto; per chi fosse interessato all’acquisto, il nuovo esperimento di design di Creative può essere trovato
direttamente sul sito ufficiale dell’azienda, oppure su
Amazon.it al prezzo di €39,99.
Specifiche Tecniche:
Generale
Stile: Sulle orecchie
Peso: 136g
Fascetta regolabile: Sì
Design pieghevole:
Sì
Colore: Nero
Accessori inclusi: Quattro Paia di Colori Intercambiabili
Specifiche tecniche
Tipo di prodotto: Cuffie cablate
Microfono in Linea: Sì
Driver: Magnete Neodymium da 32 mm
Risposta in frequenza: 20Hz ~ 22kHz
Impedenza: 24 ohms
Tipo di connettore: A forma di L da 3.5mm (0.13 inches) presa a 4-poli
Compatibili con i modelli di smartphone e tablet di ultima generazione che supportano il connettore da 3,5 mm a 4 poli (standard CTIA). Le funzioni possono variare in base ai dispositivi. Non è consigliato l’utilizzo con un dispositivo dotato di normale presa stereo o a tre poli.
Lunghezza cavo: 1,2 m
Stile cavo: Cavo Stereo Simmetrico anti-Groviglio
Utilizzo consigliato
Musica/Film: Sì
Chat: Sì
Piano… Piano…
Gli si può girare intorno quanto si desidera, ma non si può negare come la prima cosa che guardiamo, nella scelta di una cuffia, ricada spesso e volentieri sulle caratteristiche del design. E il design è certamente fornito di una serie di dettagli in grado di colpire l’occhio anche nel caso delle
Creative Flex, che non a caso portano con sé la caratteristica “
Ultralight“: con i padiglioni ripiegati verso l’interno dell’arco superiore, le cuffie si presentano già dall’inizio come un modello fortemente versatile e in grado di adattarsi all’anima di un viaggiatore, ma anche soltanto a quella di un uomo che non ama impegnare troppo spazio sulla propria scrivania. Grazie a questa caratteristica peculiare, le cuffie
Creative Flex guadagnano fin da subito diversi punti sul fronte della praticità, per merito di due semplici cardini che rendono possibile ripiegare i padiglioni su loro stessi una volta terminato l’utilizzo.
Ciò che le
Creative Flex guadagnano sul fronte del design, tuttavia, sembrano perderlo per quanto riguarda la robustezza d’insieme di tutto l’apparato: l’impiego di un semplice rivestimento in gomma siliconica potrebbe portare a un danneggiamento del cavo audio sul lungo periodo (
come ben sanno tutti gli utilizzatori assidui di cuffiette), cavo che, peraltro, non si presenta neanche di una lunghezza troppo soddisfacente (
si parla di un cavo di circa 1.2m di lunghezza, dotato del classico jack stereo da 3.5mm). La presenza di un piccolo microfono (
con annesso pulsante per avviare o stoppare la musica e per rispondere alle chiamate), però, potrebbe convincere più di uno scettico a tentare l’acquisto, anche in virtù della sua indiscutibile utilità.
Menzione d’onore anche per il lavoro svolto dall’azienda per rendere l’accessorio il più leggero possibile: la confezione, infatti, presenta le
Creative Flex con un peso complessivo di 136g, praticamente impercettibile una volta preso in mano l’accessorio e posto sulla propria testa.
Tale leggerezza si traduce in grande comodità per chi dovesse utilizzare le cuffie per sessioni prolungate, risultando in fastidi a dir poco minimi anche per chi, solitamente, è costretto a fare i conti con le bacchette degli occhiali da vista. Allo stesso tempo, però, il peso ridotto sembra tradire una sostanziale fragilità del telaio, che, per quanto elastico, dà facilmente l’impressione di poter cedere senza troppi problemi con la giusta sollecitazione.
