A quasi un mese dall’uscita di FIFA 17, i videogiocatori di tutto il mondo hanno cominciato la loro scalata per diventare tra i migliori al mondo. Mai come quest’anno il titolo targato EA Sports ha offerto una tale vastità di modalità di gioco, sia in Single Player che in Multiplayer; che siano le Stagioni, che sia FIFA Ultimate Team o la nuova modalità “Il Viaggio”, il divertimento è assicurato, con una grafica mai così realistica e un sistema di gioco innovativo, che ha portato numerosi videogiocatori a rivedere i propri moduli e gli interpreti giusti da schierare in campo. Meccaniche e informazioni che potrete trovare nella recensione ottimamente scritta dal nostro Gaetano, che ha sviscerato il gioco fino in fondo.
Diventa Guardiola
Tra le varie modalità, troviamo la sempre amata Carriera Allenatore, che permette di poter avere controllo di uno dei tantissimi club disponibili in questa nuova annata e cercare di ottenere vittorie su vittorie per poter raggiungere i tanto ambiti trofei e la gloria personale. Questa modalità esiste ormai da tantissimo tempo, e ogni anno EA Sports cerca di renderla sempre più emozionante, inserendo nel corso del tempo tante piccole chicche che rendono il tutto ancor più piacevole malgrado l’avanzare degli anni. Ciò che rende questa modalità unica rispetto alle altre, però, è la possibilità di diventare dei veri e propri scout, alla ricerca dei futuri campioni da poter mandare in campo. FIFA, sotto questo punto di vista, è all’avanguardia: infatti, se escludiamo alcuni giocatori le cui caratteristiche aumentano in maniera sproporzionata senza un motivo (ma questo è il bello del calcio), dall’altra ci sono i cosiddetti Wonderkids, ragazzini su cui EA Sports scommette e che devono per forza di cose entrare nella nostra rosa, per garantirci giocate e soprattutto per portare il nostro club nell’Olimpo del Calcio.
Abbiamo perciò preso in considerazione 10 dei tanti calciatori su cui la casa canadese ha scommesso qualche anno fa, quando la modalità Carriera Allenatore, per quanto non fosse ancora ai livelli di oggi, era già all’avanguardia per i suoi tempi. Ci siamo focalizzati principalmente sui vari FIFA 2009, 2010 e 2011, quando alcuni dei calciatori oggi affermati erano soltanto dei giovani teenager che talvolta giocavano in provincia o nei campionati secondari, dove si son fatti le ossa e sono diventati i professionisti che oggi possiamo ammirare in televisione. Ma cosa intendiamo in particolar modo con Wonderkids? Semplice: calciatori under 23 con un punteggio overall non eccezionale, che in prospettiva può raggiungere un valore pari o superiore a 84/100. Naturalmente le statistiche aumentano in particolar modo se il giocatore viene fatto crescere nella maniera giusta, ossia facendolo giocare nel proprio ruolo con continuità; per questo motivo, il valore potenziale è indicativo, e il calciatore in questione poteva arrivare a ottenere un valore complessivo di poco superiore o inferiore a quello da noi inserito, ossia il valore medio.
Thiago Alcantara – Barcellona
Valore 66 – Potenziale 87
Quando si parla della cantera del Barcellona, non possiamo non fidarci dei giovani offerti dal vivaio catalano. Iniesta, Xavi, Fabregas, Pedro, Puyol e tanti altri ancora hanno fatto la storia di questo grande team. Uno dei calciatori che però non è riuscito a mettersi completamente in mostra è Thiago Alcantara, centrocampista dalle doti di regista che, dopo aver fatto bene al Barcellona, è stato venduto al Bayern Monaco di Pep Guardiola, che ha saputo valorizzarlo soprattutto nella sua seconda stagione, deve ha totalizzato 35 presenze. Il valore attuale su FIFA rispecchia ciò che EA aveva pronosticato, con una media di 84 ma soprattutto 90 di dribbling e agilità.
Marco Verratti – Pescara
Valore 63 – Potenziale 80
Non può mancare uno dei più grandi, se non il più grande giocatore della nostra nazionale. Verratti si era già fatto notare in provincia, e più precisamente a Pescara tanti anni fa, dove giocava senza grandi problemi sia come trequartista che come regista. Il valore di quello che allora era un diciassettenne era già evidente, e in FIFA era persino uno dei migliori talenti della nostra Serie B. Verratti ha, in ogni modo, superato ogni aspettativa, e oggi, al PSG, possiede un valore pari a 85.
Ivan Perisic – Club Brugge KV
Valore 67 – Potenziale 85
Ivan Perisic è uno di quegli esterni che con la giusta mentalità e una discreta forma fisica può riuscire ad abbattere, soprattutto in contropiede, le difese avversarie: l’ha fatto vedere soprattutto in Germania, al Wolfsburg, dove si è messo in luce con ottime giocate. In poco più di un anno, con l’Inter, l’esterno croato ha fatto vedere queste caratteristiche ancora poche volte, anche se paga probabilmente i problemi generati intorno all’ambiente nerazzurro; già nel 2009, però, Perisic ha mostrato le sue doti nella squadra belga del Brugge, malgrado su FIFA non avesse un valore alto. Il 60 di overall di FIFA 10 poteva però diventare 85 nel corso del tempo, e il croato poteva arrivare ad avere statistiche simili a quelle di oggi, dove, con un valore di 83, è uno degli esterni più forti fisicamente della nostra Serie A.
Christian Eriksen – Ajax.
Valore 71 – Potenziale 88
Anche la cantera dell’Ajax, così come quella del Barcellona, offre ogni anno piccoli campioni che talvolta, purtroppo, non son riusciti a farsi largo fuori dall’Olanda, ma in altre circostanze sono diventati vere e proprie bandiere della nazionale Orange;sarebbe quindi quasi inutile citare, in questo senso, i mitici Davids, Van der Saar e tanti altri ancora. L’ultimo dei piccoli campioncini venduti all’estero dalla squadra di Amsterdam è stato il danese Christian Eriksen, centrocampista offensivo oggi al Tottenham, che ha avuto una crescita molto costante negli anni successivi alla sua cessione, fino al raggiungimento di traguardi importanti sia in FIFA 16 (come il valore di 86 in una mitica carta IF in FUT), che in FIFA 17.
Shkodran Mustafi – Everton
Valore 65 – Potenziale 85
Nemmeno molti degli appassionati di calcio conoscevano Shkodran Mustafi prima del suo arrivo in Italia. Il giovane difensore centrale (albanese naturalizzato tedesco, e oggi all’Arsenal) fu acquistato nel 2012 dalla Sampdoria, dove si mise in luce in due stagioni fantastiche che gli valsero diverse convocazioni nella nazionale teutonica – tanto da giocare e vincere anche la Coppa del Mondo nel 2014 in Brasile. Malgrado nella squadra di Liverpool Mustafi non abbia mai giocato, FIFA gli diede un valore di 65, enorme se si pensa che aveva appena compiuto 17 anni e non era mai stato schierato in prima squadra. Il valore del difensore tedesco passa in tre stagioni a 80, per poi aumentare ancora di più una volta ceduto al Valencia, dove è uno dei pochi a salvarsi in due stagioni disastrose.
Philippe Coutinho Correia – Vasco da Gama
Valore 56 – Potenziale 87
Coutinho è uno di quei calciatori che non possono mancare all’interno di questa piccola rubrica. Il trequartista classe 1992 militava nel 2009 nella squadra brasiliana del Vasco da Gama, dove esordì proprio in quell’anno. Proprio durante quella stagione l’Inter lo acquistò e, nell’anno successivo, lo portò a Milano al triplete di Mourinho. Malgrado ciò, il calciatore non è riuscito a mettersi in luce in Italia, con 28 presenze e soli 3 goal. Viene ceduto nel 2013 al Liverpool, e recentemente l’asso brasiliano Ronaldo ha affermato di vederlo bene nel Real Madrid. In FIFA il calciatore ha avuto una crescita incredibile: in soli due anni di FIFA, Coutinho passa dal 56 iniziale a un valore di 74. Oggi il calciatore ha soltanto 24 anni e il suo valore è di 85; ma malgrado ciò il giocatore brasiliano può ancora migliorare e affermarsi come uno dei migliori al mondo nel suo ruolo.
Erik Lamela – River Plate
Valore 60 – Potenziale 95
E per la categoria “Calciatori arrivati in Italia e poi venduti all’estero” troviamo Erik Lamela, esterno d’attacco che ha militato per due stagioni nella Roma e che attualmente si trova al Tottenham Hotspur, team inglese in cui ha totalizzato 76 presenze e 7 reti. Di certo da Lamela ci si aspettava molto di più, e non parliamo soltanto di FIFA ma anche e soprattutto del calcio reale, quello in cui ci sono delle persone che spendono soldi e scommettono su di te. Il percorso calcistico dell’esterno argentino (che ha totalizzato con la Celeste 22 presenze) è fatto di alti e bassi: debutta sul titolo EA nel 2009 con FIFA 2010, dove, ancora giocatore del River, ha un valore complessivo di 60 ma un potenziale micidiale, tanto da poter raggiungere la qualità di Leo Messi, suo compagno di nazionale. Ma nel corso di quella stagione Lamela non riesce a mettersi in luce, tanto che, nell’edizione successiva di FIFA, il suo valore (e il suo potenziale) cala vertiginosamente; tuttavia, è proprio quell’annata che lo consacra: Lamela diventa un ottimo esterno e arriva a Roma. In FIFA 12 possiede un valore di 76, con una crescita pari a +17 rispetto all’anno precedente. E oggi? A 24 anni, Lamela gioca negli Spurs, dove non ha di certo brillato (a differenza di alcuni dei suoi compagni) e dove possiede un overall di gran lunga inferiore al potenziale del suo debutto, ma molto simile a quello del suo secondo anno.