Piccola nota di design: le cuffie arrivano con una piccola bustina piena di piccole etichette di plastica colorate, che possono essere applicate sui padiglioni per “personalizzare la propria esperienza” e conferire un’identità particolare all’accessorio.
Tra Daredevil, YouTube e Mr. Robot
Dando per scontato che un giocatore non acquisti un paio di cuffie esclusivamente per fare una serie di partite notturne, ci riserveremo il privilegio di mettere da parte l’analisi relativa al
gaming, per il momento, e seguiremo il percorso svolto da chi scrive nel corso della sua prova.
Il test delle
Creative Flex è iniziato con quella che è probabilmente una delle passioni più in voga tra i
Nerd del XXI secolo: le serie TV. Recuperando su
Netflix gli episodi mancanti dello show di
Daredevil (
il cui comparto audio si è rivelato eccezionale per la prova dell’apparato), ci siamo concessi il lusso di mettere alla prova le cuffie di Creative in un ambiente sonoro dominato da bassi, colpi sordi, dialoghi e picchi di una colonna sonora particolarmente forte sugli archi. Tenendo in considerazione che le
Creative Flex ci sono state presentate fin da subito come dotate di “bassi incisivi” e “limpidezza del parlato”, possiamo certamente dire di essere rimasti soddisfatti dalla performance dell’accessorio fornito da Creative: le (dis)avventure di Matt Murdock scorrevano su schermo con una discreta fluidità sonora
sia su macOS che su Windows, senza mai risultare particolarmente fastidiose neanche ai volumi più elevati, dove di solito ci si aspetterebbe un certo grado di distorsione dell’audio.
Un’esperienza meno intensa ma altrettanto significativa si è registrata vagando per YouTube alla ricerca di musica (
di cui parleremo a breve) o di qualche video divertente, mentre la chiarezza delle voci ha decisamente espresso tutto il suo potenziale quando siamo passati alle prime puntate di
Mr. Robot, una serie in cui i dialoghi la fanno da padrone per una buona porzione di ogni singola puntata.
Ascoltando le Ceneri di Ariandel
È solo una volta spostatici sul fronte
gaming, però, che la qualità audio ha iniziato a fare da sfondo alle prime perplessità. Per avere una visione organica e maestosa delle potenzialità di
Creative Flex, ci siamo diretti su
Ashes of Ariandel, il DLC di
Dark Souls III disponibile da pochissimi giorni su
PlayStation 4,
PC e
Xbox One; chi ha avuto modo di provare la fortunata serie di
From Software conosce benissimo la spropositata quantità di effetti sonori impiegati e l’indiscutibile qualità della colonna sonora, dunque l’esempio dovrebbe bastare a descriversi da solo.
Dopo aver spulciato il trailer del DLC alla ricerca di un indizio per entrare (
perché #GrazieFromSoftware), ci siamo ritrovati nel meraviglioso mondo innevato del Dipinto di Ariamis. Tra soldati giganti e lupi famelici, le prime ore del pacchetto aggiuntivo sono passate in un tripudio di effetti sonori e visivi da lasciare mozzafiato; e, tuttavia – come temevamo -, l’eccessiva chiarezza delle cuffie
Creative Flex sulle frequenze alte fa sì che l’audio risulti eccessivamente brillante in più di un tratto, non conferendo adeguata giustizia a un’esperienza che, con una maggior concentrazione su bassi e frequenze medie, sarebbe potuta risultare molto più morbida e meno graffiante.
Ci siamo poi diretti su
Civilization VI , e il “problema” è sostanzialmente rimasto: nonostante le voci dei consiglieri siano risultate incredibilmente chiare e splendide da ascoltare, l’audio complessivo sembrava soffrire della mancanza di una particolare concentrazione sulle frequenze medio-basse, enfatizzando la chiarezza dei colpi di spada ma dando l’impressione di uno squilibrio generale.
Una menzione positiva, tuttavia, va decisamente all’utilizzo delle cuffie per una chat col party o per una chiamata su Skype. L’enfasi sulla chiarezza della voce, infatti, fa sì che le voci in chat risultino sempre molto chiare e distinte; un aspetto che, senza dubbio, va ad aiutare parecchio chi lavora con l’audio e con le voci in digitale, magari per
editare un podcast o per gestire i volumi nel corso di un montaggio video.
Mai dare un nuovo paio di cuffie a un metallaro
Per la terza, ultima e più importante fase della nostra prova (
in ordine gerarchico, si intende), abbiamo deciso di sfoderare i più svariati generi musicali su
iTunes e
Spotify (
ben coscienti della qualità audio di un piano standard in quest’ultimo), affidandoci a qualche CD audio per compensare le mancanze dei primi due strumenti d’esame. Chi ama pressoché tutti i generi di musica sa che esistono poche tracce in grado di suscitare emozioni come quelle di una riuscita colonna sonora, sebbene anche la musica vocale abbia un gran numero di frecce al proprio arco; ecco perché la nostra prova ha attraversato anche le lande desolate della
musica strumentale, passando attraverso la colonna sonora di
Bloodborne, della serie di
Final Fantasy e persino di
VVVVVV e
The Binding Of Isaac per avere un minimo di varietà d’insieme. Il risultato è stato più che soddisfacente, con un audio chiaro e d’impatto tanto nelle frequenze più alte quanto nelle più basse.
I “bassi incisivi” descritti dalla confezione delle Creative Flex ci sono tutti, e danno certamente il meglio di sé nella musica epica e in generi un tantino più “estremi” rispetto alla norma generale.
Non solo: non contenti del risultato ottenuto con le colonne sonore, siamo passati a mettere sotto esame la musica vocale e la musica strumentale in senso stretto. Dai ritmi insoliti dei
Dream Theater alle dolci sonorità della voce di
Sharon den Adel in
The Swansong (
Within Temptation), passando per il limpido pianoforte di
Paradise Lost (
Symphony X) e i toni folk di
Rhapsody of Fire e
Falconer, l’hardware proposto da Creative ha mostrato egregiamente di saper gestire un gran numero di situazioni sonore diverse, sebbene di tanto in tanto l’ostentata “chiarezza” delle voci si sia fatta sentire un po’ troppo sulle frequenze medio-alte.
Flettendo l’Inflessibile
Le cuffie
Creative Flex, nel complesso, si presentano fin da subito come un ottimo prodotto di design, comodo anche per sessioni prolungate e sicuramente in grado di garantire un’ottima qualità audio in un gran numero di situazioni diverse. La leggerezza dell’apparato le rende quasi impercettibili una volta posizionate sulle proprie orecchie, e ciò si traduce in una gran comodità che non costringe mai a rimuovere l’apparato per far riposare i propri padiglioni auricolari; il microfono integrato di linea, poi, può risultare piuttosto appetibile per chiunque ascolti musica dal proprio cellulare, e non c’è dubbio che il prezzo abbordabile (
lo ripetiamo: €39,99) possa attrarre più di un utente in cerca di un accessorio economico e performante al tempo stesso.
Come descritto dal sito ufficiale, tuttavia, le
Creative Flex sono maggiormente indicate per musica, film e chat vocale; se l’eccessiva chiarezza si è fatta sentire con discreta leggerezza nel primo caso (
ed è risultata un pregio nel secondo e nel terzo), lo stesso non si può dire della prova “ludica”, che è risultata un po’ troppo “asciutta” e priva del mordente necessario per un’immersione indimenticabile. Se a questo si aggiunge un’apparente fragilità dell’accessorio sia nel telaio che nel cavo in gomma siliconata, è innegabile come i giocatori più esigenti possano trovare più di un motivo per cercare altrove; se, però, quel che cercate è un buon paio di cuffie versatile, adattabile e particolarmente comodo, possiamo affermare con cognizione di causa che le
Creative Flex potrebbero essere proprio ciò che fa per voi.
#LiveTheRebellion