Mats Hummels – Borussia Dortmund
Valore 72 – Potenziale 87
E che dire del giocatore cresciuto nel Bayern Monaco, affermatosi nel Borussia Dortmund e tornato proprio nella scorsa sessione di calciomercato in Baviera? Mats Hummels ha fatto molto parlare di sé negli ultimi tempi, ma, malgrado sia stato visto come un traditore da molti, è impossibile negare che sia uno dei migliori difensori centrali al mondo. Per la stagione 2008/2009, quando aveva soltanto 20 anni, il difensore tedesco possedeva un valore di 72; grazie alla tenacia e a una crescita costante, però, Mats Hummels è oggi uno dei difensori migliori al mondo, e il suo valore è riconosciuto in FIFA, tanto da avere un overall complessivo di 87.
Pierre-Emerick Aubameyang – Dijon
Valore 63 – Potenziale 86
Passiamo ora a un altro giocatore che ha conosciuto solo per poco tempo il calcio italiano: l’attaccante del Borussia Dortmund Pierre-Emerick Aubameyang, uno degli attaccanti più amati dagli appassionati sportivi e soprattutto da quelli di FIFA grazie alla sua velocità e all’ottimo tiro. Come accennato poc’anzi, il calciatore del Gabon è cresciuto nella primavera dell’altra squadra di Milano (il Milan), ma nel 2009 parte la sua avventura francese, che continuerà fino al 2013. I primi anni Oltralpe non sono facili: 12 goal in tre stagioni tra Dijion, Lille e Monaco, per poi passare al Saint-Etienne dei miracoli dove in due anni segnerà 37 reti. Passa poi in Germania, al Borussia Dortmund, ma la sua fama lo precede. Una crescita costante anche in FIFA, dove il calciatore raggiunge il valore di 86.
Prima di citare il primo classificato, è utile (per dirla alla Trapattoni) far notare come i calciatori presi in considerazione siano pochi rispetto ai tantissimi che potevamo prendere in considerazione. Ciò ci permette di dire senza dubbio che FIFA, così come altri giochi manageriali, è molto attento al maggior numero di particolari possibili per rendere il gioco sempre più divertente ma al tempo stesso più accurato per ciò che riguarda la parte non propriamente giocata. All’interno di questa mini-classifica avremmo potuto citare tanti altri calciatori come Alderweireld, Canales, Wilshere, Dybala, ter-Stegen, Lukaku, e decine di altri nomi.
Neymar Jr. – Santos
Valore 73 – Potenziale 91
Che dire di Neymar? I numeri parlano per lui. Paragonato più volte a Pelè sia per i suoi numeri che per il club di appartenenza – il Santos – Neymar da Silva Santos Júnior è un predestinato: all’età di 23 anni, l’attaccante brasiliano ha già vinto 5 campionati nazionali, un oro olimpico, una Confederations Cup, e tutto ciò che si può vincere a livello continentale con Barcellona in Europa e Santos in Sud America. E i videogiocatori di tutto il mondo piangono ancora quando pensano al suo grandissimo potenziale, ma soprattutto alle grandi possibilità di acquistarlo quando si trovava ancora in Brasile. Oggi Neymar è uno dei calciatori più forti e costosi del mondo e forse nemmeno gli sceicchi possono riuscire a portarlo via dal Barcellona.
Insomma, l’esperienza che FIFA offre ai suoi videogiocatori è dettata non solo dal volto dei calciatori, dalle loro esultanze o dalle tante modalità presenti. L’esperienza che FIFA offre si vede anche da queste piccole cose: la si nota nello studio di chi lo sviluppa, la si vede anche nell’acquisto di uno sconosciuto calciatore che potrebbe diventare uno dei più forti al mondo nel giro di pochi anni. Sono queste la magia e la bellezza che circondano l’intera serie.
Fonte
